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Nicola Bellini

Nicola Bellini

Nicola Bellini è professore ordinario di Economia e gestione delle imprese, presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Insegna economia del turismo presso la Fondazione Campus – Università di Pisa e management del turismo culturale a IULM (Milano). Dal 2009 al 2011 è stato direttore dell’Istituto regionale per la programmazione economica della Toscana (IRPET). Nel corso del 2022 è stato esperto della Commissione Europea per la valutazione ex ante della priorità “Turismo sostenibile” nell’ambito del programma “Agenda Urbana dell’Unione Europea”.

Archivio notizie di Nicola Bellini

2 Gen, 2025
La sostenibilità diventa un obiettivo centrale per la politica del turismo, ma gli effetti della riforma saranno assai dilazionati nel tempo
"La Toscana ancora una volta dimostra il coraggio di innovare”. “Una rivoluzione”. “Una legge di stampo sovietico”. “Una legge che truffa la volontà dell'opinione pubblica”. È questo solo un breve, ma significativo florilegio dei commenti all’approvazione, da parte del Consiglio regionale della Toscana, del nuovo Testo unico del turismo. Si tratta di un provvedimento voluto con apprezzabile determinazione dall’assessore Marras e che sancisce in modo esemplare il riconoscimento degli obiettivi di sostenibilità come centrali in una moderna politica del turismo. L’approvazione è tuttavia avvenu…

3 Lug, 2024
Questa volta si fa sul serio. A Barcellona già nel 2017 era stata vietata l’apertura di nuovi alloggi turistici (hotel, pensioni e appartamenti) nel centro storico, mentre nei quartieri limitrofi al centro nuovi posti letto erano possibili solo in sostituzione di quelli dismessi. Ora però di mira sono i soli affitti brevi e si vuole letteralmente cancellarli. Il sindaco Jaume Collboni ha annunciato che non solo non verranno rilasciate nuove licenze, ma non verranno nemmeno rinnovate le licenze attuali per oltre 10mila appartamenti. Mentre anche in Italia qualcuno già evoca il “modello Barce…

12 Giu, 2024
Il gap tra le rappresentazioni ufficiali e la realtà dei flussi turistici è diventato molto di più di una questione accademica
La prudenza è certamente una virtù necessaria ogni volta che ci si confronta con le statistiche sul turismo. Questo vale anche per i dati ufficiali che vengono raccolti dall’Istat, a partire dalle informazioni acquisite dalla Polizia di Stato per motivi di pubblica sicurezza e poi trasmesse al Ministero del Turismo. Da questi dati origina un dettagliato rapporto recentemente pubblicato sull’andamento turistico in Italia nel 2023, realizzato in collaborazione col relativo dicastero. Per l’andamento turistico in Italia nel 2023 basti solo guardare al dato toscano, che registra 46 milioni di p…

8 Set, 2023
Sarebbe più utile investire risorse per far evolvere questo mercato e renderlo più trasparente, migliorando l’integrazione col contesto urbano
Navigare a vista: è questo il consiglio che si può rivolgere a quanti in Italia e nel mondo si stanno avventurando nel necessario, ma difficilissimo compito di regolare il mercato degli affitti brevi turistici. Si rifletta su quanto è successo a Firenze nei mesi scorsi. Il sindaco ha annunciato il primo giugno il blocco della registrazione di nuovi appartamenti e da allora gli iscritti sono passati da 9.500 a 13.700. In parte si tratta di un’emersione dal “nero”, ma per lo più si tratta di opportunità ulteriori di sviluppo dell’offerta, sinora “dormienti”, che la scelta del Comune ha risvegli…

9 Giu, 2023
Il “Far West” degli affitti a breve termine ha visto scendere in campo diversi aspiranti sceriffi. Ma l’esorcismo collettivo rischia di essere sia futile, sia di far perdere opportunità
È curioso il destino di Airbnb. Dieci anni fa tre giovani e geniali californiani erano additati come i profeti dell’economia della condivisione, del capitalismo dal volto umano e di un turismo diverso, che ti faceva “vivere come un locale”. Oggi Airbnb è invece la multinazionale che si sovrappone alle legittime istituzioni locali nell’indirizzare lo sviluppo urbano, il “gentrificatore digitale”, il demone tentatore della rendita parassitaria, che si appropria dei centri storici e delle zone più pregiate del nostro Paese e ne espelle i residenti a reddito medio-basso. Dieci anni fa guest e hos…

