Cavalloni, la forza della natura e della poesia a Marciana Marina

L’arte elbana protagonista anche a FestAmbiente, il più grande eco-festival europeo

[31 Luglio 2015]

Cavalloni

Installazione pittorico poetica di Riccardo Mazzei e Manrico Murzi

Scalo del Cotone, Marciana Marina, Sabato 1° agosto 2015, ore 21,00

poco dopo il tramonto e poco prima che la luna piena sorga

Lo scalo del Cotone, a Marciana Marina, dopo essere stato ripulito dai volontari di Legambiente, si è trasformato per giorni in un laboratorio di pittura all’aperto dell’artista marinese-newyorkese Riccardo Mazzei che ha realizzato , 6 grandi panni dipinti con il rosso del Bolo, l’arancio-giallo dell’Ocra, il grigio della Mica o il giallo limone dello Zolfo raccolti al Laghetto di Terranera.

Il primo agosto al tramonto, dalle alle ore 21,00 fino a che non scende la notte, il Cotone diventerà così lo splendido scenario dei “Cavaloni” dell’artista marinese-newyorkese Riccardo Mazzei e del poeta Manrico Murzi di Marciana Marina che, oltre alle sue poesie, canterà anche i versi di altri tre poeti amici, legati al mare e alla nostra isola: Luigi Berti di Rio Marina, Giulio Caprilli di Portoferraio, Dylan Thomas di Swansea, Galles meridionale.

Riccardo Mazzei spiega: «Il cavallo!, simbolo portatore di morte come di vita, legato al fuoco distruttore e trionfatore, e legato all’acqua che nutre e che annega. L’installazione è fatta di parole cantate e di panni dipinti: per il mare, per il Cotone e per chi li ama! I cavalloni, ondate minacciose, piene di forza e di furia, sono creature di poca vita che madre natura fa apparire di colpo e fa di colpo sparire. Omero nell’Iliade ci fa sentire i suoni dello schianto alla battigia: “polísfoiobòn talàsssssa”, il mare dalle mille voci! Gli esseri umani pensano che la natura sia fuori da loro, una proprietà di cui dispongono a capriccio, dimenticando che loro stessi sono natura. Rispettare la natura è  rispettare l’Uomo e la sua convivenza con gli elementi che lo formano e lo circondano. Chi non rispetta paesaggi e situazioni ambientali è un criminale distruttore di se stesso oltre che del luogo».

Un progetto artistico da vedere ed ascoltare, una festa dei sensi che colpisce per la sua forza evocativa, tanto che dopo il piccolo borgo marinese del Cotone, “Cavalloni” verrà esposto alla 27esima edizione del Festival internazionale di FestAmbiente, la grande manifestazione di Legambiente a Rispescia, a Grosseto, che esporrà i panni dipinti con i Cavalloni di Riccardo Mazzei proprio nel vialone alberato di ingresso, da dove è previsto che passeranno 60.000 visitatori.

Il 30 luglio a Firenze, durante la presentazione alla stampa nazionale di FestAmbiente, Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente, ha detto che «“Cavalloni” è una suggestiva installazione che trae ispirazione dall’energia del mare dell’isola d’Elba».

E così, dopo la serata inaugurale del primo luglio a Marciana Marina – che si annuncia sorprendente – , Mazzei e Murzi il 9 agosto saranno i protagonisti della serata che FestAmbiente dedicherà alla poesia. E la potenza e la bellezza del mare e della natura del Cotone, di Marciana Marina e dell’Arcipelago Toscano risuoneranno sfolgoranti nella più del più grande eco-festival europeo.

Riccardo Mazzei ringrazia la gente del Cotone e tutti quelli che hanno partecipato alla realizzazione di un progetto che è un atto d’amore per Marciana Marina e che, grazie a Legambiente, parlerà al mondo dell’Elba e delle sue potenti meraviglie naturali.

 

RICCARDO MAZZEI

Riccardo Mazzei, nato a Marciana Marina nel 1956, lascia l’Isola d’Elba quattordicenne, si trasferisce a Pisa per seguire gli studi d’arte. Allievo di Sineo Gemignani, si diploma Maestro d’arte del Vetro. Si trasferisce a Firenze all’Istituto d’Arte e si diploma in Grafica Pubblicitaria. Dopo la lettura di “Arte come mestiere” di Bruno Munari si iscrive all’ Istituto Superiore per le Industrie Artistiche sempre nel capoluogo toscano. Continuando a dipingere frequenta alcune classi dell’Accademia. Nel 1979 consegue il Diploma Superiore con una tesi antinuclearista sull’energia eolica. Lavora prima come Industrial Designer poi dopo un anno a Milano all’Ars Sutoria disegna scarpe, infine Art director in pubblicità e grafica. Nel 1992 è curatore di “Indicazioni di rotta” dieci artisti per altrettante installazioni ambientali a Marciana Marina. Nel 2009 e artista residente per Re(create) a Castelnuovo Calcea, Alba con l’installazione permanente “Mare nostrum”. Dal 2012 crea per Legambiente installazioni d’arte ecosostenibile all’isola d’Elba: “Ad pontem”, 2012. “Abbasso il fascio”, 2013. “Holy crab!”, 2014. Dal 1999 vive e lavora a New York.

 

MANRICO MURZI

Manrico Murzi, nato a Marciana Marina nel 1930, detto “poeta giramondo”, è alla scuola di Ungaretti nell’Ateneo romano. Sta vicino al suo Maestro per otto anni. Lascia presto insegnamento e Accademia, si fa navigante e viaggiatore per mare, terre e deserti, in particolare Mediterraneo, Medio e Estremo Oriente. Giornalista, collabora a vari giornali e riviste. Scrive racconti e teatro. Rebellato di Padova pubblica la sua poesia: “Il cielo è caduto”, “Forme nell’aria” e un romanzo poetico “Si va a simboli”. Ancora poesia, “Di Porto in Porto”, Biblioteca Cominiana; sta per uscire un’altra raccolta, “Le mosche di Omero”. Ha tradotto da varie lingue, in particolare “I doni di Alcippe” di Marguerite Yourcenar, e “Il Rione dei ragazzi” del Nobel egiziano Nagib Mahfuz, libro proibito che gli ha procurato la pena di morte da parte dei fondamentalisti islamici. . Ultimamente sono usciti: “Italia Rotonda”, “Lettera in versi n°46”, “Intarsio per un’Esposizione” e “Lettere sul Vangelo secondo Tommaso”; in uscita anche la terza edizione di “Di mare un cammino”. Suo è il libretto “Jeanne e Dedó”, opera lirica musicata da Delilah Gutman che ha musicato anche alcune sue poesie e un poemetto.

 

Lucido atleta

Anch’io lucido atleta,

anch’io delfino,

di molti mari ho abbracciato le onde,

impastate di buio,

invetriate di luce.

Ma sempre stesso è il sale,

e sono birbe le gomitate del vento.

Angelo senza ali, per soffio di schizzi,

dell’alta sfera breve arco percorro.

Poi subito m’intrufolo

Nei pensieri del mare.

 

Manrico Murzi