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Massimiliano Mazzanti

Massimiliano Mazzanti

Massimiliano Mazzanti è professore ordinario in Politica economica nel dipartimento di Economia e management dell'università di Ferrara. Insegna Macroeconomia e Environmental economics all'università di Ferrara. È direttore del centro di ricerca interuniversitario SEEDS (Sustainability, environmental economics and dynamics studies) e di Cercis - Centro per la ricerca sull’economia circolare, l’innovazione e le Pmi. Si occupa di dinamiche di innovazione ambientale, politica ambientale per rifiuti e clima, relazioni tra performance economiche ed ambientali.

Archivio notizie di Massimiliano Mazzanti

10 Mar, 2025
Per dare spinta alla competitività e sviluppo del continente europeo servono più investimenti in R&D e sull’innovazione green, diffondendo i benefici anche nei territori periferici
L’Europa è di fronte a scenari in parte nuovi in parte simili a quelli affrontati nel 2008-2010 e nel 2019-21, due congiunture critiche. La similarità è uno sviluppo economico frenato, con aspettative incerte; la diversità sta nella potenziale minore cooperazione internazionale e maggiore ‘lotta per la competitività’ tra le principali economie, in primis Usa, Europa, Cina (e sud est asiatico tutto, con le sue diversità). Nel 2008-2009 la risposta pubblica fu ritardata, e basata solo sull’espansione monetaria del periodo Draghi. L’austerità (poco) felice si associò a una lunga stagnazione. St…

29 Ago, 2024
Le entrate fiscali potrebbero essere impiegate per sostenere investimenti in R&S e innovazione nelle aree socio-economiche fragili, legate commercialmente all’Europa
Un pilastro importante del pacchetto di politiche climatiche e ambientali avanzate nell’ambito del Green deal europeo è il “Meccanismo di adeguamento delle frontiere del carbonio” (Cbam). L’attuazione della Cbam non è semplice: la sua complessità è legata alla compatibilità con le norme dell’Organizzazione mondiale del commercio (Omc) e con gli accordi di libero scambio dell’Ue. L’applicazione del Cbam prevede infatti che le merci importate nell’Ue in settori ad alta intensità di carbonio siano soggette al pagamento di una tassa sulla CO2, se provengono da un Paese che non dispone di un sist…

23 Gen, 2024
Giovani che creano un ambiente multiculturale portano nuove conoscenze e possono, se trovano un contesto fertile, dare nuova linfa al sistema socioeconomico locale
L’obiettivo dello sviluppo economico e umano deve guidare la governance delle molteplici transizioni verso le sostenibilità, con quella ecologica al centro. La diffusione del benessere deve dunque essere perseguita attraverso innovazioni tecnologiche, organizzative, sociali e creazione di conoscenza, che possano evitare ulteriori disuguaglianze e l’emergere di “territori dimenticati”, sia lungo lo storico divario nord-sud che oltre, soprattutto guardando alle disuguaglianze emergenti legate agli effetti dell’urbanizzazione. Negli ultimi 10 anni l’Ateneo di Ferrara ha visto aumentare gli stude…

24 Set, 2021
Cosa ‘producono’ le università? In primis capitale umano, la cui qualità è misurabile ma difficilmente nel breve periodo, e lo stesso discorso vale per la ricerca
Vanno molto di moda le classifiche universitarie in anni recenti, e una nota a margine è spesso la posizione non eccelsa delle nostre università. Due considerazioni iniziali. Prima di tutto, la maggior parte dei nostri atenei, e in generale nel mondo non anglosassone, sono ‘generalisti’ e, anche se vi sono oggi dinamiche di specializzazione nel livello di magistrali e dottorati, rimangono e rimarranno meno specializzati rispetto ad esempio al modello anglosassone. Questo ha un impatto sulle classifiche. In secondo luogo, gli indicatori relativi sono spesso più utili di quelli assoluti, ad ese…

