Boe e polistirolo sulla spiaggia della Sterpaia , la denuncia di Legambiente

«È necessario che le aziende di allevamento adottino boe realizzate con materiali galleggianti naturali e ecocompatibili, senza polistirolo, e con involucri più robusti»

[15 Gennaio 2021]

Sulla spiaggia del parco della Sterpaia, a seguito delle mareggiate dei giorni scorsi si sono arenate delle grosse boe rosa piene di cozze attaccate e altre boe bianche più piccole. Sappiamo che non si tratta del primo episodio.

Le grosse boe rosa sono riempite di polistirolo e almeno una si è sfaldata disperdendo il polistirolo in mare, sulla spiaggia e sulla duna in alcuni pezzi grandi, molti più piccoli, fino ad un’infinità di palline che hanno invaso un tratto di costa fra le due grosse boe arenate.

Quasi sicuramente provengono da uno degli allevamenti ittici nel golfo di Follonica e a causa delle mareggiate e del forte vento si sono staccate dalle gabbie e anno causato questo gravissimo danno ambientale al mare e alla spiaggia.

Urge rimuovere quanto prima tutto questo materiale, prima che il polistirolo si sfaldi ulteriormente e si disperda nella natura.

Le associazioni ambientaliste promuovono spesso iniziative per pulire le spiagge e i volontari si danno da fare con immensa fatica per rendere accettabile alla fruizione questa nostra bella costa, ma di questo passo i danni saranno irreparabili, anche per il turismo, attività fondamentale per il nostro territorio.

Si può capire che possa succedere un incidente alle strutture degli allevamenti marini ma da questi episodi si evidenzia quanto poco questi materiali siano compatibili con l’ambiente, almeno allo stato attuale. Quelle dei giorni scorsi non saranno certo le uniche mareggiate, è evidente: che altro dobbiamo aspettarci?

Riteniamo che la soluzione sia semplice. È necessario che le aziende di allevamento adottino boe realizzate con materiali galleggianti naturali e ecocompatibili, senza polistirolo, e con involucri più robusti.

Dall’altro lato chi concede i permessi e sorveglia queste attività deve pretendere l’adozione di galleggianti e materiali di lavoro che siano compatibili con l’ambiente marino e in caso contrario prendere seri provvedimenti anche elevando sanzioni agli inadempienti, e all’occorrenza la revoca della concessione.

di Legambiente Val di Cornia