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Gilberto Natale Baldaccini

Gilberto Natale Baldaccini

Nato a Camaiore (LU) 25.12.1948. Biologo, (UniPi), nel 1996 transita dal Servizio Sanitario ad ARPAT, dove è stato responsabile della U.O. Tutela della Risorsa Idrica, delegato al Centro Tematico Nazionale Conservazione della Natura, dirigente del Settore Versilia-Massaciuccoli, referente per la Risorsa Idrica e la Biologia Ambientale. Ha collaborato con la provincia Autonoma di Trento/APPA nell’ambito dei corsi teorico-pratici per il monitoraggio biologico (IBE) dei corsi d’acqua e per l’applicazione dell’Indice di Funzionalità Fluviale. Ha fatto parte del Consiglio Direttivo del Centro Italiano Studi di Biologia Ambientale, dove oggi è redattore di Biologia Ambientale. Già docente esterno di “Ecologia delle acque interne” presso UniPi. Ad oggi consigliere di Legambiente Circolo della Versilia. E’ autore e coautore di pubblicazioni scientifiche e divulgative.

Archivio notizie di Gilberto Natale Baldaccini

15 Apr, 2025
La sottrazione di portata può incidere direttamente sul corso d’acqua o indirettamente tramite l’emungimento in falda
Recenti cronache hanno riportato la notizia della realizzazione di impianti di produzione idroelettrica, sottolineando la soddisfazione manifestata dagli Amministratori toscani che ne enfatizzavano la fonte rinnovabile e la sostenibilità. Si parlava di centrali ad acqua fluente, realizzate su briglie esistenti, costruite in passato per fornire energia agli opifici o per  mitigare la forza erosiva del fiume, costretto a scorrere in ambito urbano. Non si può che essere d’accordo sul fatto che l’acqua corrente costituisca una risorsa rinnovabile (finché Natura vorrà, compresi i cambiamenti…

21 Feb, 2025
Oggi ci troviamo con circa 260 ettari di area palustre scomparsa, sostituita da una tipologia di ha-bitat che non presenta più le caratteristiche di zona umida
Lo scorso 2 febbraio è stata celebrata la Giornata Mondiale delle Zone Umide. Ne è trascorso di tempo da quando, nel 1971, fu stipulato a Ramsar (Iran) il primo trattato a difesa di questi ecosistemi. Ma nonostante sia aumentata la consapevolezza sull’importanza delle zone umide, la realtà ci pone a confronto sia con le inquietanti previsioni dello scenario aperto dalle previsioni climatiche sia con un impegno delle istituzioni che effettivamente non sembra all’altezza di una vera volontà di tutelarle. In Toscana, ad esempio, dove si rilevano zone umide tra le più importanti d’Italia, tornan…

9 Gen, 2025
Il lago è ormai un invaso pensile, a causa della subsidenza che nel corso degli anni ha fatto scen-dere il suolo circostante fino a più di tre metri sotto il livello del mare
Il Consorzio di Bonifica Toscana Nord ripropone uno dei maggiori problemi connessi con la bonifica idraulica dei terreni circostanti il lago di Massaciuccoli, la cui subsidenza è ormai giunta a livelli tali da mettere in discussione l’efficacia e la funzionalità della grande opera. L’argomento è stato oggetto di accesi dibattiti anche durante il Contratto di Lago, iniziato nel 2017 e conclusosi nel 2019 con una serie di azioni che prevedevano anche soluzioni basate sull’allagamento e la naturalizzazione di porzioni di quel territorio. Come ben evidenziato dall’ex Presidente Ridolfi, il lago…

26 Nov, 2024
Il metodo di classificazione è influenzato dalla regola “one out, all out” e dalla collocazione dei punti di campionamento. Questo può esporre gli ambienti fluviali di qualità elevata, ma classificati con valori non di vertice, al rischio di interventi dannosi
Nel mese di ottobre appena trascorso l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (Arpat) ha pubblicato il consueto Annuario sullo stato ambientale della Regione. Il resoconto dell’Agenzia illustra la situazione ambientale sulla base dei controlli effettuati sulle varie matrici acqua, aria, suolo, ecc. Non passa inosservato, in modo particolare, lo stato in cui versano le acque correnti della nostra Regione, vale a dire i fiumi che sarebbe più opportuno chiamare ambienti fluviali. L’ecologia delle acque correnti, infatti, ci ha insegnato che i fiumi non sono banali collettor…

25 Nov, 2024
Il metodo di classificazione è influenzato dalla regola “one out, all out” e dalla collocazione dei punti di campionamento. Questo può esporre gli ambienti fluviali di qualità elevata, ma classificati con valori non di vertice, al rischio di interventi dannosi
Nel mese di ottobre appena trascorso l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (Arpat) ha pubblicato il consueto Annuario sullo stato ambientale della Regione. Il resoconto dell’Agenzia illustra la situazione ambientale sulla base dei controlli effettuati sulle varie matrici acqua, aria, suolo, ecc. Non passa inosservato, in modo particolare, lo stato in cui versano le acque correnti della nostra Regione, vale a dire i fiumi che sarebbe più opportuno chiamare ambienti fluviali. L’ecologia delle acque correnti, infatti, ci ha insegnato che i fiumi non sono banali collettor…

16 Ott, 2024
Continuare imperterriti sulla vecchia strada significa accettare l’elevata probabilità di nuove esondazioni
Recenti notizie dell’informazione scientifica sembrano aprire importanti spiragli per la cura di malattie croniche fino ad oggi fronteggiate con interventi poco efficaci e tanta rassegnazione. Il perché di questo incipit in un articolo che si prefigge di parlare di alluvioni è presto spiegato. La ricerca medica tenta, a volte riuscendoci, di curare la malattia senza avere chiari i fattori di rischio che ne stanno all’origine. Questi, infatti, per essere rivelati, richiedono indagini epidemiologiche molto complesse, lunghe e approfondite che alcune volte (vedi i casi relativi al fumo di tabacc…

9 Set, 2024
Il regolamento Ue sul ripristino della natura pone condizioni nella scelta degli sbarramenti da eliminare che favoriscono la posizione di chi stenta ad abbandonare le soluzioni tradizionali
Leggendo le cronache locali capita di imbattersi, con una certa frequenza, in accesi conflitti tra associazioni ambientaliste e gestori dei corsi d’acqua alle prese con interventi, non sempre giustificati, indotti dal contrastare il rischio idraulico. Il tema del contendere riguarda il taglio indiscriminato di vegetazione riparia, l’artificializzazione degli alvei, la realizzazione di nuovi invasi, ecc. Eppure, già dalla emanazione della Direttiva Acque sembrava aperta la strada per una inversione di tendenza delle politiche adottate fino ad oggi nella gestione dei fiumi. Le fasce di vegetaz…