29 Mar, 2023
Non serve rilanciare la promozione ma innovare, ripensando l’heritage pucciniano tramite un progetto unitario e una vera “call for ideas” di turismo culturale e creativo
In Versilia e Lucchesia sono in molti a nutrire aspettative sui 9,5 milioni di euro – stanziati a suo tempo dal Governo Draghi – per celebrare nel 2024 il centenario della morte di Giacomo Puccini. Il pensiero va in particolare alle ricadute sul turismo. Ma sono aspettative realistiche? E se sì, a quali condizioni? In un territorio che non si distingue certo per la sostenibilità del modello di sviluppo turistico, il “turismo pucciniano” potrebbe veramente contribuire ad aprire nuove opportunità. Oggi ciò non accade. Puccini non è un autonomo attrattore di flussi di visitatori. L’unica eccezio…

18 Gen, 2022
Senza garantire un aggiornamento infrastrutturale che ne riduca la perifericità (fisica e digitale), il dicastero riparte da zero e s’improvvisa ministero dello Sviluppo territoriale
Investimenti da 420 milioni di euro per 21 progetti pilota “di particolare rilievo e significato”, uno per Regione, e 580 milioni per almeno 229 progetti di rigenerazione culturale e sociale (di cui 200 a favore di micro, piccole e medie imprese): questo, in sintesi, l’impegno dichiarato e tradotto in bando per il “piano Borghi” del ministro della Cultura, Franceschini. Ora si parte veramente, con scadenze ravvicinate per le scelte della Regioni e la presentazione e selezione dei bandi. Gli auguri di successo sono dovuti, ma i dubbi e i timori sono inevitabili. Il Governo, infatti, non arriva…

25 Giu, 2021
Se il modello Disneyland è inaccettabile, per reinventare il senso dei luoghi non possiamo delegare neanche ai cultori della memoria
Si scaldano i motori in vista dell’annunciato "Piano nazionale borghi" previsto dal Recovery plan del Governo con una dotazione finanziaria degna del Signor Bonaventura: 1 miliardo di euro. Le aspettative sono molte. Le associazioni si mobilitano e già a fine 2020 Italia Nostra ha annunciato un piano di rilancio dei centri storici, che presenta molti motivi di interesse. Nei giorni scorsi, la sottosegretaria all'Economia Alessandra Sartore ne ha sottolineato acutamente il contributo allo sviluppo del Paese, ma anche l’esigenza di accompagnamento, ad esempio in tema di formazione. Si mobilita…

4 Gen, 2021
È possibile parlare di economia verde e di transizione ecologica senza integrarvi un’idea forte di turismo sostenibile?
Anche l’Italia del turismo è in attesa del prossimo “Piano nazionale di ripresa e resilienza” (Pnrr) e degli ingenti finanziamenti che dovrebbero sostenere l’economia post-pandemica. I segnali sono però tutt’altro che incoraggianti, nonostante il turismo abbia pagato il prezzo più alto della crisi, con impatti devastanti sul tessuto delle imprese e conseguenze drammatiche sul piano sociale. La bozza “riservata”, che, secondo la prassi attuale, è stata ampiamente diffusa da inizio dicembre, lascia sbalorditi per l’approssimazione e la scandalosa fragilità dei contenuti. Il confronto con gli in…

1 Lug, 2020
Città d’arte congestionate, divertimentifici di massa, assalto ai patrimoni naturali: dobbiamo rassegnarci a che tutto torni come prima pur di riprenderci la rendita del "Bel Paese"?
Un lungo e bell’articolo del New York Times[1] di qualche settimana fa descriveva Venezia al suo risveglio dopo il lockdown: una città migliore, riconquistata dai propri abitanti (“l’ultima occasione di vedere Venezia solo per noi”), impaurita dall’ipotesi di un ritorno al passato, pronta a protestare contro nuove ipotesi di sviluppo turistico legato alle crociere. Nelle parole di un intervistato, un Gattopardo rovesciato: “niente cambia se non si cambia nulla”. E questo è il problema, di cui ancora una volta Venezia è paradigma. Cambiare il turismo? Lo scenario è dominato da una fretta scomp…

