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Marco Talluri

Marco Talluri

Marco Talluri è un giornalista e comunicatore, attivo sul blog Ambientenonsolo. Ha lavorato dal 1978 nel campo della comunicazione e informazione, prima, dal 1988 al 2003, come responsabile di ATAF, azienda di trasporto pubblico, poi, dal 2003 a fine marzo 2021, di ARPAT, Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. È socio di Comunicazione pubblica, FERPI e PA Social.

Archivio notizie di Marco Talluri

4 Gen, 2023
Molti studi hanno riportato neurotossicità, stress ossidativo e immunotossicità tra le principali conseguenze dell’esposizione a queste piccole particelle di plastica
La contaminazione dell’ambiente con materie plastiche intere o parti di esse (micro e nanoplastiche) è al giorno d’oggi oggetto di ampie discussioni nel mondo accademico e dei media. Oltre alle matrici ambientali, sono state rilevate micro e nanoplastiche nei prodotti della pesca e in altri importanti prodotti alimentari, con preoccupazioni per il loro impatto sulla salute umana. Il consumo di cibo è considerato una delle vie più significative di esposizione umana a queste piccole particelle di plastica. Tali preoccupazioni possono derivare non solo dall’esposizione ai monomeri reattivi nella…

14 Dic, 2022
Si tratta di un dato in crescita del 19% dal 1990, passando da 5,6 milioni di tonnellate alle 6,7 del 2019
L’emergenza climatica è un fatto globale che ha forti ripercussioni anche a livello locale, come mostrano gli eventi estremi che stanno susseguendosi sempre più frequentemente anche nel nostro Paese, così come ogni singolo territorio contribuisce a determinarlo con le proprie emissioni di gas serra. Per questo è importante capire a che punto siamo, anche a livello regionale, riguardo alle emissioni climalteranti che produciamo, anche in relazione al raggiungimento dell’obiettivo – fissato dalla legge europea sul clima – di riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030 e di neutralità climat…

16 Ago, 2022
Complessivamente il 18,4% (55.609 km2) del territorio nazionale è classificato a pericolosità frane elevata, molto elevata e/o a pericolosità idraulica media
Ispra ha recentemente presentato l’edizione 2021 del Rapporto sul dissesto idrogeologico in Italia che fornisce il quadro di riferimento sulla pericolosità associata a frane e alluvioni, nonché sull’erosione costiera per l’intero territorio nazionale e presenta gli indicatori di rischio relativi a popolazione, famiglie, edifici, aggregati strutturali, imprese e beni culturali. Al contempo sono stati pubblicati nella piattaforma Idrogeo in formato aperto i dati contenuti nel rapporto e i file relativi alle nuove Mosaicature nazionali di pericolosità. Un lavoro davvero prezioso svolto ormai da…

9 Ago, 2022
Sono quindi a rischio oltre 270mila persone, quasi 68mila edifici, 29mila imprese e quasi 1.400 beni culturali
Secondo i dati Ispra aggiornati al 2020 quasi 2milioni e mezzo di persone vivono in aree a rischio elevato di alluvione in Italia, con il dettaglio dei dati regionali e nazionali delle aree a pericolosità idraulica, cioè a rischio alluvione, e con esse la popolazione, gli edifici, le imprese, i beni culturali che sarebbero coinvolti in tali eventi. Le stesse informazioni sono anche disponibili per le oltre 100 province e quasi 8mila comuni italiani: in quasi 400 comuni italiani le aree a rischio alluvione elevato sono più di un quarto del territorio. Vediamo ora i dati di dettaglio la situazi…

21 Giu, 2022
Nelle tre città toscane considerate circa il 77% della popolazione è stata esposta nell’arco della giornata ad un inquinamento acustico considerato eccessivo dalla normativa europea
L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha classificato il rumore del traffico, compreso il traffico stradale, ferroviario e aereo, come la seconda causa più importante di cattiva salute in Europa occidentale, dietro solo l’inquinamento atmosferico causato da particolato fine. L’esposizione prolungata al rumore ambientale può portare a effetti negativi cardiovascolari e metabolici, a prestazioni cognitive ridotte nei bambini e a gravi disturbi del sonno. La direttiva sul rumore ambientale (END) nel 2002 impone agli Stati membri di preparare e pubblicare, ogni cinque anni, mappe acustiche…

21 Giu, 2022
L’Agenzia europea dell’ambiente stima che l’esposizione a lungo termine al rumore ambientale causi 12.000 decessi prematuri e contribuisca a 48.000 nuovi casi di cardiopatia ischemica all’anno
L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha classificato il rumore del traffico, compreso il traffico stradale, ferroviario e aereo, come la seconda causa più importante di cattiva salute in Europa occidentale, dietro solo l’inquinamento atmosferico causato da particolato fine. L’esposizione prolungata al rumore ambientale può portare a effetti negativi cardiovascolari e metabolici, a prestazioni cognitive ridotte nei bambini e a gravi disturbi del sonno. EEA stima che l’esposizione a lungo termine al rumore ambientale causi 12.000 decessi prematuri e contribuisca a 48.000 nuovi casi di c…

