Liason cerca 15 ambasciatori dell’innovazione rurale

Concorso promosso nell’ambito di un progetto internazionale di ricerca a cui partecipa anche l’università di Pisa

[24 Gennaio 2019]

Con un contest rivolto ad agricoltori, operatori forestali e imprenditori nel settore agro-alimentare, il progetto europeo “Liaison” va alla ricerca di 15 ambasciatori dell’innovazione rurale in Europa. Del progetto fanno parte 17 istituzioni, ONG e aziende europee; capofila è la tedesca Eberswalde University for Sustainable Development. Partner dell’iniziativa è anche l’università di Pisa, con un team del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali guidato dal professor Gianluca Brunori che spiega: «I settori agricolo, forestale e di trasformazione alimentare affrontano oggi sfide economiche e ambientali sempre più impegnative. Il progetto “Liaison”, finanziato dalla Commissione europea nell’ambito di Horizon 2020, nasce con l’obiettivo di dare un contributo significativo alle politiche dell’Ue per accelerare l’innovazione in questi settori e il concorso che lanciamo in questi giorni fa parte di questa attività».

I 15 ambasciatori riceveranno un riconoscimento internazionale durante la cerimonia di premiazione in programma nel prossimo mese di novembre in una grande capitale europea e potranno beneficiare dalla cooperazione con il progetto “Liaison” e la sua rete. Per candidarsi basta compilare il form disponibile sul sito. Alla fine del contest verrà realizzato un database interattivo con circa 150 casi di studio.

All’università di Pisa spiegano che «I soggetti che intendono candidarsi devono avere una storia di successo da condividere, devono aver fatto parte di un’iniziativa innovativa ispiratrice ed essersi avvalsi di competenze da parte di partner con un background scientifico o professionale, con cui si è instaurato un rapporto collaborativo e di condivisione. Maggiori informazioni sui requisiti per partecipare al contest sono disponibili sul sito del progetto».

Brunori  conclude: «Il progetto “Liaison” produrrà metodi e strumenti pratici per ottimizzare l’uso dell’approccio interattivo all’innovazione nei progetti finanziati nell’ambito di EIP-AGRI, il Partenariato europeo per l’innovazione per la produttività e sostenibilità in agricoltura, lanciato dalla Commissione Europea nel 2012.  In particolare il mio gruppo di ricerca (composto, oltre a me, da Elena Favilli e Gabriela Molina) si occuperà di studiare e analizzare gli approcci all’innovazione interattiva messi in atto all’interno di progetti realizzati in Italia, al fine di individuarne i meccanismi di funzionamento e poter fornire raccomandazioni alla sfera politica riguardo al miglioramento degli strumenti di supporto».