Giani: «L'intervento è di fatto un ripristino dei naturali flussi dei due corsi d'acqua»

Post-alluvione, a Livorno inaugurata deviazione Fosso Forcone e Rio Ardenza da 10 mln di euro

Monni: «Mettiamo quest'area di Livorno al sicuro da eventi alluvionali anche di portata eccezionale»

[20 Aprile 2021]

A oltre tre anni dall’alluvione che colpì Livorno nel settembre 2017, uccidendo nove persone e provocando ingenti danni economici al territorio, la deviazione del Fosso Forcone e del Rio Ardenza è realtà: oggi l’opera è stata inaugurata alla presenza delle autorità locali e regionali, con il taglio del nastro all’apertura del tratto di strada che attraversa i due corsi d’acqua a valle della ferrovia, realizzato contestualmente all’intervento sui due fiumi.

«Finalmente il Fosso Forcone ed il Rio Ardenza hanno ciascuno il proprio passaggio sotto la ferrovia – commenta il governatore Eugenio Giani – Questo intervento, da 10 milioni di euro, ha visto la Regione direttamente impegnata con il proprio Genio civile, Rete Ferroviaria Italiana e il Comune di Livorno, evita la confluenza dei due corsi d’acqua che era stata creata in passato con una correzione del flusso e che nel 2017 causò la tragica esondazione che tutti ricordiamo».

Più nel dettaglio, l’intervento rappresenta «di fatto un ripristino dei naturali flussi dei due corsi d’acqua, che tornano ad attraversano la ferrovia separati, con due diverse luci. In questo modo sarà possibile per il futuro evitare quell’effetto imbuto che nel 2017 diede origine all’esondazione».

Nel frattempo, molti altri interventi sono stati conclusi sul territorio labronico: nel report fornito dalla Regione nel novembre scorso risultava che il 97% degli interventi previsti per il post-alluvione fosse stato completato, per un ammontare complessivo di circa 78 milioni di euro.

«Finiamo questi lavori in anticipo di dieci giorni rispetto a quanto programmato – aggiunge l’assessore regionale all’Ambiente, Monia Monni, presente stamani al taglio del nastro – Questo dimostra che lavori di riassetto idraulico, anche importanti, posso esser fatti bene ed in maniera efficace anche rispettando i tempi previsti. Separando i flussi dell’Ardenza e del Forcone e portandoli a valle dell’infrastruttura ferroviaria, mettiamo quest’area di Livorno al sicuro da eventi alluvionali anche di portata eccezionale. Rendere la città più sicura ed evitare che episodi come quello del 2017 possano ripetersi è a mio viso anche il modo migliore per ricordare ed onorare le vittime di quella tragedia».

Anche perché, sull’onda della crescente crisi climatica che non risparmia di certo la Toscana – solo negli ultimi 50 anni la temperatura media è aumentata localmente di ben 1,2°C – alluvioni come quella del 2017 sono sempre meno “eccezionali”. Tanto che nel dicembre scorso un alluvione analoga a quella di tre anni prima è tornata ad abbattersi su Livorno.