20 Mag, 2020
Occorre un riposizionamento strategico e coraggioso: nuovi prodotti per nuovi mercati ed un turismo diverso, fatto di natura e salute
In un dibattito sempre più teso e confuso sul futuro prossimo del turismo italiano, merita attenzione il tentativo degli operatori dell’isola d'Elba di avanzare una proposta che è esemplare sia nei suoi punti di forza che in quelli di debolezza. In breve, il modello elbano punta a valorizzare la reputazione di territorio colpito solo marginalmente dall’epidemia e propone un approccio caratterizzato da innovazioni commerciali (che riguardano essenzialmente la gestione delle prenotazioni) e soprattutto da innovazioni organizzative. Tra queste registriamo: fine delle prenotazioni “rigide”, ossia…

23 Apr, 2020
Per i turismi incompatibili con la gestione epidemica ci sarà una decrescita da gestire, mentre altri potranno sbocciare riscoprendo fruizioni del territorio antiche ma profondamente rinnovate dall’utilizzo delle tecnologie
L’industria turistica sta vivendo probabilmente la fase più drammatica della sua storia. La questione della riapertura delle spiagge può ben essere assunta a paradigma non solo della complessità dei problemi, ma anche delle configurazioni del turismo nella “nuova normalità” che ci attende. Negli ultimi giorni diverse Regioni hanno permesso agli operatori di compiere lavori di manutenzione, ma una grande confusione sembra prevalere sulle modalità con le quali si configurerà la nuova spiaggia. Verosimilmente archivieremo con un sorriso la bizzarra proposta delle cabine di plexiglas, ma restano…

20 Mar, 2020
L’industria turistica ha colpevolmente dimenticato un fatto fondamentale: la sua intrinseca vulnerabilità, che è necessario imparare a gestire. Occorre qualcosa di più dello strumentario dell’emergenza
L’impatto della crisi Coronavirus sul turismo è materia per una riflessione urgente, ma auspicabilmente non limitata alla gestione dell’emergenza. Dall’inizio del millennio la crescita eccezionale dell’industria turistica ha già avuto altre tre forti frenate: nel 2001 dopo l’attacco alle Torri gemelle; nel 2003 a causa della Sars e della guerra in Iraq; nel 2009 per la crisi finanziaria. È presumibile che la crisi del 2020 finisca per avere proporzioni maggiori per il suo carattere effettivamente globale. Su scala mondiale il World Travel & Tourism Council oggi stima una perdita di 50 mil…

4 Ott, 2019
Il turismo oggi può essere un grande cantiere politico per lo sviluppo sostenibile, e val bene un ministro che se ne occupi a tempo pieno
Ancora una volta le politiche del turismo hanno cambiato “casa”. Nella distribuzione delle competenze del governo “Conte 2” il ministero dei Beni culturali, tornato alla responsabilità di Dario Franceschini, si è riappropriato del “Turismo”. Nella stagione del gialloverde “Conte 1” questa competenza era stata invece accorpata al ministero delle Politiche agricole, guidato dal leghista Gian Marco Centinaio, rompendo una prassi che durava dal 2013. Eppure c’era una volta un ministero “del Turismo e dello spettacolo”. La sua storia, iniziata nel 1959, si era conclusa dopo 35 anni con il referend…

31 Lug, 2019
Dalla rivoluzione delle compagnie low cost ai vincoli tecnologici, fino alle politiche fiscali in campo ai comportamenti dei singoli turisti: cosa significa oggi volare responsabilmente?
Nei giorni scorsi Klm, la compagnia aerea “di bandiera” olandese, da tempo parte del gruppo Air France, ha avviato una campagna di comunicazione intitolata “Fly Responsibly” (Vola responsabilmente, ndr),  che a prima vista potrebbe sembrare un ovvio ossequio, “politically correct” e non scevro di opportunismo, al crescente peso che la sensibilità ecologista sta assumendo nella società e nella politica europea. C’è però, a nostro avviso, qualcosa di più e soprattutto qualcosa di nuovo. Quando il video della campagna si interroga e ci interroga se era proprio necessario prendere l'aereo per par…

21 Giu, 2019
Anche dietro al sovranismo eno-gastronomico fa capolino non lo Stato dell’interesse collettivo, ma lo statalismo ipocrita di tutela degli interessi particolari
Tra le molte declinazioni del sovranismo contemporaneo, eccoci ora al sovranismo eno-gastronomico, che trova realizzazione nella nuova legge della Regione Lombardia sugli agriturismi. In sintesi, l’obiettivo è che negli agriturismi si arrivi a servire l’80% di prodotti lombardi e il 100% di vini lombardi e pesce lombardo. Nelle intenzioni dell’assessore regionale Fabio Rolfi «gli agriturismi lombardi saranno le vetrine di eccellenza del nostro territorio e del nostro agroalimentare». Colpisce il consenso che sembra circondare la nuova normativa lombarda in ossequio apparente allo spirito dei…

