[07/02/2011] News

Smog, Milano: quasi terminato il "bonus" europeo. E ora che si fa?

FIRENZE. Milano ha quasi consumato il "bonus" concesso dell'Europa in tema di smog. Dall'inizio del 2011 infatti la città meneghina ha già collezionato 34 giornate (26 consecutive) con parametri indicatori della qualità dell'aria oltre i limiti di legge e oggi è molto probabile che il capoluogo lombardo raggiunga il 35 giorno, oltre il quale l'Ue farà scattare l'infrazione comunitaria. Non sono quindi servite le giornate ecologiche pensate dalla giunta Moratti per limitare i danni.

Ieri è scattato il secondo stop domenicale al traffico ma nonostante dieci ore senz'auto, le polveri sottili hanno raggiunto valori pari anche a tre volte il limite consentito di 50 microgrammi per metrocubo. Nella stazione Arpa di via Senato, la concentrazione di Pm10 è stata infatti di 150, ma 112 microgrammi per metrocubo è stata la media rilevata dalla centralina di Pascal Città Studi e 141 il livello raggiunto in Verziere.

I dati sono a confermare che lo stop domenicale è stato inefficace ma ora superata la soglia delle 35 giornate e scattata l'infrazione Ue c'è il rischio di un "libera tutti", di un passo indietro della giunta (considerate le molte proteste e i disaccordi istituzionali) che se permangono queste condizioni meteo rischia davvero di portare le polveri sottili alle stelle.

Intanto il vicesindaco Riccardo De Corato, ha sottolineato i miglioramenti della qualità dell'aria di Milano e ha invitato a guardare l' "orto" del vicino: «certamente la battaglia non è vinta. Ma la curva negli ultimi 5 anni è costantemente in discesa. E sono ingiustificate e strumentali le grida a senso unico degli eco-allarmisti che cercano di cavalcare l'onda del pessimismo solo su Milano. Torino nel 2010, secondo il dossier Mal'aria redatto da Legambiente, ha avuto 134 sforamenti del Pm 10, ben 47 in più di Milano. E, scalzando Napoli, è oggi la città più inquinata d'Italia. Ma lì nessun verde o ambientalista protesta».

Più pragmaticamente il presidente della Camera di commercio Carlo Sangalli prendendo atto della situazione invita a guardare avanti operativamente: «bisogna uscire dall'emergenza. Tutti devono concorrere a questa lotta contro l'inquinamento. Come Camera di commercio noi proponiamo un piano d'azione con Regione, provincia, comune e associazioni mettendo a frutto i risultati tecnico-scientifici che si hanno per mettere a punto misure per fronteggiare l'inquinamento».

La Camera di commercio milanese ha stimato che inquinamento e traffico costano a ciascuna impresa di Milano circa 3.500 euro all'anno, per un totale di un miliardo di euro, in termini di ritardi, malattie e giorni di lavoro persi. Sangalli ha quindi informato che la Camera di commercio, affiderà al Dipartimento di fisica dell'ambiente dell'Università Cattolica la realizzazione di uno studio di valutazione sull'andamento dell'inquinamento e sull'utilizzo di materiali che trattengono il Pm10.

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