8 Giu, 2022
Circa il 10% del territorio regionale in Toscana, per una superficie totale di 230mila ettari di terra e 57mila di mare, è coperto da parchi e aree protette
Il patrimonio “verde” di ricchezze naturalistiche e di biodiversità, composto dalle aree protette toscane,  rappresenta un sistema complesso e strategico così costituito: 3 Parchi nazionali, 35 Riserve naturali statali (di cui 28 non ricomprese nei Parchi), 3 Parchi regionali, 1 Parco provinciale, 48 Riserve naturali regionali, 53 Aree Naturali Protette di Interesse Locale (ANPIL). A questi si aggiungono i siti compresi nella Rete Natura 2000 (ai sensi di quanto previsto dalla Direttiva 92/43/CEE "Habitat") territori cioè protetti, costituiti da aree di particolare pregio naturalistico quali…

8 Giu, 2022
L’Ue ha la più grande rete coordinata di aree protette al mondo, nota come Natura 2000 e costituita da quasi 27.000 siti terrestri e marini
Secondo i dati diffusi da Eurostat, nel 2020, quasi 451.000 km2 delle acque marine dell’UE sono state protette come aree marine di Natura 2000. Si tratta di un aumento del 2% rispetto al 2019 e del 58% rispetto al 2015. L’identificazione di aree preziose da proteggere è molto più difficile nei mari che a terra. Questo è uno dei motivi per cui la designazione dei siti Natura 2000 marini è meno avanzata rispetto ai siti Natura 2000 terrestri, e in alcuni Stati membri dell’UE si osservano aumenti annuali importanti delle dimensioni delle aree marine protette, con l’avanzare della designazione.Le…

2 Mag, 2022
Nell'ambito agricolo nazionale si utilizzano circa 114.000 tonnellate all’anno di prodotti fitosanitari, che contengono circa 400 sostanze diverse
I pesticidi (con un termine ormai entrato nell’uso comune per indicare i fitofarmaci-agrofarmaci, cioè prodotti chimici con funzioni di insetticida, erbicida, ecc.) possono contaminare le acque superficiali e sotterranee e, se le loro concentrazioni superano le soglie critiche, possono essere nocivi per l’ambiente. Il Green Deal europeo stabilisce obiettivi per ridurre l’uso e i rischi dei pesticidi chimici del 50% entro il 2030 nel piano d’azione sull’inquinamento zero, nella strategia Farmto fork e nella strategia sulla biodiversità, con particolare attenzione alla protezione degli ecosiste…

12 Apr, 2022
Nella regione si contano anche 50 impianti a rischio incidente rilevante
Gli impianti a rischio incidente rilevante sono disciplinati dalla cosiddetta “Direttiva Seveso” (Direttiva 2012/18/UE), emanata per la prima volta nel 1982 a seguito del catastrofico incidente avvenuto nel paese lombardo di Seveso nel 1976 al fine della prevenzione e del controllo di simili incidenti, e successivamente aggiornata in considerazione degli insegnamenti tratti dai successivi incidenti avvenuti a Bhopal, Tolosa e Enschede. La legge ora riguarda circa 12.000 siti industriali in tutta l’UE (e circa mille in Italia) in cui vengono utilizzate, o sono conservate, sostanze chimiche o p…

12 Apr, 2022
Gli impianti più rilevanti (per fare un esempio l'ex Ilva di Taranto) sono autorizzati direttamente dal ministero della Transizione ecologica, gli altri dalle regioni
Sono circa settemila gli impianti industriali più significativi presenti nel nostro Paese, riconducibili a due grandi categorie, gli impianti a rischio incidente rilevante (RIR), soggetti alla cosiddetta Direttiva europea “Seveso”, e gli impianti soggetti ad autorizzazione integrata ambientale introdotta dalla Direttiva europea IPPC. Il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (SNPA) ha pubblicato un rapporto che fornisce un quadro dei controlli, monitoraggi e ispezioni ambientali relativi effettuati nel 2019, dopo quelli precedenti relativi agli anni 2018, 2017 e 2016. Questi rappor…

4 Apr, 2022
Arriva da qui il 73% di tutto l’inquinamento atmosferico da PM10 emesso sul territorio regionale, contro il 58% del dato nazionale
In Toscana la Regione ha istituito il “Sistema informativo regionale sull’efficienza energetica” (SIERT) che comprende l’archivio informatico degli attestati di prestazione energetica, gli elenchi dei soggetti certificatori e degli ispettori degli impianti termici nonché il catasto degli impianti di climatizzazione. A decorrere dal gennaio 2019 la Regione Toscana si avvale dell’Agenzia Regionale Recupero Risorse (ARRR) S.p.A. per la gestione del SIERT. Impianti di riscaldamento ed emissioni di polveri Le emissioni degli impianti di riscaldamento sono assai rilevanti anche ai fini della determ…

