Dalla vacanza attiva al turismo lento: il buonturismo e il buongoverno

Dal turismo balneare ai nuovi turismi ambientali, l’esempio delle Egadi: a pedali, a remi e a piedi

[17 Dicembre 2015]

La sostenibilità è ormai diventata la precondizione di ogni tipo di turismo. Per questo Legambiente Turismo e Vivilitalia, impegnate insieme nella sensibilizzazione del turismo sostenibile, si chiedono e chiedono ad operatori turistici e amministratori pubblici «quali sono le azioni che si possono pianificare, gli strumenti da realizzare, il linguaggio da utilizzare affinché questa affermazione si traduca in realtà?»  Le due organizzazioni vogliono trovare insieme a Comuni, agli Enti Parco, ai GAL, alle imprese, a tutti coloro che possono intervenire nel governo del territorio e renderlo più bello, accogliente, ospitale.  le soluzioni e fare insieme qualcosa di giusto e vantaggioso. Per parlare al mondo , o meglio ai mondi, del nuovi turismo hanno pensato ad un nuovo strumento, la newsletter Buonturismo Buongoverno che a dicembre si occupa di una nuova ma già consolidata tendenza: “Dalla vacanza attiva al turismo lento”.

Vivilitalia e Legambiente Turismo ricordano che «Le proposte turistiche legate agli sport sono tra le azioni più utilizzate da chi si occupa a livello territoriale di turismo sostenibile: parchi, GAL, comuni marini e delle aree interne. Lo strumento più usato è creare un itinerario (ciclabile, di trekking, equestre…). Ma la creazione di infrastrutture non sempre viene progettata pensando alle esigenze dei turisti, mentre i turisti oggi sono davvero molto cambiati. Più che di vacanza attiva è bene parlare di turismo lento. E questo porta con sé una serie di implicazioni di primaria importanza nella costruzione e/o qualificazione di itinerari, come vengono segnalati, a chi devono essere comunicati, con quale linguaggio».

Le due organizzazioni fanno qualche esempio: «L’appassionato si porta normalmente la propria attrezzatura, chi fa turismo lento preferisce noleggiarla…pensiamo a nuovi servizi, nuovi lavori. I super sportivi viaggiano con i propri “simili”, chi fa turismo lento lo fa con la propria famiglia… pensiamo ad accorgimenti per i bambini, ma anche per i nonni.  Chi fa turismo lento, che comunque un po’ sportivo è, si diverte ad “indossare tecnologie” che misurano le perfomance, ma devono anche sapere raccontar il paesaggio intorno, i pesci che ci sono nel fiume, le specie di alberi che incontri…pensiamo a nuovi modi di informare il turista».

Come esempio di strumento di analisi di questo nuovo/i turismi Vivilitalia e Legambiente Turismo indicano il rapporto “Isole Egadi a pedali, a remi, a piedi – Dal turismo balneare ai nuovi turismi ambientali”, che sviluppa proposte di strategia verso nuovi prodotti turistici e contiene un focus sul cicloturismo.