[17/11/2008] Aria

Le nubi brune oscurano il futuro dell´Asia

LIVORNO. Il programma per l´ambiente dell´Onu (Unep) ha reso noto un Regional assessment report sugli effetti delle Atmospheric brown clouds (Abc – nubi brune atmosferiche) in Asia. Il Project Atmospheric brown cloud è stato avviato nel 2002 dall´Unep a seguito della presentazione del rapporto brown clouds and haze by the Indian Ocean Experiment (Indoex), ed è attualmente sostenuto dai governi italiano, svedese e statunitense.

L´Asia è la vittima maggiore delle nubi brune che oscurano il cielo di metropoli come Pechino e New Delhi con uno strato spesso oltre tre chilometri di nubi cariche di inquinanti e particolato frutto di attività umane di vario tipo. Una lunga striscia scura che si estende dalla Penisola arabica alla Cine ed all´Oceano Pacifico.
Secondo gli scienziati che hanno redatto il rapporto le Abc «sono il risultato della combustione di energie fossili e della biomassa che aggravano in alcuni casi ed in certe regioni gli effetti del cambiamento climatico dovuto alle emissioni di gas serra». Queste nubi sono cariche di particelle di carbone e di sporco che assorbono la luce del sole e riscaldano l´atmosfera e gas come l´ozono che rafforzano l´effetto serra della CO2. Le nubi brune hanno così un impatto pesante sulla qualità dell´aria e sull´agricoltura in Asia ed aumentano i rischi sanitari ed alimentari per 3 miliardi di esseri umani.

Comunque, il fenomeno delle Abc non si limita solo all´Asia, brown clouds sono presenti anche in Nord America, Europa (Pianura Padana compresa), Africa del sud ed Amazzonia e le fonti di inquinamento sono le stesse energie fossili e combustione inefficace delle biomasse, compresi gli incendi per deforestare. Secondo Veerabhadran Ramanathan, che ha diretto il gruppo dei ricercatori, il rapporto sulle nubi brune «deve innescare una reazione internazionale per affrontare la minaccia che rappresentano questi gas serra e queste nubi brune».

Gli scienziati stanno ancora valutando l´impatto delle Abc, che probabilmente potrebbe avere effetti devastanti a lungo termine preoccupanti, ma che già oggi sono più che preoccupanti sia nell´Asia della crescita rapidissima sia in quella rimasta nel medioevo dell´arretratezza.

«Uno dei problemi più seri evidenziati nel rapporto – spiega Ramanathan – è la documentata ritirata dei ghiacciai Hind Kush-Himalayani-Tibetani, che riforniscono le sorgenti dei maggiori fiumi dell´Asia, che quindi può avere gravi implicazioni per la sicurezza idrica ed alimentare in Asia. La nuova ricerca, identificando alcuni fattori di causa, offre la speranza di poter rallentare questo preoccupante fenomeno, ma avverte che l´incertezza resta significativa nella comprensione della complessità degli effetti regionali delle Abc ed ancora maggiori sorprese ci attendono».

Il rapporto evidenzia 5 Abc hotspot regionali: l´est asiatico, cioè la Cina orientale; East Asia, le pianure del Gange e dell´Indo in Pakistan, India, Bangladesh e Myanmar; Sud-est asiatico, Cambogia, Indonesia, Thailandia e Vietnam; Africa meridionale, l´area che si estende dall´Africa sub-sahariana fino ad Angola, Zambia e Zimbabwe; il bacino amazzonico in Sudamerica.

Ci sono anche hotspots in Nord America ed in Europa ma le precipitazioni invernali tendono a ridurne gli impatti. Il rapporto individua come Abc hotspots 13 megalopoli Bangkok, Cairo, Dhaka, Karachi, Kolkata, Lagos, Mumbai, New Delhi, Pechino, Seoul, Shanghai, Shenzhen e Tehran che da sole producono il 10% del particolato atmosferico emesso nel pianeta..

Il cielo si è oscurato in media del 10 -25% in città come Karachi, Pechino, Shanghai e New Delhi; Gangzhou è tra le città che hanno registrato un calo di "luminosità" solare di oltre il 20% dal 1970. In tutto il sub-continente indiano l´oscuramento è stato del 2% per decennio tra il 1960 ed il 2000 ma con un´accelerazione doppia tra il 1980 ed il 2004; in Cina la tendenza all´oscuramento è aumentata del 3,4% ogni 10 anni tra il 1950 e il 1990, ma dopo il 1970 l´incremento è stato maggiore.

La cosa peggiore è che le nubi cariche di inquinanti sembrano impedire la formazione della pioggia. E quindi durano molto di più delle nubi "normali". Le Abc fanno da scudo riflettendo la luce solare e riscaldando l´atmosfera, mentre raffreddano artificialmente la superficie terrestre, soprattutto nelle stagioni asciutte. In più trascinano le sostanze inquinanti verso l´alto fino ad oltre 5 km di altezza, dove i venti della troposfera superiore li spargono in tutto il pianeta. Fenomeni che, insieme alle emissioni di gas serra, possono costituire tra il 20 e l´80% dell´aumento della temperatura terrestre (il rapporto calcola un contributo delle Abc di +0,75 gradi) e che potrebbero spingerla più rapidamente di quanto si crede oltre la soglia fatidica dei +2 gradi. Quindi la lotta contro le brown clouds potrebbe dare grandi risultati sia per combattere per ridurre i gas serra che per combatte il global warming.

Il rapporto sottolinea che con l´apparire del fenomeno delle Abc in India dal 1950 in poi si è registrato un forte aumento della temperatura tra gennaio e maggio, durante la stagione secca, così come in generale nelle ore notturne; negli ultimi 50 anni in Cina le temperature medie sono aumentate di oltre un grado ma con innalzamento molto più forti in Tibet e nel nord del Paese; mentre la Cina centrale si raffredda a ritmi tra i meno -0,1 ed i meno -0,3 gradi a decennio, fenomeni che sembrano dovuti alla rapida urbanizzazione che produce gas serra ed Abc.

Nel sud-est asiatico le precipitazioni monsoniche sono diminuite tra il 5 ed il 7% daI 1950, mentre in India il periodo del monsone estivo si riduce e cala il numero di giorni di pioggia, mentre sia in India che in Cina aumentano, fino a raddoppiare, i fenomeni meteorologici estremi.

L´impatto sui ghiacciai dell´area Hind Kush-Himalaya-Tibet è fortissimo e si riflette sulla vita di 400 milioni di persone che vivono nelle terre irrigue del bacino del Gange, per non parlare dei milioni che vivono nei bacini di Yangtze, Mekong e Brahmaputra. Secondo l´Accademia cinese delle scienze, i ghiacciai della Cina si sono ridotti del 5% dal 1950, mentre alcuni ghiacciai indiani retrocedono tra i 10 e i 25 metri all´anno, con un´accelerazione ulteriore negli ultimi 30 anni, anche nel Gangotri che da solo fornisce il 70% dell´acqua del Gange. Oscuramento del sole e mancanza d´acqua potrebbero essere una miscela micidiale per la vita e la salute delle persone, l´economia e l´ambiente dell´Asia. Il rapporto stima che gli effetti collaterali delle nubi Abc potrebbero causare 340 mila morti all´anno in India e Cina per malattie da inquinamento e a perdite economiche valutabili tra il 2,3 ed il 3,6% del Pil della Cina e al 2,2 % di quello dell´India.

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