18 Mar, 2022
Le risposte dei cittadini italiani all’indagine del Quality of Government Institute su amministrazione pubblica, imparzialità, corruzione, Covid-19 e molto altro
Nel 2021 il Quality of Government (Qog) Institute, che è un istituto di ricerca indipendente presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Göteborg in Svezia, ha effettuato una indagine raccogliendo le opinioni di oltre 129.000 intervistati in un totale di 208 regioni in tutti i 27 Stati membri del l’UE, per predisporre l’European Quality of Government Index (l’EQI) un indicatore composito prodotto sulla base delle risposte a 19 domande nelle quali vengono affrontati temi quali la qualità dei servizi pubblici (istruzione, sanità, sicurezza), l’imparzialità di questi servizi…

18 Mar, 2022
Un’indagine unica nel suo genere che veicola nuove intuizioni sul legame complesso tra le istituzioni governative, la politica sanitaria e la gestione delle crisi
L’European Quality of Government Index (l’EQI) del 2021 è la più grande indagine mai condotta per misurare la percezione della qualità del governo, raccogliendo le opinioni di oltre 129.000 intervistati in un totale di 208 regioni in tutti i 27 Stati membri del l’UE. Per ogni regione sono state effettuate circa 600 interviste. L’indagine non è solo unica nel suo genere, ma permette anche nuove intuizioni sul legame complesso tra le istituzioni governative, la politica sanitaria e la gestione delle crisi, dal momento che è stata condotta nel mezzo della pandemia di Covid-19. La ricerca è stata…

3 Mar, 2022
L’Agenzia europea per l’ambiente stima che queste esternalità negative ci costino tra i 277 e i 433 miliardi di euro l’anno, circa il 2-3 % del Pil dell’Ue
L’Agenzia Europea per l’Ambiente ha pubblicato un rapporto sui costi sociali o “esterni” dell’inquinamento atmosferico da parte di grandi impianti industriali, che sono elevati e comprendono impatti sulla salute umana, sugli ecosistemi, sulle infrastrutture e sul clima. L’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) ha pubblicato il rapporto “Costi dell’inquinamento atmosferico da impianti industriali europei 2008-2017“. L’analisi esamina i costi sociali o esterni causati dalle emissioni industriali provenienti da diversi siti e settori in tutta Europa, con una forte attenzione agli impatti sulla sal…

3 Mar, 2022
L’Ue ha iniziato il percorso che la porterà a modificare i limiti previsti per i diversi inquinanti, ed è essenziale far sentire la voce della società civile
All’inizio della stagione invernale abbiamo visto i dati relativi alla qualità dell’aria in Toscana dal 2007 al 2020, sulla base delle informazioni rese disponibili da ARPAT che effettua il monitoraggio attraverso una rete di stazioni presenti su tutto il territorio regionale. Poi, grazie alle informazioni pubblicate dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA), abbiamo visto i dati relativi a tutta Europa (Italia compresa) per quanto riguarda PM10, PM2,5 e NO2. Sul sito ARPAT sono disponibili tutti i dati relativi alle medie giornaliere per quanto riguarda le polveri, PM10 e PM2,5. Si tratta di…

17 Feb, 2022
Per 5 tra i principali inquinanti si registra un complessivo più che dimezzamento, da oltre 400mila tonnellate/anno a circa 170mila
L’ARPAT ha recentemente pubblicato alcune informazioni in merito all’aggiornamento (al 2017) dell’inventario Regionale delle Sorgenti di Emissione (IRSE) di inquinanti in atmosfera della Toscana. E’ la prima volta che in Toscana questa attività è stata affidata all’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, a differenza di quanto generalmente accade nelle altre regioni, dove le ARPA curano da tempo gli inventari regionali delle emissioni. L’ultimo aggiornamento risaliva ai dati del 2010. L’Inventario Regionale delle Sorgenti di Emissioni in atmosfera è una raccolta ordinata dei quanti…

3 Feb, 2022
Esiste un’associazione significativa tra le concentrazioni atmosferiche di NO2 e la mortalità giornaliera in varie città
Gli ossidi di azoto si formano durante qualsiasi combustione dove l’aria sia il comburente, in ragione della presenza di azoto e ossigeno. Nella miscela di reazione il monossido di azoto (NO) è prevalente ed è accompagnato da quote variabili di biossido di azoto (NO2). Quest’ultimo si forma in atmosfera prevalentemente in conseguenza di reazioni chimiche che coinvolgono l’ossido di azoto (NO) emesso da fonti primarie. Le principali sorgenti di ossidi di azoto sono costituite dalle combustioni nel settore dei trasporti (in particolare dai motori diesel), negli impianti industriali, negli impia…

