Dissalatore dell’Elba, per il Tar si può andare avanti con i lavori

Bocciate le tesi del Comune di Capoliveri e del Comitato anti-dissalatore, Intanto il paese è a secco per la rottura di una condotta

[12 Luglio 2019]

Oggi a Capoliveri si è rotta la tubazione principalee la capitale del turismo elbano è rimasta a secco e ASa in una nota spiega che «Questa mattina si è verificata la rottura della tubazione principale che dalla centrale di rilancio di S. Francesco alimenta i serbatoi di Capoliveri. Asa è prontamente intervenuta per effettuare la riparazione, ma il lavoro è particolarmente complesso e richiede l’interruzione dell’erogazione dell’acqua in tutto il Comune. Al momento non è possibile prevedere quando il servizio sarà ripristinato».  Per una coincidenza è arrivata nelle stesse ore anche la attesissima sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana sul dissalatore che è stato al centro della tesissima campagna elettorale (con pareggio al primo turno e vittoria sul filo del rasoio al secondo turno della giunta uscente. Ma anche qui c’è un ricorso al Tar) nella quale le due liste concorrenti facevano a gara a chi era più contrario al dissalatore.

E la sentenza del Tar sembra una mazzata per il comitato del No, i suoi legali e quelli del Comune e gli amministratori comunali di maggioranza e opposizione, in particolare per chi, sotto elezioni, è passato repentinamente da una posizione favorevole all’impianto a una contraria. Infatti, come spiega in una nota l’Autorità idrica toscana (Ait) il Tar ha sentenziato che «Non paiono condivisibili i dubbi manifestati dal Comune di Capoliveri […] circa la legittima approvazione del progetto dell’impianto dissalatore da realizzarsi in località Mola», che in realtà sarebbe in località Lido di Capoliveri.

Secondo l’Ait è questo il passaggio primario e fondamentale del pronunciamento del Tar; «In sostanza, l’ordinanza del TAR (datata 11 luglio) afferma che il progetto del dissalatore (opera necessaria che potrà risolvere in larga parte i problemi di risorsa idrica di tutta l’Isola d’Elba) è stato legittimamente approvato e quindi “non sono condivisibili i dubbi manifestati dal Comune di Capoliveri».

Ma l’Ait fa notare che il Tar si spinge oltre e sostiene che «Neppure sono condivisibili le osservazioni del Comune inerenti la necessità [di una loro] autorizzazione paesaggistica», perché  spiega l’Ait, «I lavori cominciati da Asa in località Mola riguardano “tubazioni interrate” e non hanno a che vedere con questioni di natura paesaggistica».

Quindi, sempre secondo il Tar «l’avvio dei lavori attivato dal gestore ASA non è subordinato al rilascio del permesso comunale di costruire, né al rispetto della disciplina indicata dall’art. 15 del Testo Unico in materia edilizia».

Il Tar della Toscana ha così respinto le tesi dell’amministrazione comunale di Capoliveri e ha ritenuto legittimo il procedimento amministrativo per la costruzione del dissalatore all’Isola d’Elba, ma invita comunque Asa a concordare col Comune «Le modalità di esecuzione dei lavori», mentre invita l’amministrazione comunale retta dal nuovo sindaco Andrea Gelsi (dipendente Asa) al « ritiro della disposta sospensione e cessazione [dell’opera]».

L’Autorità Idrica Toscana conclude: «in seguito al pronunciamento del TAR e nell’interesse di abitanti e turisti dell’Elba, invita a superare il fermo dei lavori per consentire ad Asa di riprendere posa e messa in opera delle tubazioni necessarie a collegare i pozzi di Mola alla centrale, in sostituzione di una vecchia tubazione le cui incrostazioni hanno determinato una notevole riduzione del flusso di acqua, in modo da scongiurare un deleterio ma probabile ricorso al razionamento idrico in questi mesi estivi».