Dopo 40 anni, la lontra torna nel Parco Nazionale del Gargano. Ma viene subito investita

Quando negli anni ’80 Andrea Pazienza disegnava lontre e bracconieri del Gargano

[11 Settembre 2018]

Il Parco Nazionale del Gargano ha annunciato che dopo 40 anni di assenza, la lontra è tornata nell’Area protetta: «Nei giorni scorsi un esemplare del mammifero Lutra lutra (inserito nelle liste rosse Iucn e considerato tra i più minacciati d’Italia) è stato ritrovato, purtroppo morto, a pochi chilometri da Manfredonia, lungo la strada provinciale 141, nei pressi dell’Oasi Lago Salso. Forse è stato investito da un’automobile. Si trattava di un maschio adulto, come constatato dall’esperto conoscitore della fauna garganica nonchè attivista di lungo corso della Lipu, Talamo Ventura, che dopo aver riconosciuto l’esemplare ha immediatamente allertato il Parco Nazionale del Gargano». L’Ente Parco Nazionale del Gargano evidenzia che «Nel rispetto delle procedure di legge, seguirà tutte le fasi previste in questi casi, non escluso l’utilizzo dell’esemplare a fini di ricerca e studio».

Nel 2017 l’Ente Parco, in collaborazione con il Dipartimento di biologia dell’università di Bari, aveva avviato il progetto di sistema “Studio e Monitoraggio dei mesomammiferi nel Parco Nazionale del Gargano”, che, tra le altre specie, riguarda target anche la lontra.

Nonostante l’esemplare di lontra sia stato investito, il vice-presidente del Parco Nazionale del Gargano Claudio Costanzucci Paolino, sottolinea che «Si tratta di un ritrovamento di estremo interesse conservazionistico perché da noi l’ultimo dato di presenza accertata della specie risale ad oltre 40 anni fa. Questo ritrovamento, oltre a premiare la perseverante politica di attenzione e tutela ambientale del nostro Parco, suggerisce allo stesso tempo la necessità di incrementare, in forma specifica, gli sforzi di ricerca con l’obiettivo di comprendere se vi sia nell’area protetta una popolazione vitale di questo preziosissimo carnivoro».

L’Ente Parco ricorda che «La lontra è strettamente associata agli ecosistemi acquatici e ripariali e vive in aree che garantiscono sufficiente disponibilità d’acqua, abbondanza di risorse trofiche e bassi livelli di inquinamento durante tutto il corso dell’anno. Che la lontra abitasse nel Parco Nazionale del Gargano lo testimonia anche un’opera, risalente agli anni ’80, del fumettista Andrea Pazienza, intitolata “Il perché delle anatre”. Nelle tavole il talentuoso illustratore di San Severo raccontava proprio di una lontra ammazzata sul Gargano (in quel caso da un bracconiere)».