7 Set, 2021
Non c’è possibilità di sviluppo sostenibile senza investire su studenti, docenti e ricercatori. E l’Italia ha molto da recuperare rispetto all’Europa: adesso abbiamo la possibilità di farlo
Per affrontare le sfide del cambiamento climatico, dell’economia circolare, della robotizzazione e digitalizzazione serve un crescente investimento formativo, per l’inclusione sociale (‘non perdere nessuno per strada’) e per aumentare l’efficacia delle nuove dinamiche tecno-organizzative. Le risorse sono oggi disponibili, sia nel campo pubblico (Pnrr, Next generation Eu) sia in quello privato, vista la liquidità esistente sui mercati e i bassi tassi di interesse fino almeno al 2025. Il decennio 2020-2030 è veramente cruciale per cambiare il Paese attraverso un new deal di formazione: ridurre…

26 Feb, 2021
Al contrario la prevalente norma sociale collettivistica di “buon agricoltore” non solo non impedisce di intraprendere soluzioni innovative, ma ha anche un impatto significativo sull'adozione di quelle più radicali
Lo studio Beyond individualistic behaviour: social norms and innovation adoption in rural Mozambique, realizzato in Mozambico grazie a Seeds e Ftf Inova – un programma di Usaid –, analizza il ruolo delle norme sociali sull'adozione dell'innovazione da parte degli agricoltori nelle comunità agricole rurali dell'Africa sub-sahariana: l'indagine su 300 agricoltori in Mozambico mostra che la norma sociale di "essere un buon agricoltore" è in qualche modo diversa da quella condivisa principalmente nelle economie di mercato sviluppate. Ciò che emerge in questo studio è una norma sociale collettivis…

27 Ago, 2020
Alla base una concezione di economia (ecologica) come scienza sociale fortemente orientata all’analisi delle politiche pubbliche e dell’innovazione
Il centro di ricerca interuniversitario Seeds (Sustainability, environmental economics and dynamics studies), a otto anni dalla nascita, si estende ad altri tre Atenei. Dopo le Università di Ferrara, Bologna, Roma Tre, Tor Vergata e Cattolica del Sacro cuore, adesso anche le Università di Siena, di Udine e Urbino Carlo Bo si uniscono al progetto, portando le competenze di Simone Borghesi, Antonio Massarutto, Giovanni Marin e dei rispettivi team di ricerca. Le ambizioni e obiettivi sono vari. Proseguire nello sviluppo di attività di formazione e ricerca con caratteristiche fortemente inter, mu…

7 Ago, 2020
Ma in assenza di investimenti adeguati in R&S e capitale umano la transizione ecologica non riesce a svilupparsi. Una ripresa sostenibile post-Covid passa solo da qui
La relazione tra innovazione ambientale e politica ambientale è centrale per comprendere la transizione ecologica e raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e incremento di efficienza nell’uso delle risorse naturali. Lo studio A Semiparametric Analysis of Green Inventions and Environmental Policies analizza gli scenari macroeconomici di lungo periodo di innovazione, politica, investimenti in R&S e capitale umano. I risultati sono importanti per la fase di investimenti su Green deal e Just transition che l’Italia e l’Europa si apprestano ad effettuare. Per migliorare la comprensione…

24 Giu, 2020
Sarebbero sufficienti tra 1 e 2 miliardi di euro, finanziabili operando sulle tasse di successione o con un ritocco in senso progressivo delle aliquote fiscali sul reddito
Questo articolo non si pone come fine primario di entrare nel dibattito sulla ‘riapertura’ delle università, se a distanza o in presenza o mista[1]. Vista l’attualità, lo prendo come incipit portando il discorso su un piano più sostanziale e radicale di ragionamento. Noto solamente che i fautori della ripresa mista o in presenza nelle università sottovalutano i rischi giuridici, i costi organizzativi e finanziari, l’incertezza aggiuntiva di una ripartenza in presenza di condizioni strutturali non mutate rispetto a marzo. Inoltre, non si spiega a sufficienza il ‘come’: se per un corso con 10-2…

4 Mag, 2020
Ripartiamo anche in Italia, senza paura, dall’integrazione possibile di innovazione, ambiente e sviluppo
La situazione macroeconomica europea è molto negativa e richiede importanti sostegni di politica fiscale, monetaria, investimenti in capitale umano e beni pubblici primari come sanità ed ambiente, a fini di sviluppo e riduzione del rischio di fronte a crisi sistemiche. Il Pil cresce del 1.2%, in Germania e Italia dello 0.5 e 0.2%, la disoccupazione è in media del 7.5%, a livelli ancora altissimi dopo la crisi del 2009, con valori di 8, 10 e 14% in Francia, Italia e Spagna. L’inflazione ancora intorno al 1% testimonia un basso livello di sostegno a investimenti e consumi. Le emissioni di CO2 s…

