L’acqua della Terra viene dalle meteoriti

Le meteoriti di condrite enstatite, finora considerate "secche"', contengono abbastanza acqua da riempire gli oceani

[28 Agosto 2020]

L’abbondanza degli elementi chimici della Terra e i loro rapporti isotopici possono indicare quali materiali hanno formato la Terra. I meteoriti di condrite di enstatite (EC) forniscono una buona corrispondenza isotopica per molti elementi, ma si pensa che non contengano acqua perché si sono formati nel caldo sistema solare interno. Questo farebbe sì che l’acqua presente sulla Terra provenga da una fonte diversa, come le comete. Secondo il nuovo studio “Earth’s water may have been inherited from material similar to enstatite chondrite meteorites”, pubblicato su Science da un Team di ricercatori dell’Université de Lorraine e della Washington University –  St. Louis che ha misurato il contenuto di idrogeno e il  rapporto deuterio/idrogeno (D / H) in 13 meteoriti di condrite di enstatite , «c’è molto più idrogeno di quanto si creda comunemente, con il D/H vicino a quello del mantello terrestre». Combinando questi dati con i modelli cosmici, viene fuori che «La maggior parte dell’acqua terrestre potrebbe essersi formata dall’idrogeno fornito dai meteoriti di EC. Le condriti di Enstatite sono interamente composte da materiale proveniente dal sistema solare interno, essenzialmente le stesse cose che costituivano originariamente la Terra

I ricercatori del Centre de Recherches Petrographiques et Geochimiques (CRPG, CNRS / Universite de Lorraine) di Nancy hanno quindi stabilito che i meteoriti di condrite di enstatite «contengono idrogeno sufficiente per fornire almeno tre volte la quantità di acqua contenuta negli oceani della Terra, e probabilmente molto di più».

La principale autrice dello studio, Laurette Piani del CPRG, spiega che «La nostra scoperta dimostra che i mattoni della Terra potrebbero aver contribuito in modo significativo a produrre l’acqua della Terra. Il materiale contenente idrogeno era presente nel sistema solare interno al momento della formazione del pianeta roccioso, anche se le temperature erano troppo alte perché l’acqua si condensasse».

Alla Washington University –  St. Louis dicono che «I risultati di questo studio sono sorprendenti perché spesso si presume che gli elementi costitutivi della Terra siano asciutti. Provengono da zone interne del sistema solare dove le temperature sarebbero state troppo alte perché l’acqua si condensasse e si unisse ad altri solidi durante la formazione del pianeta. I meteoriti forniscono un indizio che l’acqua non doveva arrivare da lontano».

Un altro degli autori dello studio, Lionel Vacher, ex CPRG e ora ricercatore alla Washington University –  St. Louis, evidenzia che «Per me,la parte più interessante della scoperta è che le condriti di enstatite, che si riteneva fossero quasi “secche”, contengono un’abbondanza inaspettatamente elevata di acqua».

Le condriti di enstatite sono rare e rappresentano solo il 2% circa dei meteoriti conosciuti nelle raccolte., ma la loro somiglianza isotopica con la Terra le rende particolarmente interessanti. Le condriti di enstatite hanno isotopi di ossigeno, titanio e calcio simili alla Terra, e questo studio ha dimostrato che anche i loro isotopi di idrogeno e azoto sono simili a quelli della Terra. Nello studio dei materiali extraterrestri, l’abbondanza degli isotopi di un elemento viene utilizzata come firma distintiva per identificare l’origine di quell’elemento. Vacher spiega ancora: «Se le condriti enstatite fossero effettivamente i mattoni del nostro pianeta – come fortemente suggerito dalle loro composizioni isotopiche simili – questo risultato implica che questi tipi di condriti abbiano fornito abbastanza acqua alla Terra per spiegare l’origine dell’acqua terrestre, il che è sorprendente!» .

Lo studio ipotizza che dalle condriti enstatite potrebbe provenire anche che una grande quantità di azoto atmosferico, la componente più abbondante dell’atmosfera terrestre.

L’accoppiamento di due tecniche analitiche – spettrometria di massa convenzionale e spettrometria di massa di ioni secondari (SIMS) – ha permesso ai ricercatori di misurare con precisione il contenuto e la composizione delle piccole quantità di acqua nei meteoriti.

La Piani conclude: «Esistono solo poche condriti enstatite incontaminate: quelle che non sono state alterate sul loro asteroide né sulla Terra. Nel nostro studio abbiamo selezionato accuratamente i meteoriti condrite enstatite e applicato una speciale procedura analitica per evitare di essere influenzati dall’input di acqua terrestre.  Prima di questo studio, si presumeva comunemente che queste condriti si formassero vicino al sole. Le condriti di enstatite erano quindi comunemente considerate “secche”, e questa ipotesi riaffermata di frequente ha probabilmente impedito di effettuare analisi esaustive per l’idrogeno».