Caimani grandi come autobus, pesanti quanto un elefante e con una vertebra extra per aiutarli a muoversi

I coccodrilli galoppano, i caimani e gli alligatori trottano, ma raggiungono tutti la stessa velocità massima

[18 Dicembre 2019]

Lo studio ”Giant extinct caiman breaks constraint on the axial skeleton of extant crocodylians”, pubblicato sue Life da un team di ricercatori internazionale al quale ha partecipato anche Massimo Delfino del Dipartimento di Scienze della Terra dell’università di Torino, rende nota la scoperta dei resti fossili di un caimano, il Purussaurus mirandai, che pesava 3 tonnellate, quanto un elefante asiatico, era lungo quasi quanto un autobus, 8 metri, un rettile gigantesco che, per riuscire a muoversi, aveva sviluppato specializzazioni uniche.

Il team internazionale guidato da guidato dal dottor Torsten Scheyer dell’Istituto Paleontologico e Museo dell’università di Zurigo e del quale facevano parte anche ricercatori del Royal Veterinary College, dell’Universitat Autònoma de Barcelona e del Museo Paleontológico de Urumaco in Venezuela, ha cercato di scoprire come il caimano estinto Purussaurus mirandai fosse in grado di sostenere il suo grande peso, scoprendo che aveva una vertebra in più nella regione dell’anca e che aveva riorientato le ossa delle spalle in modo che fossero allineata con l’azione della gravità.

Il caimano Purussaurus mirandai visse in quello che oggi è il Venezuela circa sei milioni di anni fa ed era uno dei più grandi membri del gruppo dei coccodrilli. Le sue insolite caratteristiche indicano che non era confinato ai fiumi e alle paludi del suo habitat, ma era anche in grado di muoversi sulla terra.

Si tratta dell’unico membro della famiglia dei coccodrilli finora conosciuta ad avere questa vertebra extra e i ricercatori fanno notare che «Questo sviluppo richiede modifiche ai “geni Hox” che controllano dove si formano determinate parti del corpo». Il team ha notato che alcuni coccodrilli viventi soffrono di malformazioni che causano la creazione di una vertebra extra in corrispondenza del loro osso sacro, quindi è evidente che ancora oggi questi rettili hanno i geni Hox che possono apportare questi cambiamenti evolutivi.

Uno degli autori dello studio, il britannico John Hutchinson, specialista in biomeccanica evolutiva del Royal Veterinary College, spiega: «Non pensavamo che Purussaurus si spostasse rapidamente sulla terra. Le nostre scoperte sono importanti perché aiutano a mostrare come lo sviluppo può essere modificato al fine di consentire cambiamenti biomeccanici man mano che gli animali evolvono dimensioni corporee maggiori “.

Scheyer ha sottolineato: «Siamo stati estremamente fortunati a trovare una quantità così elevata di fossili nei calanchi del Venezuela, il che ci ha permesso prima di tutto di riconoscere le condizioni uniche della regione in cui viveva il gigante Purussaurus. Queste antiche ossa ci mostrano ancora una volta che la variazione morfologica osservata negli animali che si sono estinti da tempo si estende ben oltre quella di ciò che è noto negli animali vivi, e quindi amplia la nostra conoscenza di ciò che gli animali possono fare nell’evoluzione».

Inoltre, in un altro studio, “Divergent evolution of terrestrial locomotor abilities in extant Crocodylia”, pubblicato su Scientific Reports, un team di ricercatori del Royal Veterinary College e del St Augustine Alligator Farm and Zoological Park della Florida guidato da Hutchinson ha scoperto che diverse specie di coccodrilli possono galoppare come i cavalli, mentre alligatori e caimani non riescono ad andare oltre al trotto. Ma i ricercatori d fanno notare che «Tuttavia, nonostante la differenza di andatura utilizzata, i coccodrilli e gli alligatori possono spostarsi tutti alla stessa velocità, non più di 11 miglia all’ora. La capacità di galoppare (e di usare un’andatura ancora più estrema chiamata bound) è probabilmente dovuta alle dimensioni e alla corporatura dei Crocodylia in questione».

I ricercatori britannici hanno installato delle videocamere al St Augustine Alligator Farm e Zoological Park e, lavorando a fianco degli esperti statunitensi hanno studiato l’andatura e la velocità di 42 individui di 15 specie di Crocodylia, scoprendo che «come previsto, il Crocodylia più grande si muoveva relativamente più lentamente, con l’abilità atletica che diminuiva con l’aumentare delle dimensioni».  Finora si pensava che solo poche specie di coccodrilli potessero galoppare e. ma i ricercatori hanno scoperto che possono farlo altre 5 specie, compreso il coccodrillo delle Filippine (Crocodylus mindorensis) in pericolo di estinzione. Il che porta ad almeno 8 le specie che possono galoppare .

Hutchinson, evidenzia che «Siamo rimasti davvero sorpresi da una cosa importante: nonostante le diverse andature utilizzate dai coccodrilli e dagli alligatori, possono correre tutti più velocemente. Allora perché alcuni coccodrilli hanno scelto di galoppare? Sospettiamo che il bounding  e il galoppo diano ai piccoli coccodrilli una migliore accelerazione e manovrabilità, utili soprattutto per sfuggire ai pericoli. Sembra che gli alligatori e i caimani resistano piuttosto che scappare con un’andatura estrema».

John Brueggen, direttore della St Augustine Alligator Farm and Zoological Park, conclude: «Nel corso degli anni abbiamo assistito a questi comportamenti in molti dei nostri esemplari, ma è stato meraviglioso formalizzare finalmente queste osservazioni in uno studio scientifico».