Al centro dell’iniziativa la filiera Drago

Il Parco delle Colline metallifere è il primo in Italia nel progetto internazionale Geofood

L’obiettivo è «rilanciare all’interno di questi territori il patrimonio alimentare locale, supportando lo sviluppo ambientale e sociale delle comunità residenti»

[9 Ottobre 2020]

Il Parco nazionale delle Colline metallifere è il primo parco in Italia ad aderire a Geofood, il progetto internazionale lanciato da Magma Unesco global geopark, un’organizzazione non-profit che dalla Norvegia sostiene in tutto il mondo un network di aree rilevanti a livello geologico. Geofood rappresenta un marchio registrato in Europa che punta a valorizzare la provenienza geografica delle produzioni agroalimentari sottolineando lo stretto legame tra esse e l’area geologica di provenienza, e per quanto riguarda le Colline metallifere il progetto riguarda la rete di filiera Drago (Distretto rurale agricolo gastronomico organizzato) per la produzione e la trasformazione dei grani antichi.

Come spiega dalla Norvegia la ricercatrice Sara Gentilini del Magma Unesco Geopark, responsabile del progetto, Geofood non è un comune marchio di qualità ma «un vero e proprio brand di identità che ha l’obiettivo di poter rilanciare all’interno di questi territori il patrimonio alimentare locale, supportando lo sviluppo ambientale e sociale delle comunità residenti».

Per quanto riguarda Drago il marchio Geofood «certificherà il prodotto, dal campo di grano alla produzione di farina fino al pane che andrà sulla nostra tavola. Inoltre – aggiunge Alessandra Casini direttrice del Parco delle Colline metallifere – questi prodotti non saranno solo distribuiti in ambito locale ma è già in fase avanzato un accordo con la grande distribuzione».

L’interesse, anche a livello internazionale, non manca. Attualmente su 160 geoparchi il progetto Geofood è stato adottato da 13 realtà (in Italia dopo l’esempio toscano è seguito il Sesia Valgrande Geopark in Piemonte) ma sono oltre 20 quelle che hanno già manifestato un interesse concreto a partecipare.  Per tutti, il punto centrale resta quello della sostenibilità. «Abbiamo un manifesto – prosegue Gentilini – dove esprimiamo i nostri valori a cui devono aderire produttori e ristoratori; una filosofia che punta ad una agricoltura sostenibile da un punto di vista ambientale, rispettosa della biodiversità e che porta avanti un uso corretto delle risorse come l’acqua».

«I vantaggi di Geofood sono molti – conclude Lidia Bai, presidente del Parco delle Colline metallifere – tra questi anche il fatto che oltre a dare una identità alle nostre produzioni agroalimentari di qualità, queste possono essere promosse all’interno di un network internazionale e partecipare a progetti e finanziamenti europei finalizzati alla sostenibilità sia agricola che per il turismo. Questo significa per il Parco avere la possibilità di attingere concretamente a risorse aggiuntive per supportare i vari tipi di produzione locale».