Un database ad accesso libero aiuterà a ottenere un miglior rendimento in agricoltura

La Fao punta sui Big data per migliorare l’utilizzo dell’acqua

Il consumo idrico è cresciuto più del doppio rispetto alla popolazione, nel 2025 1,8 miliardi di persone a rischio

[24 Agosto 2015]

Un nuovo portale di dati ad accesso libero, che sarà sviluppato dalla FAO utilizzando immagini satellitari, aiuterà i paesi con carenza idrica del Vicino Oriente e del Nord Africa a gestire meglio questa preziosa risorsa. Attualmente, tutti i paesi del Nord Africa e del Vicino Oriente soffrono di una grave scarsità idrica, con gravi conseguenze per l’agricoltura irrigua, la più grande consumatrice d’acqua della regione.

Questa situazione si prevede si intensificherà a causa del cambiamento climatico che porterà periodi di siccità più frequenti e più lunghi, con gravi ripercussioni sulla produzione alimentare. L’obiettivo del nuovo portale di dati è quello di raccogliere e analizzare le informazioni satellitari che possono essere utilizzate per migliorare la produttività della terra e dell’acqua e aumentare la sostenibilità dei sistemi agricoli. Tutte le informazioni saranno a disposizione di tutti paesi e di tutti gli utenti che ne avranno bisogno.

«Non abbiamo a disposizione monitoraggi sulla produttività dell’acqua a livello nazionale nelle regioni con scarsità idrica e questo database sarà fondamentale per la creazione di sistemi agricoli sostenibili in zone con scarse risorse – ha affermato Jippe Hoogeveen, coordinatore del progetto e responsabile tecnico della Divisione Territorio e Risorse idriche della FAO – Il telerilevamento di immagini satellitari offre ai governi informazioni, quasi in tempo reale, sull’uso delle risorse naturali per la crescita e la produzione alimentare, dando valutazioni ed apportando miglioramenti per rendere le pratiche agricole esistenti più efficienti ed economicamente vantaggiose».

La FAO ha presentato il nuovo progetto all’apertura dei lavori della conferenza annuale per la Settimana Mondiale dell’Acqua in corso a Stoccolma dal 23 al 28 agosto. Le tecnologie di rilevamento a distanza hanno rivoluzionato le possibilità di valutare il territorio e la produttività dell’acqua attraverso una maggiore copertura e acquisizione di dati, ma molti paesi non hanno la capacità e le risorse per analizzare ed elaborare questi dati.

La nuova banca dati sarà sviluppata su tre scale spaziali: a livello continentale su tutto il territorio dell’Africa e del Vicino Oriente, a livello di paese e di bacini fluviali e a livello di sistemi d’irrigazione. Questo permetterà agli esperti di operare verifiche incrociate dei risultati ai vari livelli, per garantire opportune raccomandazioni per possibili miglioramenti in contesti diversi.

La FAO assisterà i paesi nel monitoraggio dei terreni e della produttività idrica, individuandone le lacune e proponendo soluzioni per ridurre queste lacune e contribuire a un aumento sostenibile della produzione agricola. «Informazioni avanzate e tecnologia della comunicazione svolgeranno un ruolo cruciale in questo lavoro – fa notare Hoogeveen – Queste informazioni forniranno strumenti a coloro che ne hanno bisogno, dall’invio di messaggi SMS agli agricoltori che lavorano in aree con scarsità idrica al sostegno agli esperti dei paesi utilizzando applicazioni più sofisticate per valutare le informazioni sui livelli dei bacini idrici».

Il progetto, di durata quadriennale, è finanziato dal governo dei Paesi Bassi e attuato dalla FAO in collaborazione con l’Istituto UNESCO-IHE per l’Educazione sull’Acqua e con altri partner. Lo sviluppo della banca dati si prevede inizierà nel mese di ottobre 2015.

A livello globale, per la maggior parte del secolo scorso, il consumo idrico è cresciuto più del doppio rispetto al tasso di crescita della popolazione, e sempre più regioni stanno raggiungendo il limite entro cui possono essere forniti servizi idrici affidabili. Oggi l’agricoltura utilizza il 70% di tutti i prelievi di acqua dolce del mondo e fino al 95% in diversi paesi in via di sviluppo.

La crescente scarsità e la competizione per accedere all’acqua sono le grandi minacce per il futuro della sicurezza alimentare e della riduzione della povertà, soprattutto nelle zone rurali. Nelle regioni semi-aride, un numero crescente di poveri considera il diritto e l’accesso all’acqua per la produzione alimentare, per il bestiame e per l’uso domestico importante quanto l’accesso all’assistenza sanitaria di base e all’istruzione.

Entro il 2025, saranno 1,8 miliardi le persone che vivranno in paesi o regioni con scarsità d’acqua “assoluta”, e due terzi della popolazione mondiale potrebbero essere in condizioni di “stress”. Durante la Settimana Mondiale dell’Acqua la FAO presenterà le sue diverse iniziative a livello regionale. L’Organizzazione al momento è impegnata in due progetti relativi al monitoraggio dei progressi verso i nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG), tra cui SDG 6 che riguarda le risorse idriche mondiali. «Il monitoraggio della produttività dell’acqua consentirà ai paesi di riferire su un obiettivo SDG, che è di fondamentale importanza nelle zone con scarsità d’acqua, ma anche a livello mondiale», ha osservato Jean-Marc Faurès, esperto senior della Divisione Territorio e Risorse idriche della FAO.

di FAO