[09/09/2009] News

Spedizione rifiuti in Ue, lo scopo ambientale è prioritario su quello commerciale

LIVORNO. Il regolamento europeo del 2006 sulla spedizione dei rifiuti ha un duplice scopo - uno di tipo ambientale e uno di tipo commerciale - oppure uno dei due è prioritario rispetto all'altro? Ossia: quello commerciale è accessorio rispetto alla protezione dell'ambiente?
Non vi è dubbio che il regolamento sulla spedizione dei rifiuti abbia lo scopo prioritario di proteggere l'ambiente. Dunque il regolamento non comporta componenti di politica commerciale tali da rendere necessario il ricorso ad un doppio fondamento normativo.

A stabilirlo è la Corte di giustizia europea che con sentenza di ieri dà torto alla Commissione europea e ragione al Parlamento e al Consiglio europeo.

La vicenda ha inizio quando la Commissione chiede alla Corte di annullare il regolamento relativo alle spedizioni transfrontaliere di rifiuti in quanto fondato non sugli articoli del trattato della comunità europea sulla politica ambientale (art. 175, n 1) e sulla politica commerciale (articolo 133), ma unicamente sul primo. A detta della Commissione il fondamento giuridico avrebbe dovuto essere duplice, perché i rifiuti sono merci (possono essere oggetto di operazioni commerciali) e la nozione di politica commerciale comune era da interpretarsi in senso lato (in quanto comprende misure commerciali che perseguono parimenti scopi in altri ambiti, inclusa la protezione dell'ambiente).
E dunque, per la Commissione UE, il regolamento avrebbe violato il Trattato Ce.

Il regolamento sulla spedizione dei rifiuti ha come obiettivo e componente principale e preponderante la protezione dell'ambiente in particolare quando i rifiuti sono oggetto di spedizione.
E' coerente con la convenzione di Basilea sul controllo dei movimenti transfrontalieri di rifiuti pericolosi e del loro smaltimento, firmata il 22 marzo 1989 dalla UE nella convinzione che i rifiuti pericolosi e altri "rifiuti dovrebbero, per quanto ciò sia compatibile con una gestione ecologicamente razionale e efficace, essere eliminati nello Stato in cui sono stati prodotti".

Il regolamento sul trasporto transfrontaliero dei rifiuti quindi istituisce le procedure e i regimi di controllo per le spedizioni in funzione dell'origine, della destinazione e dell'itinerario di spedizione, del tipo di rifiuti spediti e del tipo di trattamento da applicare ai rifiuti nel luogo di destinazione.
Quindi predispone che il produttore, il notificatore e le imprese interessate da una spedizione di rifiuto e dal loro recupero o smaltimento debbano adottare i provvedimenti necessari per garantire che tutti i rifiuti che spediscono siano gestiti senza pericolo per la salute umana e secondo metodi ecologicamente corretti per tutta la durata della spedizione e durante il recupero e lo smaltimento.

Nel regolamento è sottolineata l'importanza di organizzare e disciplinare la sorveglianza e il controllo delle spedizioni secondo modalità precise. Ossia modalità che tengano conto della necessità di preservare, proteggere e migliorare la qualità dell'ambiente e della salute umana e che favoriscano una più uniforme applicazione del regolamento in tutta la Comunità.
Il che esclude che i rifiuti siano soltanto merci e che sia indispensabile prevedere il fondamento giuridico del regolamento nella politica commerciale. Perché prevalente nella disciplina relativa allo spostamento dei rifiuti è la protezione dell'ambiente.

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