ASA risponde

[2 Febbraio 2017]

In riferimento alle recenti dichiarazioni del “Comitato della Sanità Pubblica”, comparse su alcuni organi di stampa, in merito alla presenza di numerosi inquinanti nelle falde acquifere, ASA risponde.

Premesso che ASA SpA ogni giorno, con il proprio lavoro, garantisce per legge la potabilità dell’acqua a oltre 350.000 utenti che in alcuni periodi dell’anno arrivano a circa 1.000.000, è opportuno informare i cittadini che il territorio servito dall’Azienda è molto differenziato e presenta caratteristiche che rendono problematica ed onerosa sia sotto il profilo economico che tecnico la gestione del servizio. Le maggiori criticità presenti sul territorio sono riconducibili a: carenza di fonti idriche, incidenza turistica, agricoltura idro-esigente e sottosuolo con elevate percentuali di sostanze quali boro, arsenico, ferro, manganese, solfati, nitrati, mercurio, ecc. Per far fronte a tutte queste criticità ASA ha realizzato negli ultimi 8 anni progetti per oltre 130 milioni di euro.

Anche grazie a questi investimenti, insieme alla professionalità dei servizi tecnici di ASA e all’utilizzo quotidiano di tecnologie avanzate,  il valore del Cromo nella rete di distribuzione dei Comuni di Cecina e Rosignano risulta ampiamente al di sotto dei più che severi valori massimi indicati dalla legge 31/01 che tutela le acque potabili distribuite attraverso la rete