Danni da lupo e orso: nel Parco della Majella indennizzi agli allevatori in 24 ore

Il legame tra il Parco della Majella e gli allevatori è consolidato e ha portato a un vero e proprio modello gestionale

[16 Dicembre 2020]

Il Parco Nazionale della Majella ha annunciato l’adozione di «una nuova procedura amministrativa e di un software che consentirà di ridurre al minimo le complessità burocratiche e i tempi di pagamento degli indennizzi in favore degli allevatori del parco interessati da predazione a carico degli animali al pascolo da parte del lupo e, in misura minore, dell’orso».

Da anni il Parco investe nell’efficientamento delle procedure e nell’avvio di iniziative per supportare la coesistenza di allevatori di montagna e grandi carnivori e sottolinea che «Nel corso degli ultimi anni, l’adesione di 120 allevatori al programma “Allevatori della Montagna Madre”, che prevede diverse iniziative a sostegno della gestione del pascolo e della salute degli animali monticanti, oltre al già noto programma di “Restituzione della pecora” predata, ha testimoniato come il legame tra il Parco della Majella e gli allevatori sia consolidato e abbia portato nel tempo alla formazione di un vero e proprio modello gestionale, osservato con interesse da diversi istituti di ricerca e portatori di interesse europei».

Ora il Parco della Majella ha voluto rimettersi in gioco, «tentando di configurare una procedura per gli indennizzi in caso di predazioni sul bestiame, che l’ente è tenuto a corrispondere agli allevatori come prevede l’art. 15 della L. 394/91, in grado di abbattere ogni lungaggine burocratica e versare i fondi agli interessati nel minor tempo possibile».

Il Presidente del Parco Nazionale, Lucio Zazzara, evidenzia: «Sappiamo bene che la compensazione economica del danno ricevuto non basta a risolvere i problemi che gravano sulla piccola zootecnia di montagna, ma impegnare la Pubblica Amministrazione nella sburocratizzazione e nel rendere la vita più facile ai nostri allevatori ci sembra innanzitutto un atto di rispetto e di comprensione nei loro confronti».

Ecco quello che il Parco sta facendo invia sperimentale: «Un allevatore denuncia la perdita di un capo ovino, presumibilmente predato dal lupo. Chiama la Stazione Carabinieri Parco competente, che interviene in giornata: sono le 12.30 del 9 dicembre. Viene allertato il Veterinario del Parco, che effettua la perizia con esito positivo per predazione da lupo. I Carabinieri forestali compilano il verbale di accertamento e, grazie all’inserimento sul nuovo software di recente implementato dal Parco, in tempo reale viene fatta la valutazione del danno e si emette la proposta di indennizzo all’allevatore. La mattina seguente l’allevatore accetta l’indennizzo, l’Ufficio Veterinario del Parco elabora la Determina di liquidazione: l’Ufficio Amministrativo pone il visto, il Direttore firma. Sono le 14.00 del 10 dicembre, l’importo è versato sul conto corrente dell’allevatore interessato in poco più di 24 ore dalla denuncia del danno».

All’Ente Parco sottolineano che «La velocizzazione e la correttezza della procedura sono rese possibili anzitutto dalla standardizzazione dei rilievi, che consentono al Responsabile del Procedimento, Simone Angelucci, Veterinario del Parco, di avere costantemente il monitoraggio effettivo del fenomeno delle predazioni nel Parco, e dalla collaborazione con il Reparto Carabinieri Parco, guidato dal Col. Livia Mattei, che con le proprie Stazioni ha mostrato una indispensabile disponibilità e una necessaria attenzione al mondo degli allevatori».

Il direttore del Parco, Luciano Di Martino, conclude: «Anche se i nostri studi rivelano che tutti i branchi di lupo della Majella utilizzano animali domestici nella dieta in quote inferiori al 5%, perché predano costantemente cinghiali e cervi, con questa iniziativa il Parco aggiunge un altro tassello al grande lavoro per la conservazione del lupo e per la tutela delle nostre piccole attività agropastorali. Siamo consapevoli che non sarà possibile indennizzare tutti in 24 ore, ma certo da oggi le pratiche procederanno in modo spedito e semplificato, e contiamo di poter consolidare i nostri tempi di pagamento ben al di sotto dei 30 giorni per tutti; questo vale anche per i danni all’agricoltura causati da cinghiali e cervi, che sono indennizzati mediante l’impiego dello stesso software gestionale».