16 Apr, 2020
Sommando i gap su innovazione, sanità e scuola, per l’Italia l’esigenza minima è definire un piano di maggiori investimenti da almeno 50 miliardi di euro annui, al fine di rafforzare il sistema socio economico e sanitario
Stiamo attraversando un viaggio tra due realtà, il prima e il dopo, il normale e ‘l’anormale’. Andando oltre lo specchio, verso cui forse non siamo andati per caso, le contraddizioni, le distorsioni socio-economiche e le diseguaglianze socio-tecnologiche si sono ingigantite, e rischiano di aggravarsi. Oltre lo specchio, stiamo pensando però anche all’impossibile, nel fase del ‘prima’: il ‘nuovo’ tipo di modello sociale da immaginare e inventare. Nei due lati dello specchio ci stiamo osservando, sperando che questo possa portare a buoni pensieri ed efficaci azioni. Le categorie di ‘prima e dop…

30 Mar, 2020
La crisi in corso apre l’opportunità per una radicale rivoluzione politica: un modello con al centro ambiente, scolarizzazione, sanità, ovvero lo sviluppo umano
L’attuale crisi sistemica è una nuova tipologia di shock? Sì e no. La sua diffusione globale è certamente una parziale novità. D’altra parte, l’evoluzione delle società umane è sempre stata caratterizzata da shock (pandemie, pestilenze, guerre, recessioni capitalistiche, etc.), che generano effetti distruttivi e creativi sul versante socio economico, cambiamenti anche radicali, e richiedono risposte di politica nel breve e medio periodo. Le risposte di politica (economica) di fronte alle crisi hanno caratteri comuni, ma possono ‘sfruttare’ la crisi per introdurre elementi nuovi volti ad affro…

9 Ago, 2019
Da un fisco verde l’Italia potrebbe ricavare circa 30 miliardi di euro per finanziare un progetto sociale capace di alimentare la speranza collettiva
Riflettevo sull’Europa, tra vette e laghi, al non-confine tra Italia, Austria e Slovenia. La prima riflessione non era tra le più entusiasmanti: l'inflazione. Concetto apparentemente semplice, che ricordo in analogia con la febbre corporea. Una febbre tra 36.5 e 37 è come un’inflazione tra 2 e 4, sopra il 7-8% l'inflazione diventa una febbre preoccupante, ma sotto l’1% il corpo non denuncia certo segnali di benessere, anzi, può essere peggio. E attualmente l'inflazione è – a più di 5 anni dal ‘whatever it takes’ di Mario Draghi che ha salvato l’euro – ancora al livello 1,1% nell’area euro e i…

16 Mag, 2019
Dall’Università di Ferrara un’iniziativa che muove su binari multidisciplinari, sviluppando al contempo sinergie con imprese e istituzioni esterne
L'economia circolare, intesa come un modello economico in cui il valore dei materiali viene il più possibile mantenuto o recuperato e dove gli scarti sono ridotti al minimo, riscuote un ampio e crescente interesse nel mondo imprenditoriale italiano come tra i policy makers, ma è ancora molto il lavoro da fare per colmare una distanza ancora troppo ampia: quella tra le aspettative di realizzazione di scenari win win economico-ambientali e il concreto sviluppo e diffusione di una strategia di economia circolare, sia nelle grandi imprese sia nelle Pmi. Come procedere dunque? Sia attraverso un mi…

30 Mar, 2018
Senza investimenti in ricerca e sviluppo e formazione, insieme a ben disegnate politiche ambientali, il Paese rimarrà fermo al palo
L'economia circolare è la parola magica del momento: trova consensi nel mondo delle imprese per l’enfasi su green jobs e innovazione, spinge il policy maker a rivedere e integrare il piano delle consolidate politiche sui rifiuti con nuovi elementi e obiettivi. Dall’uscita del documento della Commissione europea nel 2015, il focus della ricerca e del mondo produttivo ha trovato convergenza sui tanti ‘casi’ e buone pratiche che stanno emergendo; un contenitore ricco e ampio è quello offerto dalla fondazione MacArthur. Gli studi di caso non consentono tuttavia di comprendere lo stato generale de…

