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Protocollo Wwf-Regione Piemonte: un biocorridoio per collegare Alpi ed Appennini

FIRENZE.  Dopo la firma del protocollo tra Wwf Italia e Regione Piemonte avvenuta ieri, Alpi ed Appenini sono più vicini e l'area del Mediterraneo è in diretto contatto con l'Europa. Non si tratta di collegamenti trasportistici ma di corridoi ecologici, vie di continuità da utilizzare come passaggio e dimora per un elevato numero di specie animali e vegetali. La biodiversità in queste aree è in pericolo a causa della diminuzione della superficie agro-silvo-pastorale, dell'aumento delle barriere ecologiche, dell'abbandono dei pascoli, dei cambiamenti climatici con la fuga verso nord e verso altitudini maggiori di piante e animali, della riduzione dell'innevamento.

Tutti questi fattori saranno analizzati attraverso una serie di studi e ricerche che sono oggetto dell'accordo: «Siamo molto soddisfatti che anche la Regione Piemonte abbia sottoscritto questo protocollo- ha dichiarato il presidente del Wwf Italia Stefano Leoni- perché rappresenta un importante tassello di un network che arriva fino all'Emilia Romagna, passando dalla Liguria e dalla Lombardia, tutto orientato a studiare e trovare soluzioni operative per una corretta gestione e tutela della biodiversità minacciata dalla frammentazione del territorio e dai cambiamenti climatici».

Il territorio piemontese in virtù della sua collocazione geografica, costituisce un ponte naturale tra gli ambienti tipici dell'area mediterranea e gli ambienti che caratterizzano la fascia alpina e le regioni continentali dell'Europa. La Regione come ribadito nel protocollo, riconosce la grande importanza di salvaguardare i corridoi residuali della pianura padana e delle aree collinari che ancora consentono una connessione territoriale fisica tra le Alpi e gli Appennini, evitando che l'espansione urbana, industriale ed agricola intensiva interrompa definitivamente tali connessioni naturali, orientando le scelte pianificatorie degli enti locali verso un ripristino dell'originaria naturalità delle aste fluviali e delle aree marginali. «Per la Regione Piemonte la tutela degli animali e degli ambienti naturali ha importanza prioritaria -ha sottolineato l'assessore all'ambiente Nicola de Ruggiero - e lo dimostra l'approvazione, nel giugno scorso, del "Testo Unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità", legge regionale 19/2009, allo scopo di costituire la Rete ecologica regionale per una efficace azione di conservazione e di ripristino di aree naturali e seminaturali per la tutela della biodiversità».

Dopo la firma di un protocollo analogo tra associazione ambientalista e Regione Liguria avvenuta lo scorso luglio, si è aggiunto un altro tratto di "strada" per la tutela della biodiversità.

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