Contabilizzare il capitale naturale dell’Europa

Come misurare la condizione degli ecosistemi europei?

[22 Maggio 2019]

«Foreste sane, suoli, mari e altri ecosistemi formano il capitale naturale dell’Europa, che è vitale per il nostro benessere e per l’economia», partendo da questo assunto il nuovo rapporto “Natural capital accounting in support of policymaking in Europe” pubblicato dall’European environment agency (Eea)  esamina come misurare la condizione del capitale naturale europeo e fornisce una prima panoramica dello stato e delle tendenze degli ecosistemi europei. Il rapporto sottolinea inoltre «La necessità di dati migliori sulla condizione degli ecosistemi in Europa».

Il rapporto presenta i lavori dell’Eea sulla contabilità del capitale naturale e discute dell’utilizzo di queste analisi a sostegno del processo decisionale. L’Agenzia ambientale europea evidenzia che «La metodologia di contabilità aiuta a organizzare i dati ecologici e fornisce una base migliore per l’analisi spaziale. Il rapporto riflette anche sul valore intrinseco della biodiversità, che deve essere rispettato, oltre che sui benefici economici della natura».

Dal rapporto emerge che «La distribuzione e l’ubicazione degli ecosistemi in Europa sono generalmente stabili. Tuttavia, le aree urbane e altre infrastrutture si stanno espandendo a scapito dei terreni agricoli e degli ecosistemi seminaturali». Per quanto riguarda la quantità di acqua e la biomassa ittica, l’Eea ha sviluppato contabilità che analizzano l’utilizzo delle risorse idriche rinnovabili e degli stock ittici marini e conclude che «Entrambi sono fortemente sfruttati e devono essere monitorati da vicino. Sono inoltre necessari ulteriori lavori per misurare meglio le condizioni degli ecosistemi terrestri e marini europei».

Secondo il rapporto Eea, «Nel complesso, vi è una chiara mancanza di dati che rendano attendibile la condizione degli ecosistemi europei. Gli investimenti in questi dati sono necessari per una gestione sostenibile del capitale naturale europeo. Ciò richiede un monitoraggio più mirato della biodiversità in combinazione con osservazioni satellitari e altri dati statistici. Insieme, questi approcci fornirebbero una migliore conoscenza per la gestione degli ecosistemi in Europa».

La necessità di conservare e valorizzare il capitale naturale è un obiettivo politico esplicito nella strategia dell’UE sulla biodiversità fino al 2020 e nel 7th Environment Action Programme.