Dispositivi GPS solari per salvare dall’estinzione le giraffe reticolate

La moderna tecnologia per salvare la giraffa reticolata e il suo habitat nel nord del Kenya

[12 Settembre 2019]

Per comprendere meglio  come le giraffe reticolate (Giraffa reticulata) si spostano e utilizzano il loro habitat,  San Diego Zoo Global (SDZG) e Giraffe Conservation Foundation (Gcf), in collaborazione con  Wildlife Service (Kws), Northern Rangeland Trust, Loisaba Conservancy, The Nature Conservancy, Smithsonian Conservation Biology Institute) e BiK- F Senckenberg, hanno intrapreso la più grande taggatura satellitare  di giraffe nella storia.

Per ora le giraffe reticolate sono state dotate  di ossi-units,  unità di localizzazione satellitare GPS ad energia solare,  28 giraffe reticolata in via di estinzione che vivono il un mosaico di aree protette, terreni privati e comunitari nel nord del l Kenya e David O’Connor, ecologo della conservazione della comunità SDZG, uno dei leader di questa rivoluzionaria operazione David O’Connor, di SDZG, uno dei leader di questa rivoluzionaria iniziativa, spiega che «Sapere dove sono le giraffe, di quanto spazio hanno bisogno e come si spostano stagionalmente sul  territorio, è fondamentale per informare su una conservazione e una pianificazione efficaci. Ora, per la prima volta avremo queste informazioni per la specie di giraffa reticolata in via di estinzione, Si è trattato di un immenso lavoro di collaborazione, che è ciò che è necessario per spostare l’ago della bilancia della conservazione».

Dotare le giraffe di 28

Applicare le ossi-units su 28 giraffe che vivono in remoti territori aridi non è stato facile. Come spiega Gcf «Prima della cattura e del montaggio in sicurezza dell’ossi-unit Ogni giraffa è stata attentamente narcotizzata con un dardo da un competente team veterinario del KWS, sfruttando la lunga esperienza del piccolo team di esperti di GCF e dei nostri partner».

Se ne è approfittato anche per prendere le misure fisiche e campioni di sangue delle giraffe addormentate e i ricercatori dicono che «Alcuni dei dati sono stati i primi raccolti in assoluto per giraffe reticolate in natura e fanno parte di uno lavoro a livello africano guidato dalla GCF. Mentre applicava le ossi-units  alle giraffe, il  team veterinario ha anche curato altri animali selvatici feriti e riportato un cucciolo di giraffa alla madre che lo aveva perso, contribuendo così al successo a tutto tondo di questa operazione.

Julian Fennessy, direttore di Giraffe Conservation Foundation, sottolinea che «Da quando abbiamo sperimentato per la prima volta la tecnologia satellitare GPS sulle giraffe nella Namibia nord-occidentale nel 2001, queste unità hanno subito una notevole evoluzione del design. L’ultimo design è piccolo (la dimensione di 3 scatole di fiammiferi), meno invadente con una migliore tecnologia e una maggiore capacità della batteria rispetto ai precedenti  collari e alle imbragature per la testa delle giraffa. L’opportunità di mettere insieme scienza e tecnologia per la conservazione  sul campo ci consente di svelare molti misteri sulle giraffe in tutta l’Africa».

Le ossi-units sono state sviluppate in collaborazione con la compagnia kenyana Savannah Tracking e finora a oltre 115 giraffe in 6 Paesi africani sono state dotate di questi tracker nell’ambito dell’iniziativa Twiga Tracker (twiga in swahili significa giraffa), un progetto internazionale guidato da GCF con SDZG, BiK-F, SCBI e Wildlife Conservation Alliance, per comprendere meglio gli spostamenti sul territorio di tutte le 4 specie di giraffe e come utilizzano i loro habitat in Africa.  I ricercatori evidenziano che «Usando la scienza come base per supportare la conservazione a lungo termine delle giraffe, Twiga Tracker mira a tracciare un minimo di 250 giraffe in tutto il loro areale entro la fine del 2020».

Alcune popolazioni di giraffe sono in pericolo, affrontando molte minacce in natura: perdita, frammentazione e degrado del loro habitat, malattie e, in alcune aree caccia illegale e bracconaggio. Minacce che colpiscono soprattutto la giraffa reticolata che, nel 2018, è stata valutata in pericolo di estinzione dalla Lista Rossa Iucn.

Dapo che il Kenya è uno dei primi Paesi africani a sviluppare e avviare l’attuazione di una strategia e un piano d’azione nazionali per la conservazione delle giraffe, è in prima linea nella conservazione delle giraffe: non solo ospita la stragrande maggioranza delle giraffe reticolate, ma è anche l’unico Paese africano ad ospitare tre diverse specie di giraffe.

Alla Giraffe Conservation Foundation  sono convinti che «Come parte del Twiga Tracker in tutto il continente, questo ultimo tagging satellitare GPS della giraffa reticolare consentirà al nostro team di monitorare i movimenti e l’utilizzo dell’habitat di ogni singola giraffa in questi rifugi connessi, che saranno essenziali nei prossimi anni». Si stima che negli ultimi 30 anni il numero di giraffe reticolate sia diminuito di oltre il 50% e, per riuscire davvero a proteggerle, è essenziale comprendere meglio di cosa hanno-

Anche se la tecnologia possa aiutare la conservazione, è importante integrare questi progressi tecnologici con il monitoraggio sul campo basato e su chiari obiettivi di conservazione identificati nella strategia nazionale. SDZG dice che in collaborazione con i suoi partner sta facendo proprio questo: «Dal 2016 un team di Twiga Walinzi (guardiani delle giraffe) sostiene la conservazione delle giraffe reticolate nel nord del Kenya. Il programma, che è stato interamente implementato dai membri della comunità locale, si è affermato come leader nella conservazione comunitaria delle giraffe e suoi risultati ci hanno aiutato a prendere decisioni informate sulla gestione della conservazione».