Cosa ci fa il pisello odoroso italiano nella Lista Rossa Iucn?

Coltivato in tutto il mondo, è in pericolo allo stato selvatico nel suo areale originario in Sicilia

[19 Luglio 2019]

Tra le specie per le quali aumenta il rischio di estinzione (e alla cui situazione viene dato più risalto) incluse nell’aggiornamento della Lista Rossa dell’International union for conservation of nature (Iucn) c’è anche la cicerchia odorosa o pisello odoroso (Lathyrus odoratus). Eppure, come fa notare la stessa Iucn, «è ampiamente coltivato da orticoltori per il suo utilizzo come pianta ornamentale, ed è ampiamente naturalizzato in luoghi ben al di fuori del suo areale autoctono originale. La specie è presente in tutti i continenti ad eccezione dell’Antartide».

Il lathyrus odoratus cresce spontaneamente su terreni argillosi, si tratta di una pianta che “striscia” sul terreno e si arrampica su arbusti o cespugli, con foglie ovali e fiori appariscenti, solitamente rosa acceso, viola o rosso, che  possono raggiungere i 2,5 cm di lunghezza ma che nelle piante selezionate e coltivate possono essere  più grandi. Le varietà ottenute dagli ibridatori hanno colori molto più vari e alcune rifioriscono anche per tre mesi.

Allora perché quel che può essere considerato un “invasore” italiano di successo è finito nella Lista Rossa delle specie minacciate di estinzione? L’Iucn spiega che «Tuttavia, i dati recenti mostrano che la sua distribuzione selvatica originaria è in Italia; nello specifico il sud dell’Italia e nell’isola di Sicilia. Le piante selvatiche sono fonti primarie di diversità genetica con possibilità di miglioramento dei piselli odorosi; la specie è anche un potenziale donatore di geni peri piselli e per altre pecie di Lathyrus  coltivate»-

All’Iucn spiegano che «Con una recente rivalutazione sul Lathyrus odoratus realizzata utilizzando migliori informazioni sull’areale selvatico della specie, la sua valutazione è stata affinata: nel 2019 si è passati da Near Threatened a Critical Endangered perché si ritiene che la sua popolazione diminuisca a causa della raccolta dovuta al valore commerciale di questa pianta».