3 Feb, 2022
Sia PM2.5 che PM10 sono in grado di penetrare in profondità nei polmoni, e il PM2.5 può anche entrare nel flusso sanguigno con conseguenti impatti cardiovascolari e respiratori
L’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) ha messo a disposizione di tutti la banca dati dei risultati che ogni nazione trasmette relativamente ai risultati del monitoraggio della qualità dell’aria. I dati sono relativi alle stazioni di monitoraggio presenti nei paesi dell’Unione Europea ed anche a numero paesi extra UE che comunque fanno parte dell’Agenzia o con essa cooperano. E’ possibile interrogare la banca dati per tipo di inquinante monitorato, per tipo di indicatore rilevato, per nazione, per anno, per tipologia ed area di riferimento della stazione di monitoraggio, per città; e tutti i…

3 Feb, 2022
Per il solo 2019 l'Agenzia europea dell'ambiente documenta 307.000 decessi prematuri attribuiti al particolato fine, 40.400 al biossido di azoto e 16.800 all’ozono
L’inquinamento atmosferico ha continuato a causare un significativo carico di morte prematura e malattie in Europa nel 2019. Un’analisi dell’Agenzia europea dell’ambiente (EEA), mostra che il miglioramento della qualità dell’aria ai livelli recentemente raccomandati dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) potrebbe prevenire più della metà dei decessi prematuri causati dall’esposizione a particolato fine. L’inquinamento atmosferico è una delle principali cause di morte prematura e di malattie ed è il più grande rischio ambientale per la salute in Europa. Malattie cardiache e ictus sono…

20 Gen, 2022
Tutti hanno una produzione pro-capite di rifiuti urbani decisamente superiore alla media nazionale
Complessivamente, secondo i dati forniti da Ispra, a livello nazionale, nel 2019 i comuni hanno speso per la gestione dei rifiuti urbani 175,79 euro per abitante e in Toscana 205 euro. In Toscana i dati variavano fra un minimo di meno di 100 euro ad abitante l’anno, a Peccioli (Pi), per arrivare agli oltre 800 di Forte dei Marmi (Lu). Ora CittadinanzaAttiva ha pubblicato il proprio rappporto rifiuti nel quale sono contenuti i dati – relativi ai comuni capoluogo di provincia -, di quanto in media ogni famiglia ha pagato per la Tari, l’imposta, cioè, che da gennaio 2014 è destinata a finanziare…

20 Gen, 2022
Ogni Comune determina le tariffe: più spende per la gestione dei rifiuti e più si deve rivalere su cittadini e imprese
Complessivamente, a livello nazionale, nel 2019 i Comuni hanno speso, secondo i dati forniti da Ispra, per la gestione dei rifiuti urbani 175,79 euro per abitante e 34,70 eurocent per kg di rifiuto, con differenze anche del 100% fra le diverse regioni. Anche CittadinanzaAttiva ha pubblicato il proprio rapporto rifiuti nel quale sono contenuti i dati – relativi ai comuni capoluogo di provincia –, di quanto in media ogni famiglia ha pagato per la Tari, ovvero l’imposta che da gennaio 2014 è destinata a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Ogni comune de…

13 Gen, 2022
L'evoluzione nel tempo di metropolitane, tram, autobus e filobus fotografata dall'Istat
Grazie ai dati resi disponibili da ISTAT per i 109 comuni capoluogo di provincia o città metropolitana, è possibile analizzare la situazione per un arco temporale esteso (2013-2019) per capire la situazione e le tendenze in atto, prima della pandemia, riguardo al trasporto pubblico locale. Come sappiamo non c’è mobilità sostenibile senza un trasporto pubblico di massa efficace e non inquinante, in quanto indispensabile per garantire gran parte degli spostamenti, in particolare nelle città di dimensioni maggiori. L’offerta di trasporto pubblico Il primo dato da prendere in considerazione è l’o…

31 Dic, 2021
Nei 273 Comuni operano 17 gestori dei servizi di igiene urbana, con risultati molto eterogenei tra loro
Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, in Toscana si fa riferimento a tre Ato (Ambito territoriale ottimale) in cui è suddivisa la regione, nei quali operano 17 gestori dei servizi di igiene urbana per 273 Comuni. Le Ato sono Toscana centro, Toscana Costa e Toscana sud, ma per i tre comuni dell’Alto Mugello si fa riferimento all’Ato dell’Emilia-Romagna. I gestori dei servizi di igiene urbana operanti (rilevati attraverso una ricerca sul Web) risultano invece essere 17, come già accennato: Aamps Azienda Ambientale di Pubblico Servizio SpA - Livorno Aer Ambiente Energia Risorse SpA -…

31 Dic, 2021
Un lento ma continuo incremento, che ancora però non permette di rispettare le indicazioni normative
Nel 2020 più della metà dei Comuni toscani (143 per l’esattezza) rispetta il limite stabilito dalla normativa europea ed italiana di almeno il 65% di raccolta differenziata, limite che doveva essere raggiunto nel 2012. In questi Comuni “virtuosi”, raddoppiati negli ultimi cinque anni, abitano poco più di 2 milioni di persone. Però al contempo in 77 comuni toscani (pari al 28% del totale), in cui abitano circa 600mila abitanti, non si raggiunge neppure il 45% di raccolta differenziata, un quantitativo davvero minimale e che, per alcuni comuni, si colloca fra le peggiori situazioni a livello na…

