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Sabrina Lo Brutto

Sabrina Lo Brutto

Sabrina Lo Brutto, Professoressa di Zoologia del Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare (DiSTeM) dell’Università di Palermo. Insegna nei Corsi di Laurea in Scienze Biologiche e Scienze del Turismo. Svolge attività di ricerca indirizzata allo studio della biodiversità marina mediterranea e alla museologia scientifica. É stata Direttrice del Museo di Zoologia “P. Doderlein” dell’Ateneo palermitano, è membro del National Biodiversity Future Center (NBFC), coordina progetti e iniziative di divulgazione scientifica. È stata membro del Consiglio Direttivo dell’Unione Zoologica Italiana; ad oggi ne è membro della Commissione Fauna e Ambiente.

Archivio notizie di Sabrina Lo Brutto

27 Mag, 2024
Chiantore: «L’obiettivo della Nature restoration law non è tornare al passato per ricreare la “natura perduta”, ma ripristinare un futuro vivibile»
A Palermo durante il primo Forum nazionale della biodiversità, che ha riunito gli studiosi del National biodiversity future center (Nbfc), ripristino e recupero della natura sono stati temi centrali. Incontriamo la prof.ssa Mariachiara Chiantore, docente di Ecologia dell’Università di Genova e co-coordinatrice dello Spoke 2 del National biodiversity future center, per parlare di una misura a dir poco innovativa che l’Unione europea sta discutendo, la legge sul ripristino della natura (Nature restoration law).

3 Mar, 2023
Un nuovo studio mostra il ruolo guida nel controllo dell’anidride carbonica in acqua e nell’atmosfera di minuscole alghe, che vivono nello strato più superficiale degli oceani
Più o meno tutti conoscono i meccanismi che stanno alla base del riscaldamento globale, fenomeno del quale le emissioni antropiche di anidride carbonica sono il maggiore responsabile. Questa molecola aumenta nell’atmosfera in maniera proporzionale alla presenza di un elemento che la compone, il carbonio, indispensabile alla vita del pianeta. Il carbonio infatti è il mattone principale con cui vengono costruite tutte le molecole biologiche. Anche noi umani siamo serbatoi di carbonio. E come noi lo sono tutti gli altri esseri viventi, da quelli più piccoli a quelli più grandi, terrestri o marin…

5 Gen, 2023
Intervista agli organizzatori del successo, i professori di Chimica organica Antonella Maggio e Antonio Palumbo Piccionello
La mattina del 1 ottobre 2022 è accaduto qualcosa di a dir poco “magico” negli ampi spazi esterni del campus dell’Università degli Studi di Palermo, dove si sono radunate centinaia di persone per partecipare ad una iniziativa organizzata dai professori di Chimica organica Antonella Maggio e Antonio Palumbo Piccionello, che è valsa all’Università degli Studi di Palermo l’ingresso nel Guinness dei primati: Most people making elephant's toothpaste fountains è il riconoscimento ufficiale. Professori, com’è nata quest’iniziativa? AM: «Abbiamo una grande fortuna, quella di fare un mestiere che ci p…

2 Dic, 2022
Le minacce che colpiscono questo gruppo animale stimolano, anche emotivamente, l’interesse da parte della società civile verso i problemi ambientali legati alla perdita di biodiversità o al cambiamento climatico
Nel 2018 a Marinella di Selinunte, in Provincia di Trapani, sulla costa meridionale della Sicilia, venne trovatala la carcassa spiaggiata di una stenella striata (Stenella coeruleoalba) in buono stato di conservazione, probabilmente perché deceduta da poco. Lo spiaggiamento di cetacei lungo la fascia costiera di quella zona è un evento frequente, per molteplici cause di origine antropica, dalle interazioni con le attività di pesca a quelle con il traffico nautico. Uno studio condotto recentemente ha stimato che nell’arco degli ultimi trent’anni, soltanto lungo quel tratto di costa siciliana d…

15 Lug, 2022
Scopriamo come gli invertebrati, attratti con l’inganno, ci fanno comprendere i meccanismi che si instaurano nel detrito depositato sul fondale marino
Valentina Costa, ricercatrice della Stazione Zoologica “Anton Dohrn”, ha ideato un esperimento per comprendere il ruolo ecologico del materiale vegetale che si deposita sul fondale marino, utilizzando sacchetti di plastica. I sacchetti, con una trama a rete in modo da permettere l’ingresso della micro-fauna, contenevano, alternativamente, detrito vegetale o un “falso-detrito” costituto da foglie di plastica che riproducevano la forma reale. Il detrito vegetale utilizzato era quello di vere e proprie piante (non alghe), chiamate fanerogame e appartenenti alla divisione Angiosperme. Si tratta d…

3 Giu, 2022
Questi piccoli invertebrati possono rappresentare un valido strumento di monitoraggio dell’inquinamento da microplastiche
Il caldo della bella stagione porta molte persone a trascorre diverse ore al mare, sulla spiaggia, fino al tramonto. Chi non ama i lidi affollati ma preferisce le coste sabbiose meno antropizzate avrà sicuramente notato lungo la battigia, all’imbrunire, dove si deposita del detrito vegetale, minuscoli animali saltare, talvolta anche in modo frenetico. Piccoli salti continui, e un rintanarsi tra i granelli di sabbia, lasciando visibile l’apertura di ingresso dei canalicoli in cui si nascondono. Normalmente si grida alle pulci, pulci di mare. Eppure pulci non sono, bensì crostacei chiamati Anfi…

22 Apr, 2022
Entrare a contatto con la tossina rilasciata da questa colonia di polipi (spesso confusa per una medusa) può uccidere un essere umano
Il fascino delle forme animali marine, esteticamente attraenti, spesso nasconde pericoli per altre specie o addirittura per l’uomo. Tra queste, la Caravella portoghese (Physalia physalis), un animale pleustonico, ovvero che vive galleggiando sulla superficie dell’acqua trasportato dal vento, grazie ad una parte del corpo che funge da vela colma di aria e monossido di carbonio, chiamata pneumatoforo. Questo animale è un organismo coloniale, un insieme di piccoli individui associati tra loro, ognuno dei quali svolge una funzione diversa, da alimentare a riproduttiva, e che si trovano nella part…