[04/02/2011] News

Centrali solari termodinamiche: le innovazioni tecnologiche italiane sono esportate in India

FIRENZE. Le innovazioni tecnologiche inventate da Carlo Rubbia sulle centrali solari, saranno esportate in India. Il lavoro del fisico era già stato sperimentato in un impianto in Sicilia entrato in funzione lo scorso anno ed ora la società Archimede solar energy (Ase) costruirà una centrale solare termodinamica nel grande Paese asiatico.  

Il progetto, che rientra nel programma indiano "Solar mission" per lo sviluppo dell'energia solare, sarà realizzato nel deserto del Rajasthan. La centrale, del valore di circa 60 milioni di dollari, sarà in grado di produrre 10 megawatt, equivalenti al fabbisogno di oltre 3 mila case. I tecnici hanno spiegato che la sua particolarità risiede nella capacità di raccogliere e conservare per molte ore l'energia termica del sole per generare energia elettrica anche di notte o quando il cielo è coperto.

E' cioè un impianto solare termodinamico a concentrazione, ma a differenza ad esempio di quelli in funzione in Spagna e negli  Stati Uniti dove sono usate lunghe file di specchi per concentrare il calore del sole su un tubo in cui scorre olio sintetico, la tecnologia italiana della centrale Rajasthan Solar one,  utilizza i sali fusi come fluido termovettore al posto dell'olio. Questi sali raggiungono infatti temperature molto più elevate (550 gradi anziché 400), permettendo all'impianto di restare in funzione quasi a ciclo continuo, senza doversi fermare nelle ore di buio o in caso di nuvole.

Questa tecnologia innovativa è stata presentata a New Delhi nell'ambito del convegno internazionale World Sustainable Development Forum 2011 organizzato dal centro di studi Teri guidato dal Nobel per la pace indiano Rajendra Kumar Pachauri.

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