Dall’incendio a “Luogo del cuore Fai”, il Monte Serra riparte da 10mila piantine

Oltre 114mila cittadini hanno premiato il Monte Pisano, e da Pistoia arriva un concreto sostegno al rimboschimento

[7 Febbraio 2019]

Con 114.670 è stato il Monte Pisano – noto anche con la forma plurale Monti Pisani, la cui vetta più alta è il Monte Serra – ad arrivare primo alla nona edizione del censimento de ‘I luoghi del cuore’ del Fai: si tratta di territorio devastato lo scorso 24 settembre da un incendio di probabile origine dolosa, che ha mandato in fumo oltre la distruzione di 1000 ettari tra bosco e uliveti e che adesso sente stringersi attorno a sé l’affetto di tutta Italia.

«Voglio ringraziare innanzitutto il Fai e poi tutti coloro che hanno votato e hanno scelto il Monte Serra come il luogo del cuore, un luogo del cuore per tutta la Toscana, ma anche per il resto del paese – commenta il presidente della Regione, Enrico Rossi – Un giusto tributo alla capacità di reazione di tutti coloro che sono intervenuti per domare un incendio che per fortuna non ha avuto conseguenze più drammatiche, soprattutto per le persone che vivono in quei luoghi. Grazie per questo risultato e per il messaggio di speranza che ci impegna a lavorare ancora di più per la tutela del paesaggio toscano ».

I danni al territorio, e nella fattispecie al comparto agricolo e boschivo, sono stati ingentissimi. La messa in sicurezza di questa area, per quanto riguarda la stabilità e l’assetto idrogeologico, ed il recupero ai fini ambientali e produttivi richiede notevoli investimenti che devono essere realizzati in tempi rapidi per i quali la Regione Toscana ha stanziato risorse pari a circa 1 milione e 600mila euro. Ma occorre fare presto e per questo è stata siglata oggi a Pistoia, presso la sede della Giorgio Tesi Group, un’intesa per il ripristino ambientale dell’area, grazie alla quale la nota impresa vivaistica si impegna a donare le prime 10.000 piantine per il rimboschimento

La donazione, ha spiegato l’assessore Remaschi, fa seguito a un appello diffuso dalla Regione all’indomani del terribile incendio: «La risposta della Giorgio Tesi è stata importante e ce ne saranno altre. Oggi abbiamo quindi fondati motivi di far festa. Dopo aver operato per la salvaguardia e la messa in sicurezza del territorio ora si sta per aprire il capitolo del recupero del patrimonio forestale e agricolo. Le piantine donate ci aiuteranno a rimboschire l’area e a sostenere il grande obiettivo che ci siamo posti: rendere il Monte Serra più bello di prima».

«Il messaggio che parte oggi da Pistoia –  ha poi dichiarato l’assessore all’Ambiente, Federica Fratoni –  è un messaggio che conforta e ci dà grande fiducia per la ricostruzione di questo cuore verde della Toscana gravemente ferito dall’incendio. Nell’opera di ricostruzione sono impegnate non solo le istituzioni, ma l’intera comunità regionale: oggi ne abbiamo una prova concreta attraverso questo slancio di generosità che parte da un imprenditore illuminato, e da una realtà che la cultura ambientale ce l’ha nel Dna. E’ un segnale importante nel cammino di recupero di un monte che esprime non solo un valore ambientale e paesaggistico ma che rappresenta anche la cultura e l’identità di un territorio».

Le piantine messe a disposizione, che rappresentano 15 varietà della macchia mediterranea, saranno utilizzate quando saranno maturi i tempi per il loro impianto (stamani si è ipotizzato, come tempistica, il prossimo autunno).

Intanto nei prossimi giorni Regione, Coldiretti, i comuni interessati e la società agricola Giorgio Tesi group formalizzeranno in un accordo quanto presentato stamani. Lo schema di protocollo nel quale saranno definiti compiti e responsabilità di tutti i soggetti nell’utilizzo e nel mantenimento di quanto donato sarà deliberato in una delle prossime riunioni della giunta regionale.