La Classificazione Ecoregionale strumento di lettura della Macchia Mediterranea

[13 Aprile 2015]

L’Ordine degli Ingegneri di Messina, in collaborazione con il Comune di S. Stefano di Camastra e di Slow Food Valdemone , organizza  Venerdì 24 aprile  2015, dalle ore 15:00 alle 19:00, il seminario gratuito “La Classificazione Ecoregionale strumento di lettura della Macchia Mediterranea”  presso il Comune di S. Stefano di Camastra .

L’approccio ecosistemico alla pianificazione ambientale e territoriale rappresenta una modalità rinnovata di indagine territoriale, d’ interpretazione fenomenologia e di allestimento di scenari di pianificazione che raccoglie l’eredità di impostazioni maturate nell’ambito dell’ecologia del paesaggio, dell’ecologia vegetale, della sinfitosociologia, della biologia della conservazione e della pianificazione territoriale che negli ultimi venti anni hanno assorbito le energie di molti ricercatori in diverse sedi di studio. Il risultato più evidente di questo straordinario sforzo d’integrazione culturale, scientifica e professionale è quello di porre al centro della pianificazione la biodiversità e il paesaggio come risultato dell’evoluzione ed integrazione del “progetto della natura” con i cambiamenti imposti dalle attività umane sul territorio in termini strutturali e funzionali.In questo contesto vengono individuati ambiti omogenei dal punto di vista ecologico, le Ecoregioni, che costituiscono il riferimento per la pianificazione paesaggistica e territoriale a diverse scale.

Con le Ecoregioni si propone una metodologia in grado di delimitare, anche in termini cartografici, ambiti conformi per caratteri fisici e biologici (regioni, sistemi, sottosistemi ed unità ambientali). Questo approccio, frutto dell’evoluzione dinamica e paesaggistica della fitosociologia e dell’ecologia del paesaggio bene si integra con l’approccio “ecoregionale” ideato e promosso dal WWF a livello internazionale e nazionale, in base al quale viene implementato un modello, riferito ai caratteri fisici (clima, litologia e forme) e biologici (flora, fauna e vegetazione).

Le Ecoregioni consentono di affrontare con efficacia il tema complesso dell’assetto ecosistemico nella pianificazione di area vasta, fornendo anche una valida risposta al Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio quando invita il pianificatore a individuare “ambiti omogenei” come riferimento per la nuova pianificazione paesaggistica. L’approccio ecoregionale è funzionale anche all’attuazione della Convenzione Europea del Paesaggio che promuove per quest’ultimo una interpretazione legata all’evoluzione dinamica e culturale della natura e delle attività umane, senza trascurare l’importanza del valore estetico-visuale. La Convenzione privilegia l’identificazione del “paesaggio” con il “territorio”, ribadendo concetti fondamentali quali la “percezione collettiva” nella quale risultano integrati gli aspetti identitari di luoghi e quadri ambientali con le sollecitazioni sensoriali trasmesse dal paesaggio. La lettura per Ecoregioni e/o unità ambientali può divenire quindi il riferimento scientifico che rende possibile riconoscere cartografare l’eterogeneità paesaggistica come riferimento territoriale utile per la pianificazione.

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