24 Dic, 2021
Complessivamente nei 109 Comuni capoluogo ci sono 24 km di piste ciclabili ogni 100 kmq, mentre i veicoli a motore hanno a disposizione 771 km ogni 100 kmq
Grazie ai dati messi a disposizione dall’Istat per i 109 comuni capoluogo di provincia o città metropolitana, possiamo analizzare l’andamento negli anni 2013-2019 della mobilità dolce (pedonale e ciclabile). La qualità della vita in molte città risente degli effetti negativi dell’aumento dei livelli di traffico e dei conseguenti problemi in termini di inquinamento ed effetti negativi sull’ambiente e sulla salute delle persone. La risposta tradizionale al problema della congestione del traffico è stata quella di aumentare lo spazio stradale disponibile per le automobili, quando possibile. A li…

7 Dic, 2021
Se davvero si vuole parlare di "transizione ecologica", è indispensabile impegnarsi per la riduzione del numero di veicoli circolanti
Il nostro Paese, dopo il piccolo Lussemburgo, è quello dove si registra - ormai da un decennio - la maggiore densità di autoveicoli per 1.000 abitanti. Nel 2019 erano 663, dato in costante crescita da diversi anni. Ci sono città dove addirittura le auto circolanti sono più di 800 ogni mille abitanti. In un Paese in cui la maggior parte delle aree urbane italiane ha origine nel Medioevo, con centri storici caratterizzati da strade strette e tortuose. In ogni caso, occorre sempre partire dalla consapevolezza che gli spazi per la mobilità e per la sosta sono “finiti”, limitati, quindi è indispen…

18 Nov, 2021
Il punto di riferimento per attivare l’Agenzia da parte degli enti competenti di tutta la Toscana è la Sala operativa della Protezione civile della Città metropolitana di Firenze
Il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, che comprende Ispra (Istituto Superiore per la protezione e ricerca ambientale), le 19 agenzie regionali per la protezione dell’ambiente e le due agenzie delle province autonome di Trento e Bolzano, interviene – a supporto degli enti di primo soccorso - per situazioni di “emergenza ambientale”, cioè potenzialmente pericolose per l’ambiente (acqua, aria e suolo), che richiedono interventi non procrastinabili. In Toscana ARPAT per la gestione delle emergenze ambientali si avvale della collaborazione della sala operativa della Protezione Civi…

18 Nov, 2021
Oltre duemila interventi l'anno su richiesta delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco, circa il 15% in giornate festive o in orari notturni
Recentemente, il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, che comprende Ispra (Istituto Superiore per la protezione e ricerca ambientale), le 19 agenzie regionali per la protezione dell’ambiente e le due agenzie delle province autonome di Trento e Bolzano, ha pubblicato due documenti molto significativi che ci aiutano a capire come e quanto operano le agenzie ambientali sul territorio per interventi in emergenza. Si tratta di: - Operatività, ambiti di intervento e mappatura delle competenze specialistiche nella gestione delle emergenze ambientali SNPA. Il rapporto definisce gli ambi…

4 Nov, 2021
Tra i 229 corpi idrici fluviali monitorati, quelli classificati con una qualità ecologica elevata o buona nell’ultimo triennio di monitoraggio completato (2016-2018) sono poco più di un terzo
La qualità delle acque superficiali è valutata attraverso il monitoraggio di tratti distinti e significativi di fiume o lago (definiti corpi idrici) sulla base di quanto stabilito dalla Direttiva. Il miglioramento dello stato di qualità delle acque è uno degli obiettivi principali proposti dalla Direttiva. La qualità dei corpi idrici è definita mediante due indicatori: lo “stato ecologico”, che esprime la qualità dell’ecosistema monitorando alcune comunità biologiche che lo popolano oltre alle caratteristiche fisico chimiche delle acque; lo “stato chimico”, determinato sulla base della concen…

4 Nov, 2021
A livello nazionale una classificazione di qualità "elevata" o "buona" è stata raggiunta solo dal 43% dei quasi 7.500 corpi idrici monitorati e dal 20% dei 347 corpi idrici lacustri
L'Agenzia Europea per l'Ambiente (EEA) ha recentemente pubblicato la mappa, per bacino idrogeologico, dei corsi d'acqua che non raggiungono una qualità "buona". La direttiva quadro sulle acque mira a raggiungere un buono stato per tutti i fiumi, i laghi e le acque di transizione e costiere dell'UE. Il conseguimento di un buono stato ecologico per le acque di superficie è fondamentale a tal fine. Acque pulite e non inquinate sono essenziali per ecosistemi sani, tuttavia, le acque superficiali sono state tradizionalmente utilizzate come vie di smaltimento per rifiuti umani, agricoli e industria…

