[13/02/2012] News

"Electric Odyssey", il giro del mondo in auto elettrica (di serie)

E la Telecom trasforma le vecchie cabine in stazioni di ricarica

Due giovani ingegneri francesi, Xavier Degon e Antonin Guy, l'11 febbraio sono partiti da Strasburgo per un giro del mondo a bordo di un'auto elettrica Citroën C-Zéro di serie. Si tratta del progetto "Electric Odyssey", pensato per promuovere la mobilità elettrica in tutto il pianeta e che, dopo aver percorso il nord della Francia, Belgio Olanda, aver attraversato l'Oceano Atlantico in nave, viaggerà da costa a costa attraverso gli Usa, per raggiungere il Giappone, la Cina, il Kazakistan, la Russia e quindi, passando per l'Europa orientale e centrale raggiungere nuovamente Strasburgo. Un percorso di 25.000 km attraverso 17 Paesi con la necessità di ricaricare le batterie ogni 110 km.

Degon, 27 anni, lavora per Electricité de France (Edf) e Guy, 28 anni, è un consulente di  Capgemini consulting, e partecipa dal  2009 a diversi studi sulla mobilità elettrica. I due pensano di concludere il giro del mondo in auto elettrica non in 80 giorni, come nel celebre romanzo di Verne, ma in 8 mesi ed hanno spiegato: «se riusciremo a fare il giro del mondo con questa auto, allora questo dimostrerà bene che si può utilizzare facilmente tutti i giorni per andare al lavoro o viaggiare».

La Citroën C-Zéro viaggia ad una velocità massima di 130 km/h ed ha un'autonomia di oltre 150 km, quindi saranno necessarie 300 ricariche per terminare "l'Odissea elettrica" dei due francesi, ma purtroppo l'Italia non è prevista nel loro itinerario e quindi non potranno testare i nuovi "distributori" elettrici che stanno realizzando Telecom Italia e Ubi Connected nelle cabine telefoniche delle nostre città.

L'idea parte da un progetto di  Ubi Connected fatto proprio da Teleconm Italia,  che grazie al progetto europeo "Smart City" prevede la realizzazione, a partire da Torino,  delle nuove postazioni web-telefoniche ricoperte di pannelli fotovoltaici che permetteranno anche la ricarica dei veicoli elettrici.

Ubi Connected spiega che «l'Unione europea finanzierà le città che presenteranno progetti per incrementare l'efficienza energetica degli edifici esistenti, per ottimizzare le reti energetiche e dei trasporti, in modo da ridurre del 40% le emissioni di gas serra entro il 2020. All'interno del progetto Smart City, Torino si propone di installare un nuovo tipo di cabina telefonica, che sostituirà quelle esistenti nel tessuto urbano, dalle quali sarà possibile telefonare e connettersi ad internet per avere informazioni sulla città e sulla viabilità. Nel capoluogo piemontese, a partire dalla fine di febbraio, 700 cabine a tessera saranno riconvertite in moderne piattaforme tecnologiche, dotate di telecamere di videosorveglianza».

Anche Milano, Roma, Treviso e Cremona che stanno attuando progetti che prevedono l'ampliamento della banda larga, il wireless, i parchimetri intelligenti e le cabine telefoniche con connessione web, per collegarsi a internet, leggere i giornali elettronici ed inviare mail

Così le cabine telefoniche, passate negli ultimi 10 anni da 233.000 a circa 100.000 e rapidamente trasformatesi da elementi essenziali della quotidianità in ingombri spesso in evidente degrado, troveranno un nuovo utilizzo nella green economy made in Italy, costituendo gli anelli diffusi di una catena di servizi avanzati e di ricarica per bici, moto e auto elettriche, visto che la metà delle cabine sopravvissute si trova sulle strade o in luoghi pubblici di grande passaggio.

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