“1 contro 0”: i distributori obbligati al ritiro dei vecchi elettrodomestici anche senza l’acquisto del nuovo

[29 Luglio 2016]

E’ in vigore dallo scorso 22 luglio il decreto ministeriale che indica ai distributori le modalità per il ritiro gratuito di RAEE di piccole dimensioni che provengono da utenze domestiche. Il decreto, siglato lo scorso aprile, era stato previsto dall’articolo 11 del decreto legislativo 49 del 2014, attuativo della direttiva europea sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Vengono quindi rese operative una serie di specifiche che i distributori dovranno applicare per il ritiro dei RAEE con la modalità detta “1 contro 0”. In questo modo il decreto intende incrementare la raccolta ed il ritiro dei RAEE attivando sistemi di intercettazione capillare, in uno scenario che dimostra una rapida obsolescenza delle apparecchiature elettriche ed ancora un ampio divario tra l’immesso al consumo ed il raccolto post mortem. I distributori vengono così “obbligati” a ritirare i rifiuti elettrici ed elettronici gratuitamente ai cittadini anche senza l’acquisto del nuovo, mettendo a disposizione strumenti di raccolta di facile accesso ed utilizzo e cercando di intercettare quella parte di RAEE che purtroppo ancora troppo spesso non vengono avviati a recupero. Anche per questo i RAEE oggetto di raccolta “1 contro 0” sono solamente quelli di “piccolissime dimensioni” che, in larga parte, finiscono per essere mescolati ai rifiuti non differenziati. L’articolo 4 del Decreto Legislativo, li definisce come quelli di dimensioni esterne inferiori a 25 cm. La raccolta dovrà avvenire all’interno dei locali o comunque in aree di pertinenza del distributore attraverso contenitori con specifiche caratteristiche, tra le quali ad esempio quella di essere liberamente e facilmente fruibili, essere segnalati dal distributore e chiaramente riconducibili ad esso, essere strutturati in modo che i RAEE non siano asportabili e preferibilmente realizzati in modo che siano visibili quelli conferiti. Per fare in modo che tale opportunità sia conosciuta e sfruttata i distributori hanno l’obbligo di informare esplicitamente della gratuità del ritiro e del fatto che esso non comporta l’obbligo di acquistare altra o analoga merce. Questo, secondo il DM, deve essere fatto “con modalità chiare e di immediata percezione”. Inoltre, per favorire il conferimento i distributori promuovono, anche attraverso le associazioni di categoria, campagne informative o di sensibilizzazione, e iniziative commerciali incentivanti o premiali. Restano ovviamente sempre e comunque validi i servizi che i gestori come Sei Toscana mettono a disposizione dei cittadini, quali le stazioni ecologiche presenti nei vari comuni serviti o anche, per i rifiuti ingombranti, il ritiro gratuito. Per maggiori informazioni www.seitoscana.it oppure numero verde 800127484.