22 Ott, 2021
Meglio che altrove, ma c’è ancora da fare per tutelare la salute. Ecco gli andamenti dei principali inquinanti dal 2007 al 2020
Stiamo ormai entrati nella stagione autunnale durante la quale è più probabile che gli inquinanti atmosferici presenti nelle nostre città raggiungano concentrazioni più elevate, a causa della concomitanza di condizioni meteorologiche che ne favoriscano la stagnazione e la presenza contemporanea ed intensa di fonti emissive, in particolare riscaldamenti e trasporto su strada. Vediamo qui la situazione che si registra in Toscana, grazie al monitoraggio effettuato da ARPAT attraverso la rete di stazioni dislocate su tutto il territorio regionale. L’Agenzia mette a disposizione di tutti i dati in…

22 Ott, 2021
C’è molto da fare per rispettare le indicazioni dell’Oms per tutelare la salute delle persone: i dati dell’Agenzia europea per l’ambiente
Secondo i dati ufficiali dell’Agenzia europea dell’ambiente, la maggior parte degli Stati membri dell’Unione europea (UE) ha superato nel 2019 almeno uno o più dei limiti stabiliti dalle norme europee per gli inquinanti nell’aria ambiente. Sono i dati rilevati attraverso oltre 4.500 stazioni di monitoraggio in 40 Paesi del Vecchio Continente. I dati dell’EEA mostrano che l’inquinamento atmosferico rappresenta ancora un grave rischio per la salute degli europei. L’OMS ha stabilito linee guida sulla qualità dell’aria per proteggere la salute umana dagli impatti degli inquinanti atmosferici. Que…

8 Ott, 2021
Livorno, Massa e Carrara, Orbetello e Piombino: circa 1.500 ettari di terreno e oltre 5mila ettari di mare da bonificare
I Siti di Interesse Nazionale da bonificare sono aree contaminate molto estese classificate come pericolose con specifici provvedimenti e che necessitano di interventi di bonifica del suolo, del sottosuolo e/o delle acque superficiali e sotterranee per evitare danni ambientali e sanitari. Secondo i dati disponibili nel sito ISPRA, risulta che oltre 171mila ettari di terreno (ai quali si aggiunge la falda acquifera sottostante) e quasi 78mila ettari di mare, sono oggetto dei SIN. In Toscana, attualmente i SIN sono quattro: Livorno, Massa e Carrara, Piombino e Orbetello Area ex-Sitoco. Compless…

8 Ott, 2021
Da Porto Marghera a Taranto, da Casale Monferrato a Priolo, più di quaranta “buchi neri” per l’ambiente coprono oltre 171mila ettari di terreno (ai quali si aggiunge la falda acquifera sottostante) e quasi 78mila ettari di mare
I Siti di Interesse Nazionale da bonificare sono aree contaminate molto estese classificate come pericolose con specifici provvedimenti e che necessitano di interventi di bonifica del suolo, del sottosuolo e/o delle acque superficiali e sotterranee per evitare danni ambientali e sanitari. I siti individuati dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio erano 57 (28 dei quali interessano la fascia costiera) sparsi in tutta Italia, ridotti a 39 con il D.M. 11 gennaio 2013, attualmente sono poco più di quaranta. Le bonifiche dei siti declassificati sono diventate di competenza delle…

24 Set, 2021
In Regione si registra un dato inferiore del 25% rispetto a quello nazionale, ma comunque sempre molto elevato
Anche in Toscana, come nelle altre regioni costiere, ARPAT effettua periodicamente (due volte l'anno) il campionamento dei rifiuti che si trovano sulle spiagge, secondo le modalità stabilite a livello europeo, in cinque "stazioni di monitoraggio", ciascuna della estensione di un centinaio di metri. Le zone interessate sono: spiaggia Vittoria Apuana (Forte dei Marmi, Lucca); Marina di Vecchiano (Vecchiano, Pisa); Castagneto Carducci (Livorno); Quagliodromo (Piombino); Collelungo (Grosseto). Il monitoraggio avviene, con metodologie analoghe in tutta Europa, applicazione della Strategia Marina…

24 Set, 2021
Meno di 20 rifiuti marini ogni 100 metri di costa è il valore soglia stabilito a livello europeo per definire il buono stato ambientale dell’ambiente marino e costiero
In applicazione della Strategia Marina, il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, con il coordinamento del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare - ora Ministero della Transizione Ecologica, effettua dal 2015 il monitoraggio dei rifiuti marini presenti sulle spiagge. Che costituisce uno degli 11 descrittori previsti dalla Strategia Marina europea per valutare l’ecosistema marino-costiere. Le ARPA costiere effettuano periodicamente (due volte l'anno) il campionamento dei rifiuti che si trovano sulle spiagge, secondo le modalità stabilite a livello europeo…

