Esonda il fiume Savio, campagne allagate in tutta Italia: dal maltempo danni per milioni di euro

Coldiretti: «Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia, dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma»

[13 Maggio 2019]

Alle 9.30 di oggi in provincia di Forlì-Cesena è esondato il fiume Savio, dopo che nella prima mattina a causa del maltempo era già stata interrotta la linea ferroviaria tra Bologna e Rimini. Mentre scriviamo prosegue sul posto il lavoro delle squadre fluviali dei Vigili del fuoco, grazie alle quali sono state salvate due persone – un disabile con la badante – bloccate nella loro abitazione, ma il monitoraggio è esteso in tutta l’area: alle 11 è stata registrata un’ondata di piena per i fiumi Panaro e Secchia, nella provincia di Modena, e la situazione non può ancora dirsi sotto controllo.

Ma se in Emilia-Romagna il contesto è oggi particolarmente critico a subire i danni del maltempo sono vaste aree del Paese, con gli agricoltori che stanno purtroppo documentando per l’ennesima volta gli effetti dei cambiamenti climatici sulle campagne italiane. Dopo un inverno in cui sono cadute in Italia 1/3 di precipitazioni in meno – come sottolineano dalla Coldiretti – la primavera è stata segnata da «eventi estremi che hanno purtroppo causato vittime e provocato milioni di euro di danni alle coltivazioni agricole per i violenti temporali, con pioggia abbondante accompagnata da grandine che a macchia di leopardo hanno colpito le campagne».

Pioggia abbondante, tempeste di ghiaccio e vento forte stanno sferzando la Penisola in una stagione particolarmente delicata per l’agricoltura con le semine, le verdure e gli ortaggi in campo e le piante che iniziano a fare i primi frutti. «Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne».