[28/01/2011] News toscana

Alberese, San Rossore e i parchi toscani

PISA. Il vicepresidente della Commissione ambiente del Consiglio regionale toscano Agresti è intervenuto sulla annosa questione della azienda di Alberese per dire che la soluzione più naturale è quella di affidarne la gestione  al parco della Maremma e non ai privati. Già un anno fa se ne discusse e anch'io sostenni che non aveva senso non affidarne la gestione al parco e prima ancora che per ragioni economiche per evidenti ragioni ambientali.

Oggi il territorio agricolo in tutta Europa ma specialmente in una realtà come quella toscana deve essere gestito all'insegna di politiche ambientali come sta emergendo anche dalla vicenda del fotovoltaico e i parchi da questo punto di vista danno le più ampie garanzie.

Speriamo dunque che Alberese approdi nel parco. Ma se ciò vale per Alberese a maggior ragione  vale per la Tenuta di San Rossore che ha sempre fatto parte del parco regionale di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli anche ai tempi della gestione della Presidenza della Repubblica e che qualcuno ora vorrebbe gestire in maniera ‘separata' come si è fatto per troppo tempo con Alberese. Qui - se possibile - le ragioni sono ancor più evidenti considerato che le attività agricole sono più che mai - verrebbe da dire - incorporate, fanno tutt'uno con quelle ambientali per la straordinarietà di un territorio per molti versi unico non soltanto in Toscana. Ecco due situazioni che ai troppo smemorati che in questo momento stanno mettendo a rischio in Italia i nostri parchi che bene danno l'idea di quanto essi sono invece preziosi anche per la gestione di attività importanti anche sotto il profilo economico.

Vorrei concludere con un accenno - che sembra entrarci poco o niente con Alberese e San Rossore - alla polemica in corso all'Arcipelago Toscano dove un sindaco si lamenta perché il parco ‘costa' al comune. Tozzi dice che non è vero. Ma il parco della Maremma e quello di San Rossore per anni sono stati gestiti da un consorzio di comuni e province il cui bilancio era in larga misura sostenuto dagli enti locali. Non glielo impose nessuno e non hanno certo oggi ragioni per lamentarsene. Costano le scelte ambientali sbagliate non quelle volte alla tutela e ciò non vale solo ad Alberese e in San Rossore anche se a Roma pochi lo ricordano.

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