[14/03/2011] News

Panama, vittoria di indios ed ambientalisti: abrogata la legge sulle miniere a cielo aperto

LIVORNO. Il presidente di Panama ha promesso che annullerà la legge numero 8 che modificava in peggio una serie di norme riguardanti l'industria mineraria.

Secondo il giornale online "Hora Cero" il presidente Ricardo Martinelli, ha annunciato che il governo abrogherà «Una legge mineraria che migliaia di indigeni hanno repinto durante le ultime settimane con proteste in strada e blocchi stradali nelle province di Chiriquí e Veraguas».

A febbraio la polizia di Panama si era scontrata più volte con i manifestanti indigeni ngäbe e guaymí armati di lance, pali e pietre che non vogliono le miniere di rame nelle loro terre ancestrali. I leader dei gruppi indigeni guaymí avevano protestato con il governo per l'utilizzo di gas lacrimogeno contro donne e bambini. La polizia ha risposto che aveva fatto quanto necessario per impedire che gli indios attaccassero i suoi uomini che stavano impedendo il blocco di un'importante arteria stradale. I guaymí stavano protestando proprio contro l'approvazione della nuova legge che permetteva al governo di autorizzare lo sfruttamento minerario nella riserva di Ngöbe-Buglé, un progetto presentato da imprese minerarie straniere.

La notizia della vittoria degli indios è stata accolta con gioia dai cittadini panamensi che consideravano la legge come una minaccia all'ambiente. I primi a darne notizia sono stati i social network, anche perché Martinelli ha annunciato l'abrogazione della legge sul suo account Twitter, aggiungendo che ascolterà sempre l'opinione della sua gente:

Sempre su Twitter l'ex sindaco di Panama City, Juan Carlos Navarro, ha scritto: «Panama, non vuole miniere a cielo aperto. Ed ora difendiamo la natura, rendiamo più forte l'Anam (Autoridad Nacional del Ambiente, ndr) e ascoltiamo la gente».

Il presidente Martinelli ha detto: «Non mi piacciono le miniere, i minatori e il minerario» e gli ambientalisti panamensi ora lo incalzano su Twitter: «Va bene, allora cacciamoli da Panama, perché l'oro di Panama è il verde!», ma qualcuno ricorda che la promessa dell'abrogazione della legge 8 non significa necessariamente che a Panama non esisteranno più miniere a cielo aperto e che proprio questo deve essere l'obiettivo del movimento indigeno e degli ambientalisti.

 

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