19 Gen, 2018
Il cambiamento in corso è tanto profondo e radicale da mettere in discussione le stesse gerarchie che regolano il capitalismo contemporaneo. Occorre il coraggio di essere ambiziosi
Il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda e il segretario generale della Fim-Cisl, Marco Bentivogli, hanno firmato un articolo apparso su Il Sole 24 Ore nel quale lanciano l’idea di un "Piano industriale per l’Italia delle competenze". Tre le parole d’ordine: Competenze, Impresa, Lavoro. Si è subito sostenuto che sia in atto un’abile manovra politica per compattare qualche pezzo di politica romana in evidente affanno, ma questa valutazione appare ingenerosa. È invece un intervento importante, ben articolato e che merita attenzione, se non altro perché prova a introdurre in un dibatti…

15 Lug, 2017
Ieri, 14 luglio, è mancato Giovanni Pieraccini. Forse a molti lettori di “Greenreport” il nome evoca solo ricordi confusi. Per tanti anni era stato anche per me solo un nome, protagonista di una politica passata, da ricordare come illustre ex-allievo della mia Scuola Superiore Sant’Anna in un’epoca lontana in cui la nuova élite immaginata dal fascismo si nutriva, in quella singolare “universitas personarum”, di idee di libertà e democrazia. Io l’ho conosciuto solo in tempi recenti, quelli di una lunga e operosa vecchiaia in cui dalla sua casa viareggina, limitato dall’avanzare degli anni nei…

16 Feb, 2017
La presidenza Trump, la bassa competitività delle imprese e i movimenti anti-turisti mettono a nudo le difficoltà del sistema
Il 2017 è stato dichiarato dalle Nazioni Unite e dall’Organizzazione Mondiale del Turismo come anno del turismo sostenibile. In molti paesi e regioni del mondo – in prima linea quelle dove la vocazione turistica è più importante, come nel caso della Toscana in Italia –, è il momento degli annunci e delle buone intenzioni. In realtà da ormai molti anni il "turismo sostenibile" è mantra irrinunciabile di ogni politica turistica, sino ai limiti dell’ovvietà: avete forse mai visto qualcuno che si dichiari a favore di un turismo non sostenibile? Quando dalla proclamazione si passa all’attuazione…

20 Mag, 2016
«Il fenomeno si è sviluppato in una zona d’ombra dell’economia, caratterizzata de facto da evasione fiscale e deregolamentazione»
I media hanno dato giustamente risalto al rapporto sulle attività in Italia presentato da Airbnb, la multinazionale che gestisce la nota piattaforma che consente l’affitto di stanze ed appartamenti privati per vacanze. Il titolo è ambizioso (“Fattore Sharing: l’impatto economico di Airbnb in Italia”) e in effetti le cifre sono impressionanti, a dimostrare che anche nel nostro Paese qualcosa di nuovo e di molto rilevante è accaduto nel settore turistico. Stiamo infatti parlando di 3,6 milioni di arrivi nell’ultimo anno. Il successo, oltre che nella qualità del servizio fornito dalla società fo…

13 Apr, 2016
Parlare di atenei in modo omogeneo è una finzione scenica, che non ha senso e che distorce gravemente la realtà
Un altro riconoscimento alla qualità del nostro sistema universitario e della ricerca è venuto nei giorni scorsi dalla classifica curata da Times Higher Education, che si focalizza  sulle università “giovani”, ossia quelle con meno di cinquant’anni di storia. È una classifica interessante perché coglie alcuni dinamismi importanti, come la perdurante forte vitalità dell’Europa e l’emergere delle università di quei paesi asiatici che hanno più intensamente investito nella ricerca e nell’alta formazione: Corea del Sud, Singapore, Hong Kong. In questo quadro la performance italiana appare assai p…

30 Giu, 2015
Di turismo come motore di crescita si parla oggi un po’ ovunque nel mondo, e anche in quella grande città-laboratorio che è L'Aquila del dopo terremoto. L’opzione “turismo” – non v’è dubbio – può e deve avere un ruolo centrale nella strategia di rinascita economica del capoluogo abruzzese. Ma quale turismo? Non si può prescindere, ovviamente, dalla visione fatta propria dallo stesso sindaco Cialente[1]: “Partiamo dal Gran Sasso”. Essa mira a costruire un legame diretto tra l’ospitalità urbana e la fruizione di un’ammodernata stazione di sport alpino: è un progetto necessario ed importante. So…

