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Monica Frassoni

Monica Frassoni

Laureata in scienze politiche, nel 1987 è stata eletta segretario generale della Gioventù Federalista europea e si è trasferita a Bruxelles. Dal 2002 al 2009, è stata Co-presidente del gruppo dei Verdi con Daniel Cohn-Bendit. È stata co-Presidente del Partito Verde Europeo dall’ottobre 2009 al novembre 2019. Dal 2020 presiede il Consiglio Comunale di Ixelles, comune della Regione di Bruxelles. Presiede dal 2011 la European Alliance to Save energy e dal 2013 il European Centre for Electoral Support.

Archivio notizie di Monica Frassoni

17 Mar, 2025
Transizione verde e riduzione della dipendenza dai combustibili fossili, che costa 400 miliardi di euro all’anno, sono parte dello stesso piano per la sicurezza dell’Europa
Tutti i partiti progressisti e soprattutto ecologisti hanno una lunga tradizione di rifiuto delle guerre come metodo di soluzione dei conflitti; l’opposizione al riarmo è sempre stato un elemento “costitutivo” per molti di loro, soprattutto per i più antichi partiti ecologisti, come i Verdi tedeschi, nati al tempo della battaglia contro il nucleare e gli euromissili. A partire dalla guerra nella ex-Jugoslavia le cose si sono fatte meno nette e la discussione sul dovere di intervenire per ragioni umanitarie o contro aggressioni contrarie al diritto internazionale e nel contesto di una Ue più c…

5 Mar, 2025
Frassoni: «Urgente capire come la Commissione pensa di realizzare questi obiettivi senza prendersi la responsabilità di un aumento del bilancio e riforme della governance»
La primavera avanza a grandi passi anche a Bruxelles ma pochi ci badano, per stare dietro a tutto gli annunci che si susseguono in questi giorni. Ultimo della serie è il piano “ReArmEu”, che incute qualche timore solo a sentirlo, annunciato ieri dalla presidente von der Leyen. E poi c’é naturalmente il pacchetto per una politica industriale “clean” presentato qualche giorno fa dai commissari competenti, finalizzato a realizzare il Green deal sostenendo le imprese, in particolare le energivore e quelle specializzate in “clean tech”, con incentivi ad hoc e abbassando le bollette. Perché ne par…

16 Dic, 2024
La credibilità del piano cui sta lavorando la Commissione europea dipenderà in larga misura dalla possibilità di finanziarlo, dentro un contesto politico sempre più complesso
Le parole d’ordine della nuova Commissione di Ursula von der Leyen sono “competitività” e sicurezza: concetti dietro ai quali c’è l’intenzione di rispondere alle pesanti critiche da parte della destra rispetto alle normative del Green deal, alle obiettive preoccupazioni di lavoratori e lavoratrici, cercando di rimediare all’assenza di una strategia industriale europea che possa sostenere le transizioni verde e digitale nonché, ahinoi, le nuove priorità in materia di difesa. La pubblicazione del Clean industrial deal (Cid) è prevista per il 26 febbraio 2025, poco prima dello scadere dei 100 gi…

18 Set, 2024
BRUXELLES. Ursula von der Leyen ha presentato ieri con fare sicuro e autorevole la sua squadra di commissari, mettendo subito in chiaro chi è il “boss”. Si è presentata come una leader molto ambiziosa e ha costruito una macchina abbastanza complessa, che non è immune dal rischio di creare una divisione di competenze complessa e non sempre trasparente tra i Commissari e tra i vicepresidenti e i loro colleghi. Nelle sue lettere di missione del 2019 aveva delineato una chiara gerarchia tra vicepresidenti e commissari, non è così questa volta; ha sottolineato che tutti i commissari sono uguali e…

19 Lug, 2024
Ursula von der Leyen è stata ri-eletta presidente della Commissione Ue con 401 voti, più dei 361 necessari e della maggioranza di 9 voti ottenuta nel 2019. È interessante notare che la somma dei membri di Ppe, Socialisti e Liberali è esattamente 401: ciò significa che l'ingresso formale dei Verdi nella cosiddetta “maggioranza Ursula” ha fatto la differenza. I criteri che lei ha citato per questa maggioranza è il fatto di essere pro-europei, pro-Ucraina, pro-Stato di diritto. Ora dovrà formare la sua squadra in accordo con i governi degli Stati membri e tornare di fronte al Parlamento europeo…

10 Giu, 2024
I Verdi hanno ottenuto un risultato deludente soprattutto in Germania e Francia, tuttavia oggi ci sono più Paesi con una rappresentanza verde rispetto al 2019
Gli elettori dell'Ue hanno confermato la maggioranza pro-europea. Ad oggi, la maggioranza dell’Europarlamento sarà ancora basata su Ppe, Socialisti e Renew come nella scorsa legislatura. Sarà però importante vedere come si ricomporranno i diversi gruppi, dato che ci sono circa 100 membri che oggi non sono affiliati e molti sono vicini a posizioni di estrema destra. Ma questa maggioranza non è stabile, poiché i gruppi sono divisi e dovrà fare alcune scelte, in particolare sulla direzione da prendere (Verdi, Ecr o parti di esso?) per aumentare la sua stabilità. I numeri dei gruppi politici non…

4 Giu, 2024
«Il Green deal nasce come un grandioso piano di preparazione al futuro. Chi vuole mollare adesso ci prepara a rimanere fossili, inquinati, marginali e poveri»
Se davvero si verificasse, come pare probabile, una affermazione delle forze di destra e destra estrema alle prossime elezioni europee dell’8 e 9 giugno prossimi, alcune tematiche, già non di facile governo in questa legislatura, dall’immigrazione, alle riforme democratiche e al funzionamento della Ue (in particolare per ciò che riguarda il diritto di veto), fino alle questioni di bilancio e del debito comune nonché di politica estera e di sicurezza e naturalmente al Green deal, promettono di diventare ancora più divisive e conflittuali, dato che le posizioni delle varie forze sovraniste dive…

5 Mar, 2024
La Pac vale quasi 400 mld di euro, ma per l’80% è assorbita dalla minoranza dei grandi produttori che hanno tutto l’interesse a mantenere in vita l’attuale modello fossile
L’ultima riunione del Consiglio agricoltura che si è tenuta a Bruxelles il 26 febbraio scorso è stata l’occasione di una nuova, massiccia e per niente tranquilla mobilitazione di agricoltori, che hanno invaso con i loro trattori le grandi “avenues” che portano alla Commissione e al Consiglio (il Parlamento europeo era invece chiuso, riunito in sessione plenaria a Strasburgo). Dopo la “colére”, con annessi incendi di decine di copertoni, fuochi in mezzo alla Rue Belliard, transenne abbattute, provocazioni nei confronti della polizia, un totale blocco del quartiere intorno alle istituzioni comu…