Caccia in Toscana, dopo i primi giorni già accertate 21 violazioni

[25 Settembre 2015]

La caccia, quella illegale, pregiudica seriamente la conservazione di specie selvatiche, andando a colpirne alcune già in declino o a rischio, a causa della trasformazione degli habitat naturali e degli inquinamenti e colpisce nei momenti e nei luoghi in cui gli animali son più vulnerabili, come durante le migrazioni. In loro difesa si schiera ancora una volta il Wwf, che con le sue 350 guardie volontarie in Italia (66 in Toscana) è in prima fila nella collaborazione con le Forze dell’ordine.

E in Toscana il lavoro di certo ultimamente non è mancato: le giornate di preapertura e apertura generale della stagione venatoria hanno impegnato una decina di pattuglia di guardie ambientali volontarie del Wwf con servizi di controllo ambientali e venatori. Particolare riguardo alle aree della Valdelsa , del Chianti (dove sono stati effettuati controlli particolari su una zona già scenario di lancio  bocconi avvelenati), nel Padule di Fucecchio, nell’Alto Mugello e nelle zone di Firenzuola e Vicchio.

In pochi giorni, dalle osservazioni del Wwf Toscana risultano effettuati  controlli su circa 95 cacciatori in esercizio venatorio. Pochi gli animali abbattuti, ma  molte le violazioni accertate con 21 verbali amministrativi elevati:  mancanza  polizza assicurativa, mancanza dei versamenti regionali e governativi, distanze di rispetto da strade, appostamenti fissi non conformi, attingimenti non autorizzati per allagare i laghi da caccia, e anche una denuncia per esercizio della caccia con  mancato uso delle lenti da vista.

In tutto, le sanzioni al momento accertate ammontano a oltre 6.200 euro, ma quel che rimane nascosto è molto di più. Il fenomeno dell’illegalità in Italia, ricordano dal Wwf, è sottolineato dai dati del ministero dell’Ambiente: in media ogni 43 minuti si compie un reato ai danni dell’ambiente, danni che comprendono l’uccisione di specie protette, il commercio illegale di fauna e flora e la pesca illegale.