Cia Agricoltori: dopo il voto la Toscana metta l’agricoltura in primo piano

Le priorità del settore rurale contenute nel documento "La Toscana che vogliamo"

[22 Settembre 2020]

Dopo il voto che ha confermato il PD alla guida della Toscana, la Cia Agricoltori italiani Toscana sottolinea che «L’agricoltura toscana, che non si è mai fermata, dovrà ripartire con ancora più slancio, a partire da oggi, a seggi chiusi ed a risultati acquisiti. Intanto, buon lavoro a tutti i consiglieri regionali eletti, a chi andrà a comporre la nuova giunta regionale e al neo presidente Eugenio Giani. Come abbiamo ripetuto negli incontri pre-voto, e sottolineato nel documento “La Toscana che vogliamo”, è arrivato il momento di un maggiore spazio per l’impresa, di tutela per il territorio, dove l’agricoltura sia in primo piano, quindi l’ambiente, la qualità e la competitività delle produzioni regionali siano una priorità, dove non manchino le pari opportunità. Inoltre nel documento della Cia, una sfida che non può essere rimandata: sostegno alle imprese per il post Covid, per non perdere competitività sui mercati italiani ed esteri».

Luca Brunelli, presidente Cia Toscana. Ricorda che «Il nostro documento programmatico che abbiamo ampiamente diffuso e fatto conoscere negli incontri con i candidati da oggi è a disposizione di chi governerà la Regione per i prossimi cinque anni e per chi siederà sui banchi del consiglio regionale. Vogliamo una Toscana che sia dalla parte delle imprese, che hanno subito e stanno ancora subendo gli effetti devastanti della crisi, con una caduta verticale dei propri redditi. Una regione – prosegue Brunelli – che valorizzi il territorio scommettendo sullo sviluppo delle aree rurali e dell’agricoltura; ma anche che investa sull’innovazione, sulle infrastrutture e sui servizi».

Secondo Cia Toscana «E’ urgente intervenire per il rilancio dell’economia toscana, assumendo come asset strategici il sostegno e lo sviluppo dei settori produttivi più dinamici quali l’agricoltura e l’agroalimentare. Inoltre per garantire un sostegno immediato alle imprese, integrando gli interventi già operanti a livello nazionale ed Europeo, con azioni regionali mirate al supporto di alcune iniziative prioritarie per i settori maggiormente colpiti.

E poi interventi per ridurre la presenza degli ungulati, la cui invasività è aumentata in modo preoccupante durante la fase del lockdown, adottando misure straordinarie, efficaci e risolutive».

Brunelli aggiunge: «E’ il momento di attivare immediatamente un piano di investimenti, anche con il sostegno di tutte le risorse europee che saranno disponibili, in grado di colmare rapidamente le lacune strutturali ed infrastrutturali della nostra regione. Senza dimenticare il rafforzamento della sanità pubblica puntando a migliorare la capacità di risposta sul piano diagnostico e terapeutico del sistema Toscano, a partire da un deciso rafforzamento della medicina di prossimità e dei presidi territoriali diffusi ed efficienti».

Ma per la Cia è necessario anche l’adeguamento del sistema infrastrutturale con un piano che integri le opere strategiche finalizzate alla realizzazione delle grandi reti di connessione globale (snodi ferroviari, portuali, aeroportuali, viabilità primaria e secondaria, banda larga ed ultralarga) a tutti quegli interventi finalizzati a rendere competitivi i territori della Toscana, a partire dalle aree rurali.

Cia Toscana conclude che «Non meno importante è la messa in sicurezza del territorio, accelerando i piani di intervento già cantierabili, le opere idrauliche di prevenzione degli eventi catastrofici derivanti dai cambiamenti climatici, l’infrastrutturazione di un’efficiente rete irrigua che garantisca la necessaria dotazione di acqua all’agricoltura. Infine, semplificare gli adempimenti per le imprese e per i cittadini, partendo dal nuovo quadro normativo nazionale ed europeo in tema di semplificazione, per una revisione radicale dei procedimenti amministrativi, con l’obiettivo di ridurre drasticamente i tempi che intercorrono tra impegni di spesa ed erogazione dei finanziamenti alle imprese».