11 Giu, 2015
La culla del Rinascimento ha qualcosa da dire ai visitatori di oggi, oppure ci rinuncia per contemplare il proprio passato?
Nel mai sopito dibattito sul turismo a Firenze si inserisce, suo malgrado, l’irriverente cantante americana Katy Perry con la sua serie di selfie, variamente definiti irriguardosi, scandalosi, disdicevoli. Si innesca ora la corsa al divieto del selfie (che ovviamente lo renderà ancor più piacevolmente trasgressivo). Peccato non si possa chiedere l’opinione dei “danneggiati” Michelangelo e Botticelli, i cui capolavori sono stati per tanto tempo umiliati dalle più volgari oggettistiche da bancarella (made in Italy), e almeno ora ricevono l’omaggio dell’ironia di un’artista bella e brava… E’ evi…

15 Mag, 2015
La città, capitale spesso "immorale" di un Paese in affanno, ha oggi una sua storia da raccontare?
L’Expo milanese rappresenta un’occasione unica per ripensare il turismo urbano a Milano (e altrove). Vedremo alla fine se le previsioni sul numero di visitatori verranno rispettate, superate oppure deluse. Ma la posta in gioco non è solo lì. Il turismo urbano è all’ordine del giorno sia di chi governa le città sia di chi le studia. L’attrattività dei grandi centri urbani in Europa, da Barcellona a Berlino, appare sempre meno legata al pellegrinaggio verso i luoghi della storia e dell’arte, ma al desidero di gruppi sociali ampi – e specialmente di quelli più giovani e istruiti – di partecipare…

19 Dic, 2014
Troppo spesso rinunciamo a raccontare il nesso tra le glorie del passato e quelle della nostra modernità
Aspetti noti e meno noti della sfida che all’industria turistica mondiale oggi vengono dalla crescita esponenziale dei flussi di visitatori dalla Cina. Si tratta di temi da vedere in prospettiva, ma non senza una consapevolezza di urgenze che incombono. Per EXPO 2015 si parla infatti di un milione di biglietti venduti in Cina ai principali operatori turistici e sponsor, ma un tour operator cinese, presente al convegno recentemente organizzato dall’Istituto Confucio di Pisa presso l’Università per stranieri di Siena, cui ho partecipato in prima persona, ha mostrato - con preoccupato imbarazzo…

1 Set, 2014
Il documento manca di molti elementi. In primis, una vera politica industriale
Il “Piano Straordinario per il rilancio internazionale dell'Italia”, approvato dal governo nell’ambito del pacchetto Sblocca Italia, non è di facile valutazione. Quello che c’è scritto (o almeno quanto se ne può ricavare dalle slides apparse sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico) è talmente pieno di buon senso e di buone ragioni che nessuno si sognerebbe di contestarne la validità e l’utilità. Dare subito benzina al motore delle PMI esportatrici, l’unico che ci ha tenuto in qualche modo a galla, è – senz’ombra di dubbio – ciò che va fatto. Le perplessità e le preoccupazioni stanno n…

17 Feb, 2014
La campagna è solo la continuazione di un approccio alla promozione inaugurato anni or sono
La nuova campagna di Toscana Promozione, battezzata "Divina Toscana", è stata oggetto di una vivace polemica nei giorni scorsi. Com’è noto, un coro di dissenso si è sollevato contro la rappresentazione visiva del paesaggio toscano, a causa dell’introduzione di elementi estranei che hanno reso non più identificabili i luoghi: di qui lo scandalo di una “Toscana taroccata”. Si può ovviamente discutere all'infinito sulla qualità del lavoro proposto. È evidente che il rischio è quello di un’eccessiva omologazione dei paesaggi, a scapito di ogni autenticità, tanto più che, per la sua stessa notorie…

