[11/09/2009] News toscana

L'assessore regionale Baronti fa i conti in tasca al Piano casa del governo

FIRENZE. Nelle ultime settimane ho letto molti articoli, su vari giornali, che riportavano con grande risalto le notizie sul piano casa che il governo da mesi sta riproponendo, in tutte le salse. Il messaggio è: 350 milioni di euro per realizzare 100 mila nuovi alloggi in 5 anni. Tuttavia, voglio far notare che di questi 350 milioni, 200 vanno a coprire neanche la metà del precedente piano casa del governo Prodi che prevedeva 550 milioni di euro. Inoltre, il piano casa è già partito in molte parti del Paese grazie al fatto che le Regioni hanno anticipato i soldi. In Toscana, ad esempio, la scadenza per l'avvio dei lavori nei cantieri era lo scorso 4 agosto. Quindi le risorse che il Governo mette ora a disposizione in realtà erano già impegnate in un Piano già definito e in via di realizzazione.

Per la Toscana inoltre, dai 31,5 milioni assegnati dal governo Prodi si è scesi ad una decina di milioni scarsi.

A conti fatti per il grande piano nazionale casa per 100 mila nuovi alloggi rimangono 150 milioni di euro, cioè 1500 euro disponibili per ogni alloggio. Una cifra assolutamente ridicola. Mettiamo, ottimisticamente, che attraverso i privati si moltiplichino per 10 i volte le risorse, e si raggiunga così; la cifra di 1,5 miliardi di euro. Se dividiamo per 100mila alloggi, fanno 15mila euro ad alloggio. Se invece il contributo dei privati fosse pari a 20 volte quello statale, si avrebbero 3 miliardi di euro. Una cifra enorme, difficile da immaginare, in un momento di crisi come questo, ma comunque siamo a 30mila euro ad alloggio.

Allora chiedo: ammesso che si riesca ad attivare dai privati in tempi di crisi una quantità così ingente di capitali, che tipo di alloggi verranno costruiti con questi fondi immobiliari a stragrande maggioranza privati? Per quali politiche abitative verranno impiegati, per rispondere a quali domande e bisogni sociali? Alle famiglie colpite dalla crisi che chiedono alloggi a canone sociale chi darà una risposta se lo Stato si ritira e delega la politica sociale della casa ai privati?

Quanto alle cifre e alla loro credibilità si commentano da sole. La Toscana per far fronte all'emergenza ha messo 143 milioni di soldi veri e disponibili. Se le promesse fossero mattoni, il governo sicuramente sarebbe in grado di farci uscire dall'emergenza abitativa, ma mattoni non sono e parlare di un piano casa con queste cifre, per tutto il paese, diventa ridicolo e offensivo per l'intelligenza.

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