Nota di Sienambiente sull’udienza preliminare

[22 Novembre 2019]

La posizione di Sienambiente nell’ambito dell’inchiesta sulla gara d’appalto per l’affidamento del servizio integrato dei rifiuti urbani nell’Ato Toscana sud, è stata notevolmente ridimensionata e alleggerita. Ad oggi, Sienambiente è chiamata a rispondere unicamente per eventuali illeciti amministrativi collegati a presunti reati che verranno valutati nel corso del processo. Lo fa sapere la Società a margine dell’udienza preliminare e della decisione del Gup, Angela Fantechi, che di fatto ha accolto la richiesta per il non luogo a procedere per il presidente di Sienambiente dell’epoca, Fabrizio Vigni, ed eliminato l’ipotesi di corruzione per 3 dei 4 punti, essendo stata dimostrata la legittimità dei pagamenti a favore della Pin scarl. E’ rimasta in essere, invece, la contestazione per le cosiddette “somme a disposizione”. Tali somme versate da Sienambiente, come è stato evidenziato, sarebbero dovute essere corrisposte da qualsiasi soggetto o azienda avesse poi vinto la gara. L’assoluto ottimismo della Società riguardo a questa residua contestazione dipende dal fatto che le “somme a disposizione” sono previste dalla legge per rimborsare la stazione appaltante dei costi sostenuti per la gara e che anche in questo caso ciò era a priori previsto molto chiaramente nel bando approvato dagli organi collegiali di ATO; nel bando le somme erano già esattamente predeterminate. Sienambiente ribadisce la propria fiducia nell’operato della magistratura, certa che la propria posizione verrà definitivamente chiarita nella fase dibattimentale, ed esprime la propria soddisfazione per la decisione del Gup che ha accolto la richiesta di non luogo a procedere per Fabrizio Vigni.