Corpo forestale dello Stato, 65.000 firme contro lo scioglimento

Fare Verde: «Creare una Guardia Nazionale in difesa della Natura»

[4 Giugno 2015]

Ieri alla Commissione affari costituzionali della Camera dei Deputati, alla presenza del ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Marianna Madia, si è tenuta l’’audizione delle associazioni che si oppongono allo scioglimento del Corpo Forestale dello Stato, compresi i promotori dell’iniziativa “Salviamo la Forestale“, che insieme a Fare Verde ed a molte altre associazioni ambientaliste ed animaliste, raccoglie le firme sotto una  petizione che chiede a Governo e Parlamento di non chiudere il Cfs.

Raffaele Seggioli, coordinatore nazionale della raccolta di firme, ha spiegato ai membri della Commissione ed al ministro  che «Il rapporto Eurispes 2015 conferma che il Corpo Forestale dello Stato è molto amato dagli italiani, con un indice di gradimento del 64,6%. Attorno alla nostra raccolta di firme si è creato un movimento di associazioni antimafia, ambientaliste, animaliste e venatorie, di personalità pubbliche ed Enti Locali. Tutti chiedono al Governo di non sopprimere il Cfs. Abbiamo già raccolto decine di migliaia di firme, on line e cartacee, queste ultime raccolte dall’associazione ambientalista Fare Verde. Continueremo a batterci e siamo pronti a ricorrere alla Corte Costituzionale e al referendum abrogativo».

La nota animalista  Antonella Giordanelli ha consegnato ufficialmente alla Commissione cinque documenti ed ha sottolneato che «L’Unione Europea chiede il rafforzamento del Corpo Forestale e il Governo Renzi invece lo vuole sopprimere. Sono a rischio i posti di lavoro e le ricerche scientifiche svolte nei centri per la biodiversità, l’occupazione degli operai forestali, le convenzioni tra le Regioni e il Cfs. La Forestale tutela la nostra Terra Madre e la simboleggia il verde della nostra bandiera e la difenderemo».

Silvano Olmi, vice presidente nazionale di Fare Verde, conclude: «Quella in difesa del Corpo Forestale dello Stato è una battaglia per l’ambiente e la qualità della vita che le donne e gli uomini della Forestale difendono quotidianamente. Chiediamo con forza al Governo di rafforzare il Cfs con l’assorbimento del personale delle Polizie Provinciali, per creare una Guardia Nazionale in difesa della Natura».

Sulla questione interviene anche Franco Tassi, del Centro Parchi, che in una dichiarazione molto polemica evidenzia come «Anche dalle ultime notizie circolanti emerge sempre più chiaro chi e perché voglia accorpare, o meglio annacquare (e di fatto cancellare) la Forestale, proprio quando incomincia a mettere a segno colpi importanti, che rivelano tra l’altro la totale inconsistenza dei poveri (ex) Parchi Nazionali, ridotti ormai a mere etichette, e a patetiche pro-loco. La conferma del più efferato bracconaggio nel cuore del Parco d’Abruzzo, e della prepotente invasione del pascolo  abusivo, offre un chiaro quadro di una situazione ormai fuori controllo che continua a peggiorare di giorno in giorno. Resta da capire come mai nessuno si era mai accorto che nei ristoranti veniva in ogni tempo servita fauna protetta, e che intorno ai pascoli occupati militarmente dalle “vacche sacre” venivano collocati cannoni a carburo per tenere lontani i lupi, e carcasse di capre avvelenate per avvelenare gli orsi… L’ultima speranza di riscatto e redenzione risiede ormai nelle parole di Papa Francesco, e nella sua imminente attesa enciclica sulla protezione del Creato. Qualcosa che non sembra interessare troppo i nostri governanti, la cui assoluta incapacità è pari solo alla loro traboccante tracotanza. L’ennesima vergogna italiana, non la sola, né certo l’ultima».