Il futuro del Mediterraneo dipende (anche) dalla sostenibilità dell’agroalimentare

Cresti: «L’intero settore ha un impatto che non dobbiamo sottostimare, Sdsn-Med vuole fare la sua parte»

[5 Dicembre 2019]

Si chiude oggi a Napoli la Cop21, ovvero l’incontro internazionale degli Stati parte della convenzione di Barcellona e dei suoi protocolli, con un contributo importante dalla Toscana: il Sustainable development solutions network for the mediterranean area (Sdsn Med), che ha sede al Santa Chiara Lab dell’Università di Siena, all’evento dal titolo “Climate Action in the Mediterranean: discussing the water-food-energynexus in a changing  environment”.

Gli interventi cercheranno di affrontare il tema del cambiamento climatico da prospettive e angolature diverse.In particolare, Simone Cresti, project manager di Sdsn-Med, interverrà offrendo una sintetica prospettiva sul nesso, troppe volte dimenticato, tra cibo, filiere e cambiamenti climatici, discutendo le trasformazioni necessarie al settore agroalimentare nel quadro delle sfide dell’Agenda 2030 nell’area mediterranea.

«Le tematiche legate ad un corretto e rispettoso rapporto nella produzione, commercializzazione e consumo di cibo – afferma Simone Cresti – sono aspetti che non possiamo tralasciare se vogliamo concretamente affrontare le sfide inerenti al cambiamento climatico. L’intero settore ha un impatto che non dobbiamo sottostimare. Molti attori sono alle prese con le trasformazioni necessarie per abbracciare un nuovo paradigma, più sostenibile, equo e inclusivo. Sdsn-Med vuole fare la sua parte, assieme a istituzioni, università, aziende e l’intera società civile con cui già da tempo collabora. L’appuntamento di Napoli potrà rilanciare una più stretta ed efficace collaborazione».

In tale logica di sinergie multiple tra diversi attori che operano sull’area mediterranea, l’evento si propone di favorire lo scambio di conoscenze e prospettive tra centri di eccellenza che nel mediterraneo stanno sviluppando una riflessione, ciascuno con distinte specializzazioni e priorità, nella comune cornice dell’Agenda 2030.

Durante l’incontro, particolare attenzione sarà posta anche sul ruolo dell’educazione, su cui la rete Sdsn-Med ha da tempo investito. Il Massive open online course (Mooc) sui sistemi agroalimentari sostenibili del Mediterraneo, fruibile in italiano, inglese, francese e arabo, realizzato in collaborazione con attori privati e pubblici, rappresenta uno strumento concreto capace di rispondere alle esigenze di quella circolazione della conoscenza che sola permette un autentico sviluppo sociale ed economico.