[10/03/2011] News toscana

Decreto rinnovabili, Rossi: «Catastrofe per settore che dą lavoro in Toscana a 20 mila addetti»

FIRENZE.  Si opta per l'incertezza del nucleare che secondo i suoi sostenitori risolverà problemi di approvvigionamento e di emissioni (ma tralasciando altre considerazioni eventualmente tra diversi lustri) e si affossano le energie rinnovabili che ci permetterebbero di centrare  gli obiettivi europei al 2020 e dare oggi una grossa mano a risollevare le sorti del Paese, anche in termini economici e occupazionali, all'insegna della sostenibilità. La compagine governativa anche se sono evidenti i suoi fini, con il decreto sulle rinnovabili non ha mostrato lungimiranza ed ha tra l'altro scatenato le ire nel Paese. «A tutta la Toscana, alle istituzioni, alle forze sociali, imprenditoriali, sindacali, di categoria rivolgo un appello per protestare contro il decreto del governo che taglia gli incentivi alle rinnovabili- ha dichiarato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi (Nella foto)- Dobbiamo ribellarci, quel decreto è una catastrofe per un settore produttivo che dà lavoro solo in Toscana a almeno 20 mila addetti».

In Toscana gli effetti del decreto non si sono fatti attendere: infatti ha fortemente contribuito a mandare all'aria la vertenza Isi (ex Electrolux) di Scandicci che finalmente sembrava giunta al capolinea. I nuovi imprenditori  in procinto di varare il Piano industriale, saputo del decreto hanno stoppato tutto e gli operai della Isi hanno visto da un giorno all'altro dissolversi una soluzione alla crisi aziendale che sembrava a portata di mano.

«Gli effetti del decreto - ha continuato Rossi- possono essere devastanti. Dobbiamo far sentire la nostra protesta e la nostra indignazione per una misura dietro la quale ci sono le lobby del nucleare, del gas e del petrolio. Con un decreto che cancella misure approvate solo 7 mesi fa, diamo l'idea di essere uno stato inaffidabile».

Oltre i casi noti (vedi Isi), il decreto ha innescato una miriade di "sofferenze" locali come quelle dell'imprenditore agricolo di Campagnatico (Gr) di cui ha dato notizia lo stesso presidente della Regione che ha ricevuto una sua lettera. L'imprenditore ha avviato un progetto per demolire due capannoni e realizzarne due con impianto fotovoltaico integrato. La costruzione è iniziata, i pannelli sono stati ordinati, ma la banca ha bloccato il finanziamento di 555 mila euro che avrebbe dovuto sostenere l'operazione, a causa del decreto. «E' stata presa un'iniziativa senza valutarne i reali effetti. Come dice lo stesso ministro Prestigiacomo sarà bene che il governo ci ripensi, e presto. Noi siamo per lo sviluppo, per il lavoro e per la green economy. Abbiamo buone ragioni da far valere e per queste ci mobiliteremo» ha concluso Rossi.

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