[17/07/2007] Energia

Sicurezza nucleare: l’Ue fa un gruppo

BRUXELLES. Forse sarà una coincidenza, ma nel giorno nel quale l’incidente alla centrale giapponese si rivela con una gravità maggiore di quanto inizialmente detto dalle autorità, la Commissione europea decide di mettere in piedi un gruppo di alto livello sulla sicurezza nucleare e la gestione dei rifiuti. Il gruppo dovrà elaborare un’analisi ed un approccio comuni nel campo della sicurezza degli impianti nucleari, sia per i Paesi che ancora sfruttano le centrali atomiche che in quelli che hanno deciso di chiuderle.

«Il gruppo ha come obiettivo quello di recensire rapidamente le problematiche della sicurezza pertinenti – ha detto il commissario all’energia Ue Piebalgs - di vigilare affinché le autorità degli Stati membri prendano misure coerente e formulare raccomandazioni riguardanti una eventuale azione da prendere a livello Ue. Sono persuaso che questo rafforzerà la sicurezza delle installazioni nucleari in Europa».

Un grado elevato di sicurezza nucleare e la gestione in sicurezza del combustibile irradiato e delle scorie radioattive figurano tra le principali preoccupazioni della Comunità europea dell’energia atomica, e l’idea avanzata è quella di mettere insieme i rappresentati delle autorità di regolamentazione nel campo nucleare, in particolare quelli incaricati della sicurezza, per trovare un accordo che indichi le priorità comuni.

La trasparenza, che in questo campo non é certamente una delle materie prime più utilizzate, dovrebbe essere un aspetto fondamentale del lavoro del gruppo che comunicherà regolarmente i suoi approcci alla questione e le sue raccomandazioni al Parlamento europeo ed al Consiglio, ma anche attraverso un sito web dedicato.
Il presidente del gruppo esporrà le ragioni delle priorità indicate ed i mezzi necessari per ottenere gli obiettivi proposti. La costituzione del gruppo era già stata prevista a marzo all’interno del programma indicativo nucleare dell’Ue, ma si riunirà per la prima volta dopo le vacanze estive. Forse i fatti giapponesi hanno consigliato alla Commissione Europea di ricordarlo, anche per tranquillizzare l’opinione pubblica.

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