10 Set, 2021
Una spesa che con la Tari viene pagata da cittadini e imprese
Gestire bene tutta la filiera dei rifiuti urbani costituisce un impegno fondamentale per gli amministratori locali dei comuni e delle aziende a cui è affidata poi la gestione “industriale” dei servizi. È importante in termini di immagine, perché vedere ad esempio spettacoli come quello della foto che ho avuto modo di scattare questa estate in una località marina della Toscana, non contribuisce certo a valorizzare il turismo. È essenziale da un punto di vista della sostenibilità, perché continuare a produrre gran quantità di rifiuti senza differenziarli, ma smaltendoli poi in discarica o incen…

6 Set, 2021
L’esperimento collettivo che abbiamo fatto va letto con razionalità, per capire cosa ha funzionato e cosa no. Caso per caso, ente per ente, struttura operativa per struttura operativa
Le parole pesano e quelle di coloro che ricoprono ruoli pubblici ancora di più, sono come sassi. Il Ministro Brunetta nella sua prima esperienza ministeriale alla guida della Funziona Pubblica è rimasto famoso per quell’appellativo “fannulloni” con il quale ha catalogato in un colpo solo milioni di donne ed uomini che ogni giorno assicurano il funzionamento della macchina pubblica, dei servizi che ognuno di noi utilizza quotidianamente. Gli stessi che, ad esempio, poi al momento del bisogno – la pandemia – sono diventati “eroi”. Ma “eroi” quotidiani non sono solamente medici e infermieri, lo…

26 Ago, 2021
Queste aree costituiscono luoghi del territorio sui quali deve essere concentrata l’attenzione delle istituzioni, dei cittadini, delle imprese e dei media
L’Agenzia regionale per protezione dell’ambiente in Toscana (Arpat) ha recentemente pubblicato l’aggiornamento dei dati relativi ai procedimenti di bonifica nella regione, con indicazioni relative al numero alla superficie interessata, alle attività che sono causa di potenziale inquinamento dei siti, allo stato di avanzamento dei procedimenti, con il dettaglio dei dati fino a livello provinciale. I dati sono relativi esclusivamente a procedimenti regionali, non sono ricompresi quelli che riguardano i Siti di interesse nazionale (Sin) presenti in Toscana (Massa Carrara, Livorno, Piombino e Orb…

26 Ago, 2021
Aree a rischio per l’ambiente e la salute, ma anche una opportunità di sviluppo sostenibile: purtroppo però il Pnrr non sembra essere all’altezza della situazione
Il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa) ha pubblicato il primo rapporto su Lo stato delle bonifiche dei siti contaminati in Italia, inerente i siti di interesse regionale e locale. Queste aree, potenzialmente o effettivamente inquinate costituiscono luoghi del territorio sui quali deve essere concentrata l’attenzione delle istituzioni, dei cittadini, delle imprese e dei media. Se si tratta di aree effettivamente inquinate, costituiscono un potenziale rischio per l’ambiente e per la popolazione che vive nei dintorni, e quindi è necessario procedere alla bonifica. In teoria…

23 Ago, 2021
Nonostante tutto, i primi sette mesi del 2021 mostrano una situazione migliore rispetto a quella nazionale
Per quanto riguarda la Toscana i dati sugli incendi sono resi disponibili dalla Regione, alla quale la legge attribuisce la competenza esclusiva in materia antincendi boschivi (Aib), che coordina ed organizza le attività di previsione, prevenzione e lotta attiva,  che coinvolge i diversi soggetti (in primis i Vigili del fuoco ed i Carabinieri forestali), ognuno con i propri specifici compiti. La flotta di mezzi aerei regionali è stata attivata dalla Regione Toscana fino dagli anni ’80 e nel tempo è stata adattata alle diverse condizioni di rischio, fino ad arrivare all’attuale contratto che p…

16 Ago, 2021
E dal 2009 al 2020 nel nostro Paese è bruciata una superficie pari a quella dell’intera Liguria
Quest'anno vaste zone del nostro Paese sono state investite da incendi devastanti, decine di migliaia di ettari di bosco, e non solo, sono già andati in fumo in Sardegna, Sicilia Abruzzo, Calabria, Puglia, Campania. Complessivamente, al 12 di agosto sono già bruciati più di 120mila ettari di territorio, molti di più a questa data della media degli anni fra il 2008 ed il 2020, ed in assoluto più dei dati annuali dal 2009 in poi (ad eccezione del 2017). Incendi frequenti e su larga scala hanno un impatto negativo sulla qualità dell’aria e dell’acqua, sulla biodiversità, sul suolo e sull’estetic…

11 Ago, 2021
Pisa è la provincia nella quale l’aumento di consumo di suolo registrato fra il 2006 ed il 2020 è maggiore (+859 ettari). Seguono Arezzo (+757) e Livorno (+516)
Il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa) ha presentato l’edizione 2021 del rapporto sul “Consumo di suolo in Italia”, con i dati relativi al 2020, mettendo al contempo a disposizione i dati aperti relativi agli anni dal 2006 al 2020. Anche nel 2020, l’anno del lockdown, a livello nazionale, la velocità di copertura artificiale è stata di 2 mq al secondo, in valore assoluto il suolo consumato in più nel 2020 rispetto al 2019 è stato di oltre 50 chilometri quadrati. Ormai risulta impermeabilizzato il 7,11% del territorio nazionale rispetto al 6,76% del 2006. In Toscana, al 20…

