Agricoltura verticale, la grande costruzione

Idrocoltura e agricoltura indoor e dimensioni e previsioni del mercato dell'agricoltura verticale

[4 Giugno 2021]

Riceviamo e pubblichiamo

Per secoli l’industria alimentare mondiale si è occupata di aumentare i rendimenti, mantenendo bassi i costi di produzione. Negli ultimi anni però, i progressi tecnologici hanno fatto si che questo approccio cambiasse. Molte aziende, infatti, hanno iniziato a perfezionare i loro approcci all’agricoltura (per esempio l’agricoltura sostenibile) e, in alcuni casi, a svilupparne di completamente nuovi (come l’agricoltura verticale), molti dei quali sarebbero stati considerati fantascienza solo pochi decenni fa. Crediamo che l’agricoltura sostenibile stia creando nuove opportunità per gli investitori.

Il mondo ha visto numerosi cicli di innovazione nella tecnologia agricola. Dall’aggiornamento degli aratri in legno a quelli in metallo, dall’uso dei buoi alle auto con motore a combustione interna, e dai metodi di coltivazione tradizionali a quelli guidati dal GPS per la piantagione delle colture, la fertilizzazione e l’irrigazione – tutte queste transizioni ci hanno aiutato a fare progressi significativi nella produzione. L’agricoltura è stata a lungo un segno distintivo dell’ingegnosità umana.

Idrocoltura e agricoltura indoor

L’idroponica, o il processo di coltivazione delle piante in acqua ricca di sostanze nutritive senza usare la terra, viene ora usata per coltivare di tutto, da pomodori, cetrioli e peperoni a lattuga fresca, basilico e spinaci. Diverse forze si sono allineate per creare incredibili economie di scala. Le stime oggi suggeriscono che un edificio di 30 piani, con un’area basale di 5 acri sarebbe in grado di produrre la stessa quantità di cibo di una fattoria di 2.400 acri. Portare le colture al chiuso significa un migliore controllo del clima (per esempio, un gelo inaspettato in Florida non avrebbe impatto sui mercati dei succhi d’arancia congelati), meno risorse di input (per esempio, l’idroponica usa tra il 70-95% in meno di acqua rispetto ai metodi di coltivazione convenzionali) e una minore necessità di pesticidi (che a sua volta crea un prodotto migliore e più sano per il consumatore, avendo un impatto meno dannoso sull’ambiente).

L’agricoltura verticale ha alcuni ostacoli, come l’impollinazione, per esempio. Senza insetti che volano, l’impollinazione deve essere fatta manualmente. Questo è gestibile in operazioni su piccola scala, ma terribilmente limitante. Un altro problema è che l’agricoltura tradizionale richiede la luce del sole. Nell’agricoltura verticale, invece, le piante ottengono la luce da lampadine, che a loro volta richiedono elettricità. Ora, ottenere la luce non è il problema, ma come per qualsiasi altra industria basata sulla tecnologia, l’infrastruttura elettrica è un must-have per qualsiasi operazione idroponica, che può essere limitante in alcune parti del mondo.

Dimensioni e previsioni del mercato dell’agricoltura verticale

Negli Stati Uniti, il settore dell’agricoltura verticale sta attualmente crescendo a un tasso del 25,2% all’anno. Il mercato dovrebbe raggiungere una dimensione di 31,6 miliardi di dollari entro il 2030 dai 3,3 miliardi di dollari del 2020.  Gli investitori del mercato pubblico hanno una serie di modi per approfittare di questo potenziale rialzo.

Titoli di agricoltura verticale e indoor

Le società quotate in borsa che stanno sempre più concentrandosi sull’agricoltura verticale includono AppHarvest (APPH), Hydrofarm Holdings (HYFM), e Village Farms International (VFF). La società di controllo in bianco o SPAC di recente formazione, Spring Valley Acquisitions (SV), è un altro nome nello spazio, avendo recentemente annunciato la sua acquisizione di Aerofarms, un’azienda di agricoltura verticale indoor.  La norvegese Kalera (KSLLF) e la canadese Cubicfarm Systems (CUBXF) sono altre due società che cercano di portare innovazione su scala commerciale in questo settore emergente.

La capitalizzazione di mercato combinata di queste aziende si trova appena sopra i 5,1 miliardi di dollari, il che suggerisce che il segmento è ancora nella fase embrionale. Eppure, gli investimenti nell’agricoltura indoor sono più che raddoppiati a 1,3 miliardi di dollari nel 2020, come parte del più grande raddoppio degli investimenti agroalimentari che hanno raggiunto 22,3 miliardi di dollari l’anno scorso. Ancora più interessante, quando si guarda ai clienti di queste aziende, è il fatto che essi includono già i principali giganti dell’industria alimentare tra cui, ma non solo, Costco (COST), Target (TGT) e Walmart (WMT), e anche Sysco (SYY) e Marriott (MAR) che, a nostro parere, gestisce bene il settore per sfruttarne la crescita futura.

Con la popolazione globale che dovrebbe raggiungere gli 8,5 miliardi entro il 2030, e la terra arabile disponibile in diminuzione, ci saranno sempre nuove tecnologie che daranno vita a soluzioni nuove e innovative. In effetti, la tecnologia unita alla creatività umano sono una garanzia per un’agricoltura che sia in grado di nutrire la crescente popolazione globale, ora e soprattutto in futuro.

di Rahul Bhushan, co-fondatore di Rize ETF