[01/02/2011] News

Forestale: giro d’affari di miliardi di euro l'anno da commercio prodotti derivati da specie protette

FIRENZE. Il Corpo forestale dello Stato ha presentato il bilancio annuale del Servizio Cites (la Convenzione di Wasghington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione). Tra i molti dati presentati, uno è particolarmente significativo: nel corso del 2010 sono stati effettuati oltre il 90 per cento in più dei sequestri di esemplari di specie animali e vegetali protette rispetto all'anno precedente, per un valore complessivo di 2 milioni e 950mila euro. Circa 1.500 accertamenti sono stati effettuati sul territorio nazionale e più di 39mila quelli realizzati in ambito doganale. Le regioni italiane in cui si sono avuti i maggiori controlli sono la Toscana con 12.822 e la Lombardia con 7.361, entrambe legate alla significativa presenza di diverse aziende manifatturiere e di lavorazione di tali prodotti e al maggior transito di specie protette negli scali doganali dove sono dislocati i Nuclei operativi Cites del Corpo forestale dello Stato.

Nello specifico nel corso del 2010 sono state sequestrate 30mila confezioni tra integratori alimentari, medicine alternative orientali e cosmetici, 73 articoli in avorio, circa 3mila articoli di pellame di rettile oltre a centinaia di pelli grezze di pitone e 29 chilogrammi di caviale di origine selvatica e 5 quintali di caviale contraffatto. Il Corpo forestale che segnala molte frodi via internet,  informa che l'Italia rappresenta uno dei più grandi mercati di articoli e prodotti derivati da specie animali e vegetali, con un giro di affari, a livello internazionale, che tende a superare i 100 miliardi di euro l'anno.

«Per la tutela delle specie protette non si deve abbassare la guardia. Occorre destinare alla applicazione  puntuale della Cites adeguate risorse e strumenti operativi efficienti e innovativi perché la Convenzione resta uno degli strumenti più importanti per la tutela della biodiversità e delle risorse naturali - ha dichiarato Massimiliano Rocco responsabile specie WWF Italia -  "L'Italia deve arrivare quanto prima a promuovere un piano di azione nazionale, lavorare con i paesi terzi per promuovere i piani di gestione per le specie maggiormente interessate dal commercio illegale e dedicare più attenzione alla gestione degli animali vivi sequestrati al commercio illegale .
Lo Stato deve garantire, come si è impegnato a fare, adeguati centri di recupero per offrire una vita migliore a chi già crudelmente è stato privato della sua libertà».
 
L'Italia è il primo mercato al mondo per il commercio di pelli di rettile un mercato (parliamo di importazioni) che a livello di Eu e di mercato legale è di circa 100 milioni di euro l'anno ma dopo la lavorazione e la trasformazione si raggiungono valori ben diversi si parla di un mercato del valore di 1 miliardo  1,5 miliardi di € l'anno. L'Italia  è il primo importatore al mondo  di legnami dal Bacino del Congo e uno dei maggiori mercati la mondo per il Ramino, un albero proveniente delle foreste del Borneo e Sumatra, foreste interessate da fenomeni selvaggi di deforestazione che stanno compromettendo il futuro di specie animali come l'Orango, il rinoceronte di Sumatra, l'elefante , la tigre e i gibboni di quelle isole.
Salvare la biodiversità significa intervenire anche qui, tutelare gli habitat e gli ecosistemi, fermare i processi di deforestazione, arrestare la cementificazione dei nostri territori e contrastare il mercato illegale di wildlife, di cui l'Italia è prima al mondo e incentivare l'uso sostenibile di queste risorse.

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