[09/02/2011] News

Friends of the Earth: piano segreto Usa per l'utilizzo di Mox nel reattore nucleare di Washington

LIVORNO. I Friends of the Earth hanno reso noti documenti e comunicati riservati del Dipartimento dell'energia Usa (Doe) che rivelano che l'utility pubblica Energy Northwest spera di portare nello Stato di Washington un combustibile sperimentale radioattivo al plutonio, il mixed oxide fuel (Mox) «per utilizzarlo in rischiosi test in un reattore nucleare non originariamente progettato per a tale scopo». I documenti rivelano anche che l'utility ha cercato di tenere segrete anche le informazioni sul possibile utilizzo del surplus di plutonio proveniente dalle armi atomiche come combustibile per reattori nucleari.

I Friends of the Earth chiedono che il Mox resti fuori dello Stato di Washington e che «tali test presentino rischi di sicurezza inaccettabili e comporta costi inaccettabili».

Secondo un documento del Doe datato 6 gennaio, confermato da documenti ottenuti grazie al Freedom of Information Act (Foia), Energy Northwest sta «Formalmente valutando il potenziale utilizzo di combustibile Mox" in un singolo reattore nucleare della società, il Columbia Generating Station reactor, situato presso il Dipartimento dell'energia di Hanford, vicino a Richland, Washington. Si tratta di un GE boiling water reactor (Bwr) autorizzato nel 1984. Il sito di Hanford ha prodotto circa 65 tonnellate di plutonio militare in reattori ormai chiusi e dedicati ad usi militari.

Tom Clements, coordinatore della southeastern nuclear campaign di Friends of the Earth, dice che «E' sciocco per Energy Northwest continuare su questa strada costosa e rischiosa e chiediamo all'utility di abbandonare i sul controversi piano Mox. A causa della non proliferazione e riguardo alla sicurezza, il plutonio militare non deve essere usato come combustibile nella Columbia Generating Station o in qualsiasi altro reattore nucleare. Non è una sorpresa che l'utility abbia cercato di mantenere i suoi controversi piani di utilizzare combustibile proveniente da reattori contenenti il segreto plutonio di qualità per le armi. Il potenziale utilizzo di un combustibile che non è mai stato testato in un reattore ad acqua bollente pone una miriade di problemi tecnici e di relazioni pubbliche. Riportare il plutonio ad Hanford per utilizzarlo come combustibile e conservare le scorie riporta indietro gli sforzi di c bonifica del sito. E' difficile capire come l'opinione pubblica possa accettare che il plutonio sia riportato ad Hanford dopo che la maggior parte di esso è stato spedito fuori del sito».

Il Mox fuel e prodotto con il surplus del plutonio weapons-grade non è mai statio utilizzato in nessun Paese su scala commerciale e presenta una serie di problemi politici e di ottenimento delle autorizzazioni per Energy Northwest. Il Mox che contiene tra il 5 e il 6% circa di plutonio weapons-grade presenta sfide tecniche per il funzionamento dei reattori e per la gestione e lo stoccaggio del combustibile, inoltre ci sono grossi rischi per la sicurezza nel trasporto e nella movimentazione, con forti rischi radioattivi in caso di incidente. In uno dei documenti statali Foia su Energy Northwest si legge che «Non ha senso sia dal punto di vista economico che in prospettiva del rischio per Energy Northwest proseguire nell'utilizzo del Mox fuel» Ma i funzionari nucleari sono andati avanti nonostante questi avvertimenti.

Le oltre 200 pagine di documenti Foia rivelano che la Energy Northwest ha sviluppato piani con il Pacific Northwest National Laboratory e il Doe per iniziare un «Approccio in tre fasi per l'integrazione di combustibile mox nel reattore». Secondo i documenti, i test inizierebbero con irradiazione da 10 a 20 fuel pins prodotti i dal laboratorio nel 2013 o nel 2105, seguiti dall'utilizzo di fino ad 8 "lead use assemblies" (LUAs) all'incirca nel 2019 per cicli di irradiazione due o tre anni (per un totale di sei o più anni), con un carico fino al 30% del nucleo del reattore con combustibile Mox da iniziare intorno al 2025. Ogni passo richiederebbe modifiche della licenza da parte della Nuclear Regulatory Commission Usa (Nrc).

Attualmente il Doe sta costruendo un impianto da 5 miliardi di dollari per produrre Mox nel suo Savannah River Site (nella foto), in South Carolina, e la costruzione continua anche se fino ad ora non è stato identificato nessun reattore nucleare che utilizzerà il Mox. Solo la Duke Energy aveva iniziato nel 2005 la sperimentazione del Mox, ma ha abbandonato il programma dopo un test fallito nel suo reattore di Catawba in South Carolina, lamentando i tempi troppo lunghi. Ora, il Doe, attraverso il contractor Shaw Areva Mox Services, ha concentrato la discussione sull'utilizzo del Mox con la Tennessee Valley Authority (altra azienda pubblica) ed Energy Northwest che lamentano una carenza di carburante nucleare.

Dai documenti in possesso dei Friends of the Earth viene anche fuori che nel marzo 2009 le due utility nucleari pubbliche hanno firmato un protocollo d'intesa sul possibile utilizzo del Mox e che in questo accordo è coinvolto anche il produttore di Mox fuel GE-Hiatchi, che nel settembre 2009 ha partecipato al Savannah River Site ad un meeting segreto con Energy Northwest, Pacific Northwest National Laboratory, Shaw Areva Mox Services e il Doe .

Il tutto senza che il programma Mox abbia mai avuto la necessaria autorizzazione della Nuclear Regulatory Commission. Friends of the Earth sottolinea che «Attualmente non esiste nessuna capacità produttiva, perché l'impianto Mox del sito di Savannah River, programmato per essere sottoposto ai test di avvio nel 2016 o successivamente (se finisce la costruzione e se vincerà la sfida per l'operating license con i gruppi di interesse pubblico), dovrà essere utilizzato per produrre "lead use assemblies". Questo significa che tale impianto nel Savannah River Site rischia di rimanere inattivo per anni, e che al di là di quello usata nei test, non potrebbe esserci altro combustibile Mox prodotte durante la fase di test, se venisse a mancare l'approvazione Nrc per la qualità e la performance del combustibile. La presentazione di Energy Northwest ottenuta attraverso il Freedom of information Act punta a tener fuori i potenziali problemi dell'utilizzo del Mox, dicendo che non ci sarà «nessun impatto negativo sull'operatività dei reattori» e che l'uso del Mox è a "cost neutral" per Energy Northwest». Nelle carte "segrete" un ex ingegnere di Energy Northwest, incaricato del fuel management, scrive in una email del dicembre 2009 che quelli di Energy Northwest e del Pacific Northwest National Laboratory «Non vogliono nessun inaspettato comunicato stampa sul "burning Mox fuel» nel reattore della Columbia Generating Station reactor. Quello stesso funzionario commenta che la mancanza di interesse del Doe per le utilities interessate ad usare il Mox «Non è una buona politica».

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