[14/03/2011] News

I kamikaze eroi e l'amigdala occidentale

LIVORNO. Barre scoperte e in parte fuse. I giornalisti sono allontanati dalla centrale. I francesi dicono che il rischio è fortissimo e il governo ha chiesto aiuto agli Usa. Ora dicono che tutto era spiegabile e prevedibile, ma era proprio quello che negavano. Stamani intanto si erano verificate altre due esplosioni nella centrale di Fukushima. Il governo giapponese ha ribadito ancora una volta che la situazione è sotto controllo, non ci sarà fusione del nocciolo e se anche dovesse avvenire le conseguenze saranno minime. Intanto però, mentre la Tepco dichiara il cessato allarme per i reattori 1 e 2 (esplosi nei giorni scorsi e da dove sono fuoruscite nuvole di vapore radioattivo, oltre alla perdita del liquido di raffreddamento segnalata stamani) il governo chiama già ‘eroi' le persone impegnate nelle squadre di soccorso intervenute nella centrale a un centinaio di chilometri a nord di Tokyo, per scongiurare il disastro.

Nel resto del mondo si guarda attoniti a questo Giappone così perfetto e così distrutto dalla forza della natura e dalla miopia atomica degli uomini, dove oggi i black out a cui è sottoposta la popolazione non sono provocati solo dalla minore produzione di energia causata dal fermo di numerosi centrali atomiche, quanto dal fatto che l'energia prodotta oggi in Giappone è dirottata proprio verso la centrale di Fukushima, e utilizzata per provare a scongiurare il disastro nel disastro. Anche questo fa riflettere. E fa riflettere che l'altro paese del nucleare sicuro, la Francia che ogni anno si trova alle prese con decine di piccoli/grandi guasti e fughe radioattive ha invitato i suoi concittadini ad abbandonare Tokio al più presto. Lo stesso consiglio è stato diramato anche dall'ambasciata statunitense.

Non si tratta soltanto di prevenzione: l'intero equipaggio della portaerei statunitense Ronald Reagan risulta contaminato dalle radiazioni nucleari dopo essere stato investito dalla nube che si è sprigionata da una delle esplosioni della centrale di Fukushima.

Si può dire quel che si vuole, si può perfino tentare l'ultima disperata uscita televisiva come ha fatto Chicco Testa venerdì sera per ripetere il mantra della sicurezza del nuovo nucleare. Ma resta il fatto che il nucleare non può e non potrà mai essere sicuro, di qualsiasi generazione tecnologica si tratti, come sta dimostrando quanto è avvenuto nella disciplinata, tecnologica isola giapponese; perché l'energia che può sprigionare la natura non può, fisicamente, essere contenuta in alcuna gabbia indistruttibile. E noi come greenreport non è certo la prima volta che lo diciamo. Abbiamo sempre denunciato e continueremo a farlo, la follia ambientale ed economica del nucleare.

Questa immane tragedia dimostra anche quanto sia impossibile la trasparenza sul fronte nucleare (e nonostante in Giappone anche la Tepco, la società costruttrice e proprietaria della centrale di Fukushima, è già stata accusata in passato di nascondere la verità, vedi link), e vale la pena chiedersi, al di là di quanto davvero accaduto ai reattori, dove sono le scorie nucleari che il paese del Sol Levante ha stoccato in tutti questi anni, visto che in Giappone, come nel resto del mondo non esistono depositi "permanenti" (permanenti significa in gardo di resistere alla natura e all'uomo per centinaia di migliaia di anni) per le scorie nucleari: forse galleggiano nella melma di quella immensa discarica di vite umane e di tecnologia che è diventata la costa orientale giapponese?

E la gravità di quanto sta succedendo è confermata da una fonte insospettabile anche per il più acceso dei filonuclearisti: World Nuclear News, l'agenzia stampa delle più grandi multinazionali nucleari pubbliche e private. (http://www.world-nuclear-news.org/RS_Explosion_rocks_third_Fukushima_reactor_1402111.html )

La pedagogia delle catastrofi ancora una volta avrà ragione dell'irrazionalità umana. In molti dei Paesi in via sviluppo l'ennesima tragedia atomica riattiverà l'amigdala e segnerà (forse) la fine o il ridimensionamento della follia nucleare. In altri Paesi, vengono a mente subito Cina e Russia, la notizia quasi è stata cancellata, come molti dei guasti e degli incidenti nucleari degli ultimi anni.

Aggiornato alle 19.12 di oggi.

 

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