11 Ago, 2021
Anche il Pnrr costituisce un’occasione mancata, in quanto sostanzialmente non prevede alcun impegno per limitare il consumo di suolo
Il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa) ha recentemente presentato l’edizione 2021 del rapporto sul “Consumo di suolo in Italia”, con i dati relativi al 2020, mettendo al contempo a disposizione i dati aperti relativi agli anni dal 2006 al 2020. Le attività di monitoraggio del territorio in termini di uso, copertura e consumo di suolo nel nostro Paese, assicurate dal Snpa come previsto dalla L.132/201610, permettono di avere un quadro aggiornato annualmente dell’evoluzione dei fenomeni di consumo di suolo, delle dinamiche di trasformazione del territorio e della crescita…

6 Ago, 2021
La maggior parte dei corsi d’acqua che sfociano in mare hanno situazioni critiche, col ripetersi in ogni stagione balneare di superamenti nei limiti di legge
Arpa Toscana, prima dell’inizio della stagione balneare 2021, ha pubblicato il consueto rapporto sui risultati della stagione precedente con la classificazione delle acque di balneazione, sia costiere che lacustri. Nel 2020 complessivamente i circa seicento chilometri di acque balneabili presenti in Toscana, erano suddivisi in 275 aree (268 marine e 7 lacustri), che da maggio a settembre sono state oggetto dei controlli mensili da parte di Arpat. Dai controlli effettuati nel 2020, risulta che 245 aree (pari a 570,1 km) non hanno registrato alcun superamento dei limiti di legge, mentre in 30 a…

6 Ago, 2021
A livello nazionale, la maggior parte delle regioni presenta quest’anno quasi il 90% di acque in classe eccellente
Il compito di monitorare la qualità delle acque di balneazione nel periodo della stagione balneare (da maggio a settembre) è affidato alle agenzie ambientali (ad eccezione della provincia di Trento, della Lombardia e della Sicilia, dove viene svolto dalle aziende sanitarie). Si definiscono “acque di balneazione” quelle nelle quali l’autorità competente prevede che venga praticata la balneazione e non ha imposto un divieto permanente di balneazione. La normativa che regola la materia deriva da una direttiva europea, per cui in tutti i Paesi europei vengono controllati i medesimi parametri micr…

21 Lug, 2021
Dopo il successo della tramvia fiorentina la cura del ferro continuerà grazie al Pnrr. Ed è ormai prossima l’aggiudicazione definitiva da parte della Regione della gara per la gestione del tpl
Nel capoluogo della Toscana, Firenze, la prima tranvia elettrica era stata inaugurata nel 1890. La città nella prima metà del secolo scorso era servita da una rete ramificata, che comprendeva anche numerose linee extraurbane, che dalla città portavano a Prato, Poggio a Caiano, San Casciano, Fiesole, Bagno a Ripoli, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Casellina, ecc. Il massimo sviluppo del sistema fu raggiunto negli anni ’30 con circa 220 km di rete, il cui smantellamento fu completato alla fine degli anni Cinquanta. All’epoca i quotidiani salutavano come un grande successo la conclusione dello…

21 Lug, 2021
Una delle politiche strutturali possibili per le città sta nella realizzazione di sistemi di metropolitane nelle metropoli e di reti tranviarie nelle città medio-grandi
Accade con una certa frequenza che, alla pubblicazione di qualche report europeo o globale sulla situazione dell’inquinamento atmosferico e acustico delle nostre città, nonché dei relativi problemi che ne derivano sulla salute delle persone, si auspichino risposte di tipo strutturale, perché i provvedimenti “emergenziali” (targhe alterne, blocchi giornalieri del traffico, ecc.) costituiscono solo dei palliativi per fronteggiare situazioni di emergenza, nel tentativo di abbattere punte di inquinamento particolarmente significative. È stato detto più volte che i determinanti principali per l’in…

16 Lug, 2021
Le scelte politiche passano anche e soprattutto dalla capacità dell’opinione pubblica di determinarle: pretendere il diritto a fruire di un sistema di diffusione delle informazioni ambientali adeguato è cruciale
Quando si parla di informazione ambientale dobbiamo essere consapevoli che non si tratta di una “concessione” da chiedere, ma un diritto che tutti i cittadini hanno e che le amministrazioni pubbliche che le detengono hanno il dovere di mettere a disposizione di tutti. Questo aspetto fondamentale è stato ben chiaro fino da quando nel nostro Paese si è iniziato a parlare d’ambiente. Infatti già nella legge 349/83 che ha istituito il Ministero dell’Ambiente si stabiliva il diritto di accesso alle informazioni da parte dei cittadini. Diritto rafforzato e sistematizzato dal decreto legislativo n…