14 Gen, 2014
Se si trattasse di una qualsiasi grande multinazionale e non della Fiat e di un qualsiasi grande paese industriale e non dell'Italia, potremmo limitarci a commentare l'intervista di Sergio Marchionne rilasciata a Ezio Mauro di La Repubblica il 9 gennaio scorso, sottolineando i molti spunti di interesse che essa contiene. Ne citiamo almeno tre. Il primo riguarda il dinamismo e soprattutto la confermata centralità dell'economia americana, che non è solo un risultato della storia ma anche di un atteggiamento e di una disponibilità culturale al cambiamento che non ritroviamo in Europa. Il secondo…

11 Ott, 2013
Sul caso Alitalia partiamo da una domanda: abbiamo veramente bisogno di una compagnia aerea di bandiera? La risposta, ormai di un’ovvietà disarmante, è: no. Non ci sono motivi di sicurezza nazionale. La dimensione occupazionale è inferiore a quella di altre gravi crisi industriali, tanto più se le attività potranno essere riassorbite da un acquirente. E il turismo, giustificazione principe della sventurata ed opacissima operazione di Berlusconi e degli imprenditori “patrioti”? Se c’è qualche compagnia aerea che ha contribuito in questi anni a portare turisti in Italia non è certo stata Alital…

16 Set, 2013
Un articolo di Repubblica.it[1] sollecita l’attenzione su un fenomeno, il cosiddetto reshoring, cui ancora si parla molto poco nel nostro paese. Si tratta del ritorno di aziende che avevano localizzato verso paesi a basso costo del lavoro e che ritornano a produrre nei paesi avanzati. Su questo fenomeno c’è un vivissimo dibattito soprattutto negli Stati Uniti, come testimoniano le notizie riportate sul  sito della “Reshoring Initiative” (http://www.reshorenow.org). Del tema si parla molto anche in Europa, dove si studiano e realizzano misure per favorirlo. Anche Greenreport ne aveva discusso…

3 Set, 2013
Il documento congiunto pone al governo richieste precise, ma ancora non convince del tutto
Confindustria e sindacati hanno siglato un importante accordo che i media hanno già entusiasticamente consegnato alla storia come “patto di Genova”. La lettura del breve documento (vedi in fondo pagina, ndr) suggerisce diverse considerazioni, alcune positive e altre un po’ meno. Le buone notizie stanno ovviamente innanzitutto nel fatto che i “produttori” si siano ritrovati su alcuni punti comuni e quindi abbiano potuto esprimere una posizione più forte nei confronti di un governo che ha sinora mostrato non poche timidezze nell’affrontare i problemi chiave della ripresa. Il dato politico si un…

26 Ago, 2013
Sergio Rizzo ha recentemente scritto sul Corriere della Sera una pesante requisitoria sulle spese delle regioni in materia di promozione del turismo.  Riprendendo i dati di un recente studio di Confartigianato, Rizzo sostiene che esisterebbe una paradossale relazione inversa, almeno in molti casi, tra la quantità di risorse finanziarie impiegate nelle attività di promozione turistica da parte delle Regioni italiane ed il loro risultato in termini di attrattività.  Pur essendo tra gli ammiratori della meritoria ostinazione con cui alcuni grandi firme del giornalismo italiano denunciano in modo…

9 Ago, 2013
Quando il dibattito razionale sul che fare latita, la fantasia rompe gli argini
La locale Unione Albergatori ha recentemente lanciato l’idea di cambiare nome alla frazione di Rosignano Solvay, sostituendolo con quello di Marina di Rosignano. Secondo gli albergatori questo permetterebbe di ridefinire il profilo della località toscana, prescindendo o almeno allentando il “connubio” tra industria e territorio e aprendo anche simbolicamente la strada ad un nuovo modello di sviluppo. Molte sono state le voci contrarie, soprattutto da parte di chi ricorda come, nel legare il nome del territorio al nome dell’impresa che lo caratterizza da cent’anni, si dichiari un irrinunciabil…

7 Ago, 2013
Lagnarsi del rapporto pubblico-privato non basta, servono investimenti per migliorare le “economie esterne” (e l’ambiente)
Si è presto spenta l’eco delle dichiarazioni dell’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, che ha “denunciato” l’impossibilità di “fare impresa in Italia”. A questa denuncia si sono accodati in parecchi, a cominciare dal presidente di Confindustria, Squinzi, mentre politici e sindacalisti hanno (non senza ragione) manifestato il timore che, dietro alle parole del manager, ci fosse il segnale inequivocabile di un ulteriore distacco di Fiat dall’Italia. È in fondo questo il problema con il quale ormai ci confrontiamo da anni, da quando la Fiat ha enfatizzato la sua dimensione di impr…