16 Mar, 2018
I risultati di una ricerca tutta italiana realizzata integrando dati del Corpo Forestale e di Ispra
La ricerca di Alessio D'Amato, Massimiliano Mazzanti, Francesco Nicolli e Mariangela Zoli dal titolo ‘Illegal waste disposal: Enforcement actions and decentralized environmental policy’, in pubblicazione sulla rivista Socio-Economic Planning Sciences, analizza sotto una prospettiva macroeconomica con dettaglio geografico le interazioni tra politiche nel campo dei rifiuti, smaltimento illegale degli stessi, e azioni di enforcement da parte del Corpo Forestale dello Stato, oggi integrato nell’Arma dei Carabinieri. Lo studio presenta tre fattori di interesse. Per quello che riguarda i risultati…

28 Feb, 2018
L’attuale sistema valutativo e dei finanziamenti mina e non valuta positivamente gli approcci interdisciplinari: deriva un po’ strana nel Paese di Leonardo da Vinci, genio universale
Si è tenuta a Torino la sesta conferenza degli Economisti delle risorse naturali e dell’ambiente (IAERE). L’associazione (nella foto un momento della conferenza, ndr) è in continua crescita: le proposte di contributi per la conferenza hanno raggiunto il picco di oltre 150 quest’anno, con un dato finale degli iscritti pari a 140, con una quota importate di giovani ai quali l’associazione si rivolge in modo particolare, dato il ruolo importante ma precario nel sistema universitario, [1] e ricercatori residenti all’estero (più del 20%). È stata anche un’occasione per l’insediamento del nuovo con…

28 Ott, 2016
Come la contrattazione tra management e sindacato può superare il conflitto ambiente-occupazione
Le relazioni industriali sono rilevanti per la transizione verso una green economy per almeno due ragioni principali. Da un lato il conflitto ambiente-occupazione, che risale agli anni settanta, quando spesso i movimenti ambientalisti si trovavano come avversari i movimenti operai, è ancora attuale, ed esacerbato in fasi di recessione con alta disoccupazione. Le politiche e le strategie diventano ancora più miopi, con il rischio di ‘accettare’ ogni tipo di occupazione, senza attenzione alla qualità del lavoro. L’obiettivo delle imprese e delle politiche deve essere invece quello di generare s…

25 Mar, 2016
Dalla tassazione ambientale potremmo ottenere un triplice obbiettivo (e 30 miliardi di euro)
Di fronte alla sfida dell'economia circolare, l'Italia si trova oggi con una dinamica “mista” delle due più rilevanti dimensioni della produttività. Da un lato l'efficienza nell'uso delle risorse (flussi di materiali utilizzati/Pil) è in aumento, e superiore come livello e tendenza alla media europea e a paesi quali Francia e Germania. Dall'altro, la produttività del lavoro continua a stagnare, evidenziando il cruciale problema economico del sistema italiano. Due produttività che viaggiano a velocità diverse, come mostra il grafico. Le produttività sono dipendenti dall'intensità di innovazion…

1 Dic, 2015
Mazzanti (da Parigi): «La Cop 21 può essere un evento credibile che cambia le aspettative»
La scienza economica non ha la funzione di prevedere il futuro, come spesso forse viene ‘trasmesso’ dai media. Può effettuare previsioni a breve periodo sulla base di dati storici o cercare di disegnare scenari di lungo periodo ipotizzando alternative di policy e tecnologiche. Altrettanto importante, può osservare il passato per comprendere l’evoluzione dei fenomeni socio economici e aiutarci a ragionare sul futuro. In merito alle dinamiche di lungo periodo della CO2, in un lavoro a breve disponibile nella collana di working paper del Centro di ricerca interuniversitario Seeds (Sustainability…

31 Lug, 2015
Supportare il riciclo dei materiali diventa fattore centrale per lo sviluppo economico
In due recenti studi del centro di ricerca Seeds, si usano dati forniti da Istat e Ispra su innovazione ambientale e gestione e smaltimento dei rifiuti per analizzare come le performance ambientali dipendano da fattori locali, in un Paese con politiche a attuazione molto decentralizzata come l’Italia. Un primo studio su imprese manifatturiere italiane (Cainelli et al., a) mostra come le imprese localizzate in regioni e aree che hanno attuato più velocemente e con maggiore diffusione delle politiche, anche tariffarie, a supporto del riciclo dei materiali, tendano ad innovare di più verso prati…

