Il Servizio di ARPAT tempestivo nel Comprensorio del Cuoio

[13 Gennaio 2014]

In merito alla segnalazione dell’Unione Inquilini di Pisa, pubblicata sul Tirreno Pontedera l’8/01/2014, relativa alla presunta inefficienza del servizio di segnalazioni dell’ARPAT, si precisano alcuni elementi.

In primo luogo si ricorda che è possibile contattare questa Agenzia tramite centralino unico 055 – 32061 da lunedì a venerdì con orario 7.30 – 17.30. L’Ufficio relazioni con il pubblico, che può fornire assistenza per la presentazione di segnalazioni ed esposti da parte dei cittadini, è invece raggiungibile al Numero verde 800-800400, dal lunedì al giovedì con orario 9-13 e 14-18 e il venerdì 9-13. E’ possibile presentare esposti e segnalazioni di problematiche ambientali anche con diverse modalità , tra cui la posta elettronica all’indirizzo urp@arpat.toscana.it e la form on-line all’indirizzo http://www.arpat.toscana.it/esposti , non vincolate da alcun orario

In caso di emergenze ambientali, i cittadini devono contattare gli enti di primo soccorso/intervento quali Vigili del fuoco (115), Polizia municipale, Protezione Civile – che provvedono ad attivare, dopo eventuale verifica, il servizio ARPAT di pronta disponibilità. L’Agenzia infatti svolge funzioni di supporto tecnico scientifico a favore di questi organismi e non si configura come una struttura di primo intervento. Detti enti hanno a disposizione tutte le informazioni per rintracciare l’Agenzia e il personale tecnico in reperibilità per le emergenze ambientali, anche nelle ore notturne e nei giorni festivi.

Gli interventi sul territorio dei tecnici ARPAT in pronta disponibilità sono relativi a situazioni che potrebbero arrecare un danno ambientale e per questo si fa presente che non necessariamente una maleodoranza si può configurare come un’emergenza; eventuali disagi di tipo sanitario possono comunque essere segnalati anche alla ASL di riferimento.

Data questa organizzazione del servizio, sia di segnalazione che di intervento dell’Agenzia, riteniamo inopportuno parlare di “inefficienza”. Per il futuro invitiamo pertanto a informarsi sul funzionamento dei servizi ARPAT prima di screditarli, anche a mezzo stampa.

La nota dell’Unione Inquilini, che fa genericamente riferimento ad un “notevole numero di lamentele” e non fornisce elementi di dettaglio e riferimenti precisi alle segnalazioni presentate, non ci consente di individuare le eventuali richieste che potrebbero essere rimaste inevase da ARPAT. Invitiamo dunque ad esplicitare, là dove conosciuti, gli esponenti rimasti “scontenti” e le specifiche situazioni a cui non sarebbe stato dato seguito: questo ci consentirebbe di migliorare il nostro servizio.

Ad ogni buon conto, per quanto attiene le problematiche odorigene oggetto della nota, il nostro Dipartimento di Pisa ha sempre garantito un intervento tempestivo. A dimostrazione di questa affermazione si comunica che dai cinque comuni (Santa Croce sull’Arno, San Miniato, Montopoli Val d’Arno, Castelfranco di Sotto e Santa Maria a Monte) nel corso del 2013 sono pervenuti 84 esposti/segnalazioni di maleodoranze: 87,5% sono stati chiusi entro 30 gg, ovvero l’intervento dei tecnici ARPAT e la risposta conclusiva all’esponente è avvenuta in tale arco di tempo; 4 sono in corso poiché pervenuti nella seconda metà di dicembre; per i restanti esposti l’URP ha provveduto a fornire una risposta interlocutoria, a cui seguirà una risposta tecnica al termine degli accertamenti.

Per quanto riguarda il territorio del Comune di Fucecchio, sono stati anche qui svolti dal Dipartimento del Circondario Empolese numerosi accertamenti, in esito alle richieste del Comune ed alle segnalazioni dei cittadini che lamentavano problemi odorigeni. Dai controlli effettuati, seppur spesso attivati da indicazioni generiche e senza riferimenti dei cittadini interessati, non è stato sempre possibile individuare l’origine puntuale dei cattivi odori; talvolta è risultata attribuibile al Depuratore di Fucecchio, più spesso alle attività conciarie della zona. L’ultimo intervento è stato eseguito nel mese di dicembre 2013 nella zona di Via dei Cerchi, Via Stieta, Via delle Confina, Via Mariotti e relativa zona industriale e concluso con l’ipotesi che le maleodoranze provenivano dalle concerie.

L’intensa attività di controllo nella zona ha permesso ad ARPAT di individuare alcuni impianti come principali sorgenti emissive di odori molesti (si veda a proposito notizia sul sito Web) e di richiedere a detti impianti di effettuare interventi di miglioramento. Il territorio è sicuramente caratterizzato da una forte commistione tra realtà industriale e realtà residenziale, la cui convivenza è problematica soprattutto considerando che la parte produttiva ha per sua natura una componente di emissioni diffuse non trascurabile e fortemente odorigena. La pianificazione territoriale dovrebbe considerare e tenere conto di questa complessità.