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Paolo Pigliacelli

Paolo Pigliacelli

Si è occupato di gestione di aree naturali protette con ruoli esecutivi in diversi parchi. È stato responsabile del dipartimento progetti della Federparchi ricoprendo posizioni nella IUCN e per Europarc. Ha realizzato numerosi progetti nazionali e internazionali su biodiversità, turismo, agricoltura, mobilità e efficacia di gestione. Attualmente collabora con enti e istituzioni per iniziative sulle politiche territoriali e per misure sull’imprenditorialità locale. È esperto specialista per la Struttura Commissariale Sisma 2016 e collaboratore di Invitalia per il PNRR.

Archivio notizie di Paolo Pigliacelli

3 Mar, 2025
Una candidatura che richiama la cultura e le capacità di chi vive in montagna come parte fondamentale della costituzione della civiltà europea
Mentre il dibattito sul futuro dell’Europa sembra sempre più incentrato su questioni militari, a Norcia, patria di San Benedetto patrono d’Europa, è stata lanciata la candidatura a capitale europea della cultura 2033 di “Norcia e la Civitas appenninica: terra di cambiamento, crocevia di tradizioni e innovazione”, dove per Civitas appenninica si intende un territorio che comprende 138 comuni tra Umbria, Abruzzo, Marche e Lazio. Un progetto ambizioso che pone la cultura al centro della rinascita di un’area duramente colpita dal sisma del 2016. Il progetto si fonda su due assi portanti: la ricos…

18 Feb, 2025
Servono servizi di base come la scuola e l’acqua, mentre crea più problemi il turismo non gestito che i lupi
L’intervista a due giovani allevatrici abruzzesi da parte di Alessio Ludovici sulla testata laquilablog.it ci dice molto sui reali problemi e sulle soluzioni per il futuro della montagna e delle aree interne. La prima notizia sono proprio loro, ovvero due giovani donne che hanno deciso di continuare il lavoro delle loro famiglie in un contesto profondamente mutato da quello nel quale operavano i loro avi. La seconda notizia è la consapevolezza dei problemi che ostacolano il loro lavoro, più chiara di molti studi e analisi sul tema. Accanto a difficoltà causate da fattori globali come la conc…

14 Feb, 2025
Lo spopolamento non è solo una perdita culturale e di biodiversità, è anche una minaccia per gli insediamenti e le persone che abitano a valle e sulle coste del Paese
Il rapporto Climate Risk Index 2025, pubblicato dall’organizzazione ambientalista Germanwatch sta suscitando scalpore per i drammatici numeri attribuiti all’Italia a causa degli effetti dei cambiamenti climatici: dal 1993 al 2022 si contano 38 mila morti e danni per 60 miliardi di dollari. Si sapeva che il Mediterraneo è il mare che si sta scaldando più rapidamente di tutti al mondo, infatti ai vertici dei danni e dei lutti, insieme all’Italia, troviamo Grecia e Spagna, ma c’è una specifica causa di questi disastri nel nostro Paese che nel rapporto dell’associazione ambientalista tedesca è s…

11 Feb, 2025
L’Onu anticipa il picco della transizione demografica agli anni 2080, ma oggi al nostro Paese servono strategie di “neopopolamento” a partire dalle montagne
L’ultima edizione del rapporto dell’Onu che monitora la demografia mondiale, il “World Population Prospects” ci annuncia alcune novità interessanti. La prima è che l’esplosione demografica del pianeta, che ha raggiunto gli 8,2 miliardi di persone, sembra destinata a rallentare perché si cresce sempre un po' meno di quanto atteso a causa del crollo del tasso di fertilità. Il record della popolazione mondiale sarà raggiunto a metà degli anni 2080, quando sulla Terra abiteranno 10,3 miliardi di persone, ma da allora in poi inizierà una graduale discesa. Per mantenere una popolazione costante&nb…