20 Lug, 2015
Le imposte sul carbonio, e non solo, sarebbero molto utili allo sviluppo
Si sono recentemente svolti due importanti eventi sulla politica ambientale europea: la conferenza finale del progetto FP7 CECILIA2050 e un simposio a Milano dentro la International conference on public policy su ‘ecological tax reforms and employment’. I principali temi trattati sono stati i due possibili pilastri della politica ambientale europea: l’attuale sviluppo dell’emission trading nato nel 2005 e l’estensione delle esperienze di tasse ecologiche (sul carbonio) a tutti i paesi europei, dopo che i paesi nordici - e ora la Francia - hanno introdotto sistemi di tassazione della CO2. Si n…

17 Nov, 2014
Per allontanare l’economia dal business as usual servono strumenti di shock: ecco quali
L’accordo tra Cina e Stati Uniti verso una riduzione statunitense di più del 20% rispetto al 2005, e per una riduzione delle emissioni cinesi (un turning point della dinamica) intorno al 2030 sono sicuramente un passo positivo, soprattutto di riconoscimento politico del problema a livello globale come evidenziato anche da quanto emerso nel vertice G20 di Brisbane, appena concluso. L’Europa ha bisogno di Usa e Cina per aumentare efficienza ed efficacia globale della strategia 2020-2030-2050 verso la low carbon economy. Tuttavia, la definizione di un target, la cui credibilità e realizzazione n…

24 Gen, 2014
Dopo i disastrosi dati diffusi dall’Ilo e confermati da Davos torniamo sul Jobs Act di Renzi con l’economista Massimiliano Mazzanti
Parte del Jobs Act si focalizza e focalizzerà certamente sulla riduzione del carico fiscale sul lavoro ed impresa, inclusa l’Irap regionale. Occorre una riflessione per ragionare laicamente sull’efficacia di una tale azione. Certamente l’appeal di un tale intervento è elevato, soprattutto in una fase recessiva dove mancano oggi leve sufficienti per sostenere la domanda di beni. Tuttavia, non bisogna abbandonarsi al conformismo, ma usare bene la teoria economica e cercare di aumentare efficacia ed efficienza degli interventi. Per punti: 1. Non vi è evidenza empirica robusta sulla relazione tra…

18 Nov, 2013
Fondare una green economy competitiva e sostenibile è possibile
*Elaborato con la collaborazione di Marco Antonio Miglietta La cronaca economica, almeno dal 2009 ad oggi, si occupa spesso e volentieri  della crisi economica e delle misure da adottare per invertire un ciclo economico di strutturale stagnazione, con poche luci all’orizzonte e strutturali divergenze tra nord e sud del continente. Tralasciando il pur importante dibattito sulle politiche di austerità e le misure di policy adottate per contrastare la crescente disoccupazione - sintomo di un disagio sociale crescente -  una variabile su cui molti analisti si concentrano e sono abbastanza concord…

14 Ott, 2013
La performance italiana sui rifiuti è nota soprattutto per i fallimenti istituzionali in alcune aree del Paese che hanno portato a ‘crisi’ di gestione del discaricato e della raccolta differenziata, accompagnate a ‘default’ ambientali ed economici (delle municipalizzate): tra i casi più noti Napoli, Palermo, Roma. In verità, la situazione complessiva italiana su gestione e smaltimento dei rifiuti riflette la situazione che caratterizza molti casi di produzione di beni pubblici o pubblici misti: una forte eterogeneità di performance tra aree geografiche, accompagnata in certi casi a una diverg…

17 Lug, 2013
Le stime dell’European Environment Agency parlano di un potenziale di 25 miliardi di euro
Il dibattito di politica economica è ingessato in uno sterile e concettualmente poco proficuo ‘balletto’ di cifre e posizioni che gira intorno alle tasse Iva, Imu e Tares. Sterile perché miope e di breve periodo, volto a dare (forse) ossigeno ma non a risollevare il malato. Un dibattito di breve periodo peraltro impostato malamente: infatti se è vero che occorre riposizionare lo sforzo di policy più sull’obiettivo di breve, la disoccupazione e la crescita oggi, piuttosto che al lungo periodo al quale pare ambire la sostenuta austerità di bilancio in Europa, è anche vero che la teoria economic…