Il 4 febbraio s’insedierà il Tavolo di filiera istituito dal ministero delle Politiche agricole

In Toscana cresce la green economy della canapa, sono oltre 1000 gli ettari coltivati

Filippi (Coldiretti): «L’affermarsi di stili di vita più ecologici ha favorito la diffusione della canapa che è particolarmente versatile negli impieghi»

[1 Febbraio 2021]

Negli anni Quaranta del secolo scorso l’Italia primeggiava a livello globale nella produzione di canapa, dietro solo alla Russia, ma col passare degli anni questa coltura tradizionale è stata travolta dall’ondata proibizionista che ha interessato la sua gemella psicotropa. Adesso però torna a rialzare la testa come testimoniano da Coldiretti Toscana, documentando «oltre 1000 ettari coltivati» solo sul territorio regionale.

L’occasione per fare il punto della situazione arriverà a breve, con la convocazione giovedì 4 febbraio della riunione di insediamento del Tavolo di filiera della canapa industriale, istituito il 17 dicembre scorso presso il ministero delle Politiche agricole, con il lavoro di concertazione portato avanti dal Sottosegretario Giuseppe L’Abbate.

«L’affermarsi di stili di vita più ecologici ha favorito – spiega il presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi – la diffusione della canapa che è particolarmente versatile negli impieghi, ma anche in grado dal punto di vista colturale a basso impatto ambientale di ridurre il consumo del suolo, la percentuale di desertificazione e la perdita di biodiversità».

Il boom della coltivazione della cannabis in Toscana è stato contraddistinto dal moltiplicarsi di terreni e produzione – aggiunge Coldiretti Toscana – oltre ad idee innovative nella trasformazione della canapa, ‘pianta’ dai mille usi, dalla birra alla ricotta e agli eco-mattoni isolanti, dall’olio antinfiammatorio alle bioplastiche, fino a semi, fiori per tisane, pasta, taralli, biscotti e cosmetici e ancora vernici, saponi, cere, detersivi, carta o imballaggi, oltre al pellet di canapa per il riscaldamento che assicura una combustione pulita. Coldiretti sta inoltre lavorando da tempo con la Federazione nazionale dei tabaccai per costruire una filiera di produzione certificata che possa offrire tutte le garanzie necessarie.