[15/02/2011] News

Hedegaard al Parlamento europeo sui tagli di CO2 nei trasporti: «Passo avanti ma si poteva fare di pił»---

LIVORNO. La commissaria Ue per l'azione climatica, Connie Hedegaard è intervenuta oggi alla sessione plenaria del Parlamento europeo e rivolgendosi agli eurodeputati ha detto: «Prima di tutto, vorrei congratularmi con il relatore Callanan e con gli shadow-rapporteurs per i loro sforzi per raggiungere un accordo sulla proposta della Commissione sui veicoli commerciali leggeri. In un periodo successivo alla crisi economica, queste discussioni sono davvero difficili», ma dopo le congratulazioni è arrivato l'affondo:

«Lasciatemi essere chiara: su una serie di punti, il pacchetto di compromesso risultante da queste discussioni inter-istituzionali è meno ambizioso rispetto alla proposta della Commissione. Principalmente, il pieno rispetto dei target a breve termine è ritardato di un anno, il livello della sanzione per il mancato rispetto - il cosiddetto excess emissions premium - è stato abbassato e l'ambizione degli obiettivi a lungo termine è diminuita. Non sarà quindi una sorpresa per qualcuno di voi se dico che avrei preferito un risultato più ambizioso. E molti di voi probabilmente condividono questa opinione. Comunque, questo compromesso rappresenta ancora un importante passo avanti».

Secondo la Hedegaard «Entro il 2020, porterà verso il basso la media di emissioni di CO2 dei furgoni, rispetto alla baseline del 2007, da 203 grammi di CO2/km a 147 grammi di CO2/km. Questo comporterà un abbattimento delle emissioni medie della flotta di van di 56 grammi di CO2 per km, pari al 28% in un periodo di 13 anni. In considerazione della crescente domanda prevista per i veicoli commerciali leggeri, la maggiore efficienza rappresenterà un importante contributo alla riduzione delle emissioni dei trasporti. Il compromesso potrà anche produrre un risparmio netto durante il lifetime per i consumatori, soprattutto per le medie e piccole imprese, di oltre 2.200 euro per veicolo. Inoltre, gli obiettivi stimoleranno l'innovazione nell'industria e consentiranno ai produttori di sfruttare la transizione verso un'economia low-carbon e quindi di migliorare la loro competitività a lungo termine. Non dimentichiamo che questo regolamento dovrebbe dare ai produttori un first mover advantage sui mercati mondiali, dove simili CO2 standard possono star dietro alla richiesta a di veicoli efficienti che è prevista in aumento. Inoltre, con il presente regolamento si chiude un importante regulatory gap tra auto e furgoni, e quindi si riducono al minimo i potenziali effetti perversi del regolamento sulle emissioni di CO 2 delle autovetture».

Le automobili di grandi dimensioni non saranno in grado di sfuggire ai CO2 emission standards, semplicemente cambiando la categoria dei veicoli in un van quando viene omologato.

Infine, come ricorda  Connie Hedegaard «i trasporti oggi emettono di più rispetto al 1990, compensando così, in larga misura, le riduzioni operate in altri settori. Questo non è sostenibile: i trasporti devono apportare un contributo sostanziale ai targets complessivi di CO2 destinati all'UIe. Questo regolamento è un altro strumento che aiuterà gli Stati membri a rispettare gli impegni del 2020 per ridurre le emissioni di CO2 provenienti da settori al di fuori del sistema comunitario Ets».

Luci ed ombre e forse un po' troppa prudenza che però fanno concludere alla commissaria Ue per l'Azione climatica: «Onorevoli deputati, credo che questo accordo sia l'ennesima prova dell'impegno dell'Ue verso il raggiungimento dei suoi obiettivi sul clima e la speranza che darete il vostro sostegno per il pacchetto di compromesso, quando